Il lavoro analizza le limitazioni in cui incorre la tutela del diritto alla privacy nei casi di emergenza terroristica, riportandolo ad una chiave di lettura classica della scienza amministrativistica: la relazione tra autorità e libertà. L’obiettivo è comprendere come le diverse misure amministrative adottate in funzione antiterrorismo incidano sui diritti individuali e verificare i modi di compatibilità delle esigenze della collettività con l’espressione del singolo, giungendo a reinterpretare tali tematiche nell’ambito della nozione di amministrazione del rischio come alternativa all’assetto tendenzialmente permanente del modello dell’amministrazione di emergenza. La comparazione è il metodo dell’indagine, che si muove tra le opposte sponde dell’Atlantico, prendendo come interlocutore di riferimento gli Stati Uniti, per incentrarsi sul complesso sistema europeo. Nel tentativo di individuare un modello europeo di sicurezza dei diritti, l’indagine assume come termine statale della comparazione, oltre all’Italia, il Regno Unito, non soltanto per le affinità che presenta con alcune soluzioni attuate nell’ordinamento americano, ma anche perché è nel tessuto giuridico-culturale anglosassone che il concetto di privacy riveste un valore essenziale per la comprensione del momento della libertà. In questa prospettiva, nel primo capitolo l’analisi dell’emergenza terroristica è svolta muovendo dalla rilevanza della teoria della necessità per la comprensione del fondamento delle risposte istituzionali di contrasto. Il secondo capitolo si incentra su alcuni significativi casi e settori (comunicazioni elettroniche, servizi aerei, libertà di circolazione delle persone e dei capitali), in cui la tutela della privacy si affievolisce a fronte delle esigenze dettate dalla situazione di emergenza terroristica. Il terzo ed il quarto capitolo tentano, poi, di definire i limiti all’esercizio dell’autorità, ovvero alla gestione emergenziale del terrorismo, e le possibilità di tutela del momento della libertà, con particolare riferimento alle garanzie di tutela giurisdizionale effettiva e di partecipazione al procedimento amministrativo.

Riflessioni sulla tutela della privacy nelle situazioni di emergenza terroristica. Prospettive di diritto amministrativo sul rapporto tra autorità e libertà all'inizio del XXI secolo.

2008

Abstract

Il lavoro analizza le limitazioni in cui incorre la tutela del diritto alla privacy nei casi di emergenza terroristica, riportandolo ad una chiave di lettura classica della scienza amministrativistica: la relazione tra autorità e libertà. L’obiettivo è comprendere come le diverse misure amministrative adottate in funzione antiterrorismo incidano sui diritti individuali e verificare i modi di compatibilità delle esigenze della collettività con l’espressione del singolo, giungendo a reinterpretare tali tematiche nell’ambito della nozione di amministrazione del rischio come alternativa all’assetto tendenzialmente permanente del modello dell’amministrazione di emergenza. La comparazione è il metodo dell’indagine, che si muove tra le opposte sponde dell’Atlantico, prendendo come interlocutore di riferimento gli Stati Uniti, per incentrarsi sul complesso sistema europeo. Nel tentativo di individuare un modello europeo di sicurezza dei diritti, l’indagine assume come termine statale della comparazione, oltre all’Italia, il Regno Unito, non soltanto per le affinità che presenta con alcune soluzioni attuate nell’ordinamento americano, ma anche perché è nel tessuto giuridico-culturale anglosassone che il concetto di privacy riveste un valore essenziale per la comprensione del momento della libertà. In questa prospettiva, nel primo capitolo l’analisi dell’emergenza terroristica è svolta muovendo dalla rilevanza della teoria della necessità per la comprensione del fondamento delle risposte istituzionali di contrasto. Il secondo capitolo si incentra su alcuni significativi casi e settori (comunicazioni elettroniche, servizi aerei, libertà di circolazione delle persone e dei capitali), in cui la tutela della privacy si affievolisce a fronte delle esigenze dettate dalla situazione di emergenza terroristica. Il terzo ed il quarto capitolo tentano, poi, di definire i limiti all’esercizio dell’autorità, ovvero alla gestione emergenziale del terrorismo, e le possibilità di tutela del momento della libertà, con particolare riferimento alle garanzie di tutela giurisdizionale effettiva e di partecipazione al procedimento amministrativo.
22-nov-2008
Italiano
Chiti, Mario Pilade
Colombini, Giovanna
Palmerini, Erica
Università degli Studi di Pisa
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