Discuto l’acquisizione delle categorie funzionali(vP,TP,CP,etc.)in Inglese come L2 in una situazione formale di apprendimento. In classi, cioè, di apprendenti italiani: universitari(cap.6)e scuola media di primo grado(cap.7 e 8). In particolare studio l’acquisizione delle Yes/No Questions e degli Imperativi. La tesi è divisa in due parti: Parte I(teorica), Parte II(sperimentale, basata cioè su raccolta, analisi e discussione di dati originali). Parte I Theoretical Preliminaries E’la parte teorica.Attraverso un percorso che va dal generale allo specifico, nel capitolo 1illustro il contesto in cui l’acquisizione delle categorie funzionali è stato osservato: è cioè, all’interno della L2 in un ambiente non-naturale di apprendimento(e.g. a scuola). Nel capitolo 2 spieg operché ho scelto un approccio generativo per studiarlo; ne introduco i principi generali e ne riassumo l’importanza in relazione dell’acquisizione della lingua straniera. Nel capitolo 3 esploro gli ultimi sviluppi della teoria con il Programma Minimalista e l’impatto che esso ha avuto sullo specifico settore di indagine. Nel capitolo 4 esamino in modo dettagliato la rappresentazione e l’architettura interna delle categorie funzionali nella grammatica dell’apprendente L2. Infine,nel capitolo 5, che conclude la parte teorica, offro un’analisi critica della varie ipotesi che sono state formulate riguardo il loro apprendimento in L2 dalla Full Transfer/FullAccess Hypothesis di Schwartz e Sprouse alla Local Impairment Hypothesis di Beck. Di seguito riassumo in modo più dettagliato il contenuto di ogni capitolo. Parte II Data Analysis E’ la parte sperimentale, quella cioè in cui presento dati originali in modo sistematico,raccolti sia attraverso produzioni scritte svolte dastudenti di scuola media(capitoli 7 e 8),sia attraverso composizione di studentiu niversitari(capitolo 6). Nei tre capitoli che la compongono, quindi, analizzo i dati; eseguo calcoli statistici per confermare e rifiutare l’ipotesi di partenza(ipotesi nulla)e, infine propongo ipotesi alternative. In particolare formulo un principio, quello della SLA-Relativized Merge and Check in cui propongo che nella seconda lingua per combinare due oggetti sintattici e controllarne i tratti interni onde produrre frasi, e' sufficiente che i due oggetti abbiano in comune un solo tratto. Oltre a ciò, tale tratto può essere inter-linguistico; cioè un tratto di una delle parole combinate può avere il valore assegnatoli dalla L2 mentrel ’altro tratto(quello della parola con cui la prima parola viene associata), può conservare quello assegnatoli dalla L1 senza che ciò impedisca allo studente di combinarle con successo nella sua interlingua

The Acquisition of Functional Categories in English as an L2 in Classroom Setting: A Minimalist Approach

2007

Abstract

Discuto l’acquisizione delle categorie funzionali(vP,TP,CP,etc.)in Inglese come L2 in una situazione formale di apprendimento. In classi, cioè, di apprendenti italiani: universitari(cap.6)e scuola media di primo grado(cap.7 e 8). In particolare studio l’acquisizione delle Yes/No Questions e degli Imperativi. La tesi è divisa in due parti: Parte I(teorica), Parte II(sperimentale, basata cioè su raccolta, analisi e discussione di dati originali). Parte I Theoretical Preliminaries E’la parte teorica.Attraverso un percorso che va dal generale allo specifico, nel capitolo 1illustro il contesto in cui l’acquisizione delle categorie funzionali è stato osservato: è cioè, all’interno della L2 in un ambiente non-naturale di apprendimento(e.g. a scuola). Nel capitolo 2 spieg operché ho scelto un approccio generativo per studiarlo; ne introduco i principi generali e ne riassumo l’importanza in relazione dell’acquisizione della lingua straniera. Nel capitolo 3 esploro gli ultimi sviluppi della teoria con il Programma Minimalista e l’impatto che esso ha avuto sullo specifico settore di indagine. Nel capitolo 4 esamino in modo dettagliato la rappresentazione e l’architettura interna delle categorie funzionali nella grammatica dell’apprendente L2. Infine,nel capitolo 5, che conclude la parte teorica, offro un’analisi critica della varie ipotesi che sono state formulate riguardo il loro apprendimento in L2 dalla Full Transfer/FullAccess Hypothesis di Schwartz e Sprouse alla Local Impairment Hypothesis di Beck. Di seguito riassumo in modo più dettagliato il contenuto di ogni capitolo. Parte II Data Analysis E’ la parte sperimentale, quella cioè in cui presento dati originali in modo sistematico,raccolti sia attraverso produzioni scritte svolte dastudenti di scuola media(capitoli 7 e 8),sia attraverso composizione di studentiu niversitari(capitolo 6). Nei tre capitoli che la compongono, quindi, analizzo i dati; eseguo calcoli statistici per confermare e rifiutare l’ipotesi di partenza(ipotesi nulla)e, infine propongo ipotesi alternative. In particolare formulo un principio, quello della SLA-Relativized Merge and Check in cui propongo che nella seconda lingua per combinare due oggetti sintattici e controllarne i tratti interni onde produrre frasi, e' sufficiente che i due oggetti abbiano in comune un solo tratto. Oltre a ciò, tale tratto può essere inter-linguistico; cioè un tratto di una delle parole combinate può avere il valore assegnatoli dalla L2 mentrel ’altro tratto(quello della parola con cui la prima parola viene associata), può conservare quello assegnatoli dalla L1 senza che ciò impedisca allo studente di combinarle con successo nella sua interlingua
22-ago-2007
Italiano
Peroni, Roberto
Merlini Barbaresi, Lavinia
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/150452
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-150452