Il progetto, ha riguardato l’analisi e la messa a punto di tecniche idonee alla produzione di lepri da destinare al ripopolamento. In particolare sono stati monitorati 25 recinti di allevamento semi-naturale per tre anni consecutivi (superficie media 3,4 ha, D.S. 1,3). In ciascun recinto venivano immessi nel mese di gennaio 5 lepri di cattura locale (3 femmine e 2 maschi). Le catture avvenivano nel periodo ottobre-dicembre. Complessivamente nel periodo studiato sono state prodotte 675 lepri. L’esperienza ha mostrato che è possibile produrre in questo modo lepri idonee a corrette operazioni di ripopolamento e ricostituzione di popolazioni selvatiche, ma che ciò dipende essenzialmente dalle caratteristiche ambientali e dalla gestione dei recinti stessi. I migliori risultati si ottengono nei recinti coltivati in modo vario e con essenze e miscugli specifici. In modo particolare i prati polifiti sembrano influire positivamente sulla produttività dei recinti. Inoltre la produzione di lepre è favorita dalla presenza di terreni sciolti e ben drenati, mentre è limitata nelle aree argillose. Anche una eccessiva presenza di boschi è risultato un fattore negativo. Si è inoltre constatato che è preferibile catturare gli animali in ottobre, in quanto nei mesi successivi, soprattutto a seguito di fenomeni di piovosità intensa, si possono registrare fenomeni di mortalità anche consistenti dovuti prevalenetmente a malattie virali (E.B.H.S.)

L'allevamento semi-naturale della lepre europea (Lepus europaeus)

2010

Abstract

Il progetto, ha riguardato l’analisi e la messa a punto di tecniche idonee alla produzione di lepri da destinare al ripopolamento. In particolare sono stati monitorati 25 recinti di allevamento semi-naturale per tre anni consecutivi (superficie media 3,4 ha, D.S. 1,3). In ciascun recinto venivano immessi nel mese di gennaio 5 lepri di cattura locale (3 femmine e 2 maschi). Le catture avvenivano nel periodo ottobre-dicembre. Complessivamente nel periodo studiato sono state prodotte 675 lepri. L’esperienza ha mostrato che è possibile produrre in questo modo lepri idonee a corrette operazioni di ripopolamento e ricostituzione di popolazioni selvatiche, ma che ciò dipende essenzialmente dalle caratteristiche ambientali e dalla gestione dei recinti stessi. I migliori risultati si ottengono nei recinti coltivati in modo vario e con essenze e miscugli specifici. In modo particolare i prati polifiti sembrano influire positivamente sulla produttività dei recinti. Inoltre la produzione di lepre è favorita dalla presenza di terreni sciolti e ben drenati, mentre è limitata nelle aree argillose. Anche una eccessiva presenza di boschi è risultato un fattore negativo. Si è inoltre constatato che è preferibile catturare gli animali in ottobre, in quanto nei mesi successivi, soprattutto a seguito di fenomeni di piovosità intensa, si possono registrare fenomeni di mortalità anche consistenti dovuti prevalenetmente a malattie virali (E.B.H.S.)
5-mag-2010
Italiano
Bagliacca, Marco
Università degli Studi di Pisa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
santillitesi.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 7.51 MB
Formato Adobe PDF
7.51 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/151030
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-151030