Una valida strategia per misurare le relazioni tra le variazioni di specifici indicatori fisiologici e di processi cognitivi coinvolti nell’elaborazione di attività mentali durante il sonno (AMS) è quella di confrontare i resoconti verbali di AMS di pazienti con specifici disturbi del sonno con quelli di soggetti normodormitori. A tal fine il sonno REM dei pazienti con narcolessia-cataplessia riveste notevole interesse, in quanto compare anche dopo breve latenza dall’addormentamento (SOREM) e presenta caratteristiche fisiologiche di durata e densità di movimenti oculari omogenee nei vari cicli di sonno, a differenza del sonno REM dei normodormitori. Per accertare se la maggior omogeneità delle caratteristiche fisiologiche del sonno REM dei pazienti narcolettici sia associata a una maggiore omogeneità di funzionamento dei processi cognitivi, sono stati condotti due esperimenti, nei quali sono stati raccolti resoconti di AMS dopo due risvegli in sonno REM del I e III ciclo. I resoconti di AMS sono stati analizzati con una story grammar, individuando sia le unità di contenuto che le loro relazioni strutturali e misurando il grado di complessità sequenziale e gerarchica degli eventi descritti nei resoconti. Il primo esperimento ha mostrato che i resoconti di AMS dopo risvegli in sonno REM del I ciclo sono di lunghezza e complessità strutturale nettamente superiori nei narcolettici rispetto ai normodormitori. Il secondo esperimento ha dimostrato che la maggiore lunghezza e complessità delle AMS elaborate nel I ciclo di sonno REM dei narcolettici dipende da una maggiore efficienza dei processi cognitivi durante il sonno e non da una maggiore accuratezza dei processi di memoria dopo il risveglio. L’anticipato funzionamento ottimale dei processi cognitivi all’inizio del sonno nei narcolettici apre la possibilità di individuare più specifiche e dirette relazioni fra indicatori fisiologici del sonno REM e caratteristiche strutturali delle AMS.

Organizzazione strutturale delle attività mentali elaborate in sonno REM

2009

Abstract

Una valida strategia per misurare le relazioni tra le variazioni di specifici indicatori fisiologici e di processi cognitivi coinvolti nell’elaborazione di attività mentali durante il sonno (AMS) è quella di confrontare i resoconti verbali di AMS di pazienti con specifici disturbi del sonno con quelli di soggetti normodormitori. A tal fine il sonno REM dei pazienti con narcolessia-cataplessia riveste notevole interesse, in quanto compare anche dopo breve latenza dall’addormentamento (SOREM) e presenta caratteristiche fisiologiche di durata e densità di movimenti oculari omogenee nei vari cicli di sonno, a differenza del sonno REM dei normodormitori. Per accertare se la maggior omogeneità delle caratteristiche fisiologiche del sonno REM dei pazienti narcolettici sia associata a una maggiore omogeneità di funzionamento dei processi cognitivi, sono stati condotti due esperimenti, nei quali sono stati raccolti resoconti di AMS dopo due risvegli in sonno REM del I e III ciclo. I resoconti di AMS sono stati analizzati con una story grammar, individuando sia le unità di contenuto che le loro relazioni strutturali e misurando il grado di complessità sequenziale e gerarchica degli eventi descritti nei resoconti. Il primo esperimento ha mostrato che i resoconti di AMS dopo risvegli in sonno REM del I ciclo sono di lunghezza e complessità strutturale nettamente superiori nei narcolettici rispetto ai normodormitori. Il secondo esperimento ha dimostrato che la maggiore lunghezza e complessità delle AMS elaborate nel I ciclo di sonno REM dei narcolettici dipende da una maggiore efficienza dei processi cognitivi durante il sonno e non da una maggiore accuratezza dei processi di memoria dopo il risveglio. L’anticipato funzionamento ottimale dei processi cognitivi all’inizio del sonno nei narcolettici apre la possibilità di individuare più specifiche e dirette relazioni fra indicatori fisiologici del sonno REM e caratteristiche strutturali delle AMS.
10-dic-2009
Italiano
Cipolli, Carlo
Guazzelli, Mario
Università degli Studi di Pisa
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