Un corretto uso dei farmaci immunosoppressori è cruciale per la riuscita di un trapianto di pancreas o isole. Tuttavia, gli agenti immunosoppressori possono avere effetti collaterali deleteri sulla beta cellula pancreatica. Gli studi eseguiti finora, hanno utilizzato per la maggior parte farmaci ormai obsoleti o dosi a concentrazioni farmacologiche più che terapeutiche. Per tale motivo abbiamo osservato gli effetti di una prolungata esposizione di isole pancreatiche umane a 10 ng/ml di Tacrolimo (Tac) o 150 ng/ml di Ciclosporina A (CsA). Per questo studio le isole sono state purificate da pancreas di 14 donatori multi-organo non diabetici (Età: 64±14 anni; Genere: 9M/5F; IMC: 25,9±2,9 kg/m2) tramite un protocollo di digestione con collagenasi e purificazione in gradiente di densità. Gli studi morfologici, funzionali e di sopravvivenza sono stati eseguiti dopo 96 ore di incubazione con Tac o CsA. La secrezione insulinica in risposta a glucosio è risultata significativamente ridotta nelle isole esposte a Tac (p<0.05), ma non con a CsA (Indice di stimolazione, ovvero rilascio in risposta a glucosio 16,7 mM rispetto a glucosio 3,3 mM: Isole di controllo Ctrl, 2.3±0.5; Tac 1.6±0.2; CsA, 2.0±0.4). Questi dati non erano associati a variazioni nell’espressione di mRNA di insulina o glut2, ma ad un significativo aumento nell’espressione della glucochinasi nelle cellule esposte a Tac. La microscopia elettronica (ME), inoltre, mostrava una significativa (p<0.05) riduzione nel numero di granuli di insulina mature nelle β-cellule esposte a Tac (densità di volume, ml%: 1,2±0,5), ma non in quelle esposte a CsA (2,6±0,3), quando comparate a Ctrl (3,1±0,6). Infine, mediante ME si è evidenziato che la percentuale di β-cellule apoptotiche era più alta con Tac (15±6) che con Ctrl (4±4) (il rispettivo valore con CsA era 9±5). In conclusione, il Tac ha effetti deleteri più pronunciati sulla funzionalità e sopravvivenza delle beta-cellule umane rispetto alla CsA, quando entrambe vengono usate a concentrazioni terapeutiche.
EFFETTI DEGLI INIBITORI DELLA CALCINEURINA SULLE β-CELLULE UMANE
2007
Abstract
Un corretto uso dei farmaci immunosoppressori è cruciale per la riuscita di un trapianto di pancreas o isole. Tuttavia, gli agenti immunosoppressori possono avere effetti collaterali deleteri sulla beta cellula pancreatica. Gli studi eseguiti finora, hanno utilizzato per la maggior parte farmaci ormai obsoleti o dosi a concentrazioni farmacologiche più che terapeutiche. Per tale motivo abbiamo osservato gli effetti di una prolungata esposizione di isole pancreatiche umane a 10 ng/ml di Tacrolimo (Tac) o 150 ng/ml di Ciclosporina A (CsA). Per questo studio le isole sono state purificate da pancreas di 14 donatori multi-organo non diabetici (Età: 64±14 anni; Genere: 9M/5F; IMC: 25,9±2,9 kg/m2) tramite un protocollo di digestione con collagenasi e purificazione in gradiente di densità. Gli studi morfologici, funzionali e di sopravvivenza sono stati eseguiti dopo 96 ore di incubazione con Tac o CsA. La secrezione insulinica in risposta a glucosio è risultata significativamente ridotta nelle isole esposte a Tac (p<0.05), ma non con a CsA (Indice di stimolazione, ovvero rilascio in risposta a glucosio 16,7 mM rispetto a glucosio 3,3 mM: Isole di controllo Ctrl, 2.3±0.5; Tac 1.6±0.2; CsA, 2.0±0.4). Questi dati non erano associati a variazioni nell’espressione di mRNA di insulina o glut2, ma ad un significativo aumento nell’espressione della glucochinasi nelle cellule esposte a Tac. La microscopia elettronica (ME), inoltre, mostrava una significativa (p<0.05) riduzione nel numero di granuli di insulina mature nelle β-cellule esposte a Tac (densità di volume, ml%: 1,2±0,5), ma non in quelle esposte a CsA (2,6±0,3), quando comparate a Ctrl (3,1±0,6). Infine, mediante ME si è evidenziato che la percentuale di β-cellule apoptotiche era più alta con Tac (15±6) che con Ctrl (4±4) (il rispettivo valore con CsA era 9±5). In conclusione, il Tac ha effetti deleteri più pronunciati sulla funzionalità e sopravvivenza delle beta-cellule umane rispetto alla CsA, quando entrambe vengono usate a concentrazioni terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/150410
URN:NBN:IT:UNIPI-150410