Lo studio del ruolo che le specie chimiche reattive rivestono nei meccanismi fisiopatologici è andato sviluppandosi negli ultimi anni. La letteratura sull’argomento è notevolmente cresciuta da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo. Sono molte le conoscenze scientifiche che ci permettono di riconoscere i radicali liberi come importanti trasduttori e mediatori di numerose vie metaboliche cellulari. In questo modo essi partecipano ai meccanismi infiammatori ed immunitari e quindi al mantenimento dell’omeostasi dell’organismo. Per garantire una regolare funzione, devono trovarsi a concentrazioni ridotte ed essere in equilibrio con il sistema antiossidante che ha il ruolo di limitarne la formazione e prevenire i danni che essi possono provocare se in eccesso. I lavori qui descritti riguardano la specie canina e sono soprattutto di tipo applicativo; partendo dalla validazione di due metodi spettrofotometrici di facile ed economico utilizzo, per la contestuale determinazione dello stato ossidante ed antiossidante nel plasma, sono stati effettuati alcuni studi al fine di comprendere meglio l’intervento dello stress ossidativo in particolari situazioni (ad esempio nell’esercizio fisico, in cani da lavoro), di valutare l’impiego di alcuni antiossidanti esogeni naturali e di individuare una possibilità di utilizzo di tali parametri nella clinica.
LA VALUTAZIONE DELLO STRESS OSSIDATIVO DEL CANE MEDIANTE LA DETERMINAZIONE DEI RADICALI LIBERI E DEL POTENZIALE ANTIOSSIDANTE BIOLOGICO
2008
Abstract
Lo studio del ruolo che le specie chimiche reattive rivestono nei meccanismi fisiopatologici è andato sviluppandosi negli ultimi anni. La letteratura sull’argomento è notevolmente cresciuta da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo. Sono molte le conoscenze scientifiche che ci permettono di riconoscere i radicali liberi come importanti trasduttori e mediatori di numerose vie metaboliche cellulari. In questo modo essi partecipano ai meccanismi infiammatori ed immunitari e quindi al mantenimento dell’omeostasi dell’organismo. Per garantire una regolare funzione, devono trovarsi a concentrazioni ridotte ed essere in equilibrio con il sistema antiossidante che ha il ruolo di limitarne la formazione e prevenire i danni che essi possono provocare se in eccesso. I lavori qui descritti riguardano la specie canina e sono soprattutto di tipo applicativo; partendo dalla validazione di due metodi spettrofotometrici di facile ed economico utilizzo, per la contestuale determinazione dello stato ossidante ed antiossidante nel plasma, sono stati effettuati alcuni studi al fine di comprendere meglio l’intervento dello stress ossidativo in particolari situazioni (ad esempio nell’esercizio fisico, in cani da lavoro), di valutare l’impiego di alcuni antiossidanti esogeni naturali e di individuare una possibilità di utilizzo di tali parametri nella clinica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/149980
URN:NBN:IT:UNIPI-149980