La presente ricerca affronta l’analisi del mito di fondazione della nazione spagnola, la battaglia di Covadonga, e del culto della Vergine delle Battaglie ad essa vincolato nei secoli dell’Età Moderna e Contemporanea. In primo luogo, occupandosi delle rielaborazioni nazionaliste del mito delle origini della Spagna, lo studio ha l’ambizione di inserirsi nelle analisi costruttiviste sul nazionalismo culturale; in secondo luogo, attraverso lo studio del culto di Nostra Signora di Covadonga, l’indagine si pone l’obiettivo di costituire un contributo alla conoscenza generale del cattolicesimo europeo fra l’età liberale e l’era dei totalitarismi. In linea generale, infine, come contributo alla storia religiosa, la ricerca si propone di mettere in discussione il paradigma della secolarizzazione, dimostrando la vitalità e la centralità del cattolicesimo sociale e politico nella modernità europea. La prima parte della ricerca si occupa della disamina del mito delle origini della nazione spagnola nella storiografia e nella letteratura prodotte fra la metà del Cinquecento e gli anni Cinquanta del Novecento. Attraverso l’analisi del racconto della fondazione e della discendenza lo studio evidenzia le successive risignificazioni e i variegati usi pubblici della mitologia delle origini ai fini di legittimare ordinamenti politici e progetti di nazione anche antitetici. Nella seconda parte, lo studio ripercorre l’imposizione dell’egemonia sacra della devozione di Nostra Signora di Covadonga nelle Asturie e la costruzione simbolica del culto, associato a caratteristiche antiliberali e conservatrici, nel secondo Ottocento. L’uso politico della devozione mariana asturiana in funzione controrivoluzionaria nel quadro generale della seconda fase delle guerre culturali europee costituisce l’argomento dell’ultima sezione della disamina. Lo studio ha cercato di fare della comparazione e della multidisciplinarità i suoi punti di forza, confrontando il caso di studio con altre esperienze europee contemporanee e ponendosi all’incrocio fra storia culturale, antropologia religiosa, sociologia della religione, storia dell’arte e della letteratura e storia locale.
Religione e politica nella modernità: il mito nazionale del trionfo di Covadonga e il culto della Vergine delle Battaglie in Spagna fra Ottocento e Novecento
2021
Abstract
La presente ricerca affronta l’analisi del mito di fondazione della nazione spagnola, la battaglia di Covadonga, e del culto della Vergine delle Battaglie ad essa vincolato nei secoli dell’Età Moderna e Contemporanea. In primo luogo, occupandosi delle rielaborazioni nazionaliste del mito delle origini della Spagna, lo studio ha l’ambizione di inserirsi nelle analisi costruttiviste sul nazionalismo culturale; in secondo luogo, attraverso lo studio del culto di Nostra Signora di Covadonga, l’indagine si pone l’obiettivo di costituire un contributo alla conoscenza generale del cattolicesimo europeo fra l’età liberale e l’era dei totalitarismi. In linea generale, infine, come contributo alla storia religiosa, la ricerca si propone di mettere in discussione il paradigma della secolarizzazione, dimostrando la vitalità e la centralità del cattolicesimo sociale e politico nella modernità europea. La prima parte della ricerca si occupa della disamina del mito delle origini della nazione spagnola nella storiografia e nella letteratura prodotte fra la metà del Cinquecento e gli anni Cinquanta del Novecento. Attraverso l’analisi del racconto della fondazione e della discendenza lo studio evidenzia le successive risignificazioni e i variegati usi pubblici della mitologia delle origini ai fini di legittimare ordinamenti politici e progetti di nazione anche antitetici. Nella seconda parte, lo studio ripercorre l’imposizione dell’egemonia sacra della devozione di Nostra Signora di Covadonga nelle Asturie e la costruzione simbolica del culto, associato a caratteristiche antiliberali e conservatrici, nel secondo Ottocento. L’uso politico della devozione mariana asturiana in funzione controrivoluzionaria nel quadro generale della seconda fase delle guerre culturali europee costituisce l’argomento dell’ultima sezione della disamina. Lo studio ha cercato di fare della comparazione e della multidisciplinarità i suoi punti di forza, confrontando il caso di studio con altre esperienze europee contemporanee e ponendosi all’incrocio fra storia culturale, antropologia religiosa, sociologia della religione, storia dell’arte e della letteratura e storia locale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/152035
URN:NBN:IT:UNIBO-152035