La dissertazione ha ad oggetto il delitto di manipolazione del mercato (art. 185 d. lgs. n. 58/1998) e si articola in tre capitoli. Il primo, dopo aver brevemente ripercorso le modifiche che hanno caratterizzato la fattispecie e i tratti principali della disciplina in cui essa si colloca, mira a individuare l’oggetto della tutela, al fine di verificarne la compatibilità con la Costituzione, interpretare compiutamente la fattispecie e valutarne l’adeguatezza in relazione agli obiettivi di tutela. A tale scopo, delineati gli elementi indefettibili di un bene giuridico legittimamente tutelabile, vengono esaminate le diverse teorie proposte al riguardo e si prospetta una soluzione originale. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi della fattispecie. In primo luogo vengono esaminate le diverse modalità di condotta, ovvero la diffusione di notizie false e il compimento di operazioni simulate e di altri artifici; vengono, inoltre, in considerazione la possibilità di realizzare la fattispecie mediante omissione e l’ipotizzabilità di un concorso materiale con altri reati. La seconda problematica trattata nel corso del capitolo attiene al tipo di offesa incluso nella fattispecie; a tal riguardo, tracciate brevemente alcune direttive in tema di reati di pericolo, si analizzano le peculiarità del reato in esame, traendone conseguenze sotto il profilo del momento, della base e del metro del giudizio. Successivamente, viene esaminata la fattispecie soggettiva. Ampia attenzione viene dedicata al confronto tra l’illecito penale e quello amministrativo di manipolazione del mercato e ad una riflessione circa la possibilità di un concorso materiale tra i due illeciti. Il terzo capitolo, inquadrato il tema delle competenze penali dell’Unione Europea, tratta dell’influenza delle disposizioni sovranazionali sull’illecito di manipolazione del mercato. In particolare, vengono presi in considerazione la direttiva 2003/6/CE, la direttiva 2014/57/UE e il regolamento UE 596/2014, che non solo contribuiscono a delineare la fisionomia del reato esaminato, ma determinano rilevanti conseguenze sul complessivo sistema a tutela del mercato mobiliare.
La manipolazione del mercato. Profili dogmatici e politico-criminali
2016
Abstract
La dissertazione ha ad oggetto il delitto di manipolazione del mercato (art. 185 d. lgs. n. 58/1998) e si articola in tre capitoli. Il primo, dopo aver brevemente ripercorso le modifiche che hanno caratterizzato la fattispecie e i tratti principali della disciplina in cui essa si colloca, mira a individuare l’oggetto della tutela, al fine di verificarne la compatibilità con la Costituzione, interpretare compiutamente la fattispecie e valutarne l’adeguatezza in relazione agli obiettivi di tutela. A tale scopo, delineati gli elementi indefettibili di un bene giuridico legittimamente tutelabile, vengono esaminate le diverse teorie proposte al riguardo e si prospetta una soluzione originale. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi della fattispecie. In primo luogo vengono esaminate le diverse modalità di condotta, ovvero la diffusione di notizie false e il compimento di operazioni simulate e di altri artifici; vengono, inoltre, in considerazione la possibilità di realizzare la fattispecie mediante omissione e l’ipotizzabilità di un concorso materiale con altri reati. La seconda problematica trattata nel corso del capitolo attiene al tipo di offesa incluso nella fattispecie; a tal riguardo, tracciate brevemente alcune direttive in tema di reati di pericolo, si analizzano le peculiarità del reato in esame, traendone conseguenze sotto il profilo del momento, della base e del metro del giudizio. Successivamente, viene esaminata la fattispecie soggettiva. Ampia attenzione viene dedicata al confronto tra l’illecito penale e quello amministrativo di manipolazione del mercato e ad una riflessione circa la possibilità di un concorso materiale tra i due illeciti. Il terzo capitolo, inquadrato il tema delle competenze penali dell’Unione Europea, tratta dell’influenza delle disposizioni sovranazionali sull’illecito di manipolazione del mercato. In particolare, vengono presi in considerazione la direttiva 2003/6/CE, la direttiva 2014/57/UE e il regolamento UE 596/2014, che non solo contribuiscono a delineare la fisionomia del reato esaminato, ma determinano rilevanti conseguenze sul complessivo sistema a tutela del mercato mobiliare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/152138
URN:NBN:IT:UNINA-152138