Nel mondo dell’Incertezza i fenomeni complessi sono descritti molto difficilmente in quanto i parametri che li caratterizzano appartengono a diversi campi di definizione e spesso, proprio per la loro natura complessa tali fattori non sono né univocamente definibili in maniera netta, né facilmente correlabili tra loro. In generale l’Analisi del Rischio classica utilizza la Teoria della Probabilità per la quantificazione della pericolosità che un’istallazione industriale comporta in ragione del tipo di attività espletata, dei materiali o prodotti utilizzati, della sua morfologia e collocazione. Il campo d’applicazione delle Teoria classica si può estendere ad apparati singoli composti da più componenti, ad apparati mobili (Analisi del Rischio del trasporto di materiali pericolosi) oppure a problemi che non comportino necessariamente delle conseguenze in termini di vite umane ma soltanto economiche. La definizione del problema, che rappresenta il primo passo dell’analisi, consiste nell’individuazione dei fattori critici e dei suoi punti sensibili. Se si considera l’estrema varietà di possibilità cui in generale si deve far fronte per un’accurata descrizione del problema e scenari ad esso connessi, ci si rende conto che l’utilizzo della sola Teoria della Probabilità potrebbe in alcuni casi non essere sufficiente per un calcolo preciso delle probabilità di accadimento di alcuni eventi. Ciò non significa che si debba ricorrere in ogni caso ed a tutti i costi a teorie più complesse per la risoluzione di ogni problema ma soltanto che conviene ricorrere allo strumento più opportuno per la risoluzione accurata di un problema specificamente definito. Il primo passo consiste nel classificare l’Incertezza che accompagna dati sperimentali, misure, fenomeni connessi al problema studiato e successivamente decidere la tecnica più opportuna da utilizzare, tenendo anche presente le incertezze che inevitabilmente accompagnano quest’ultima.

Application of Fuzzy Tecniques to quantify the Risk Uncertainty - General Experimental Application to vented gas esplosions Risk in real environment

CERCHIARA, GENNARO MARIA
2010

Abstract

Nel mondo dell’Incertezza i fenomeni complessi sono descritti molto difficilmente in quanto i parametri che li caratterizzano appartengono a diversi campi di definizione e spesso, proprio per la loro natura complessa tali fattori non sono né univocamente definibili in maniera netta, né facilmente correlabili tra loro. In generale l’Analisi del Rischio classica utilizza la Teoria della Probabilità per la quantificazione della pericolosità che un’istallazione industriale comporta in ragione del tipo di attività espletata, dei materiali o prodotti utilizzati, della sua morfologia e collocazione. Il campo d’applicazione delle Teoria classica si può estendere ad apparati singoli composti da più componenti, ad apparati mobili (Analisi del Rischio del trasporto di materiali pericolosi) oppure a problemi che non comportino necessariamente delle conseguenze in termini di vite umane ma soltanto economiche. La definizione del problema, che rappresenta il primo passo dell’analisi, consiste nell’individuazione dei fattori critici e dei suoi punti sensibili. Se si considera l’estrema varietà di possibilità cui in generale si deve far fronte per un’accurata descrizione del problema e scenari ad esso connessi, ci si rende conto che l’utilizzo della sola Teoria della Probabilità potrebbe in alcuni casi non essere sufficiente per un calcolo preciso delle probabilità di accadimento di alcuni eventi. Ciò non significa che si debba ricorrere in ogni caso ed a tutti i costi a teorie più complesse per la risoluzione di ogni problema ma soltanto che conviene ricorrere allo strumento più opportuno per la risoluzione accurata di un problema specificamente definito. Il primo passo consiste nel classificare l’Incertezza che accompagna dati sperimentali, misure, fenomeni connessi al problema studiato e successivamente decidere la tecnica più opportuna da utilizzare, tenendo anche presente le incertezze che inevitabilmente accompagnano quest’ultima.
11-mag-2010
Italiano
Carcassi, Marco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/151455
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