Introduzione: La ridotta durata del sonno ed una cattiva qualità del sonno sono fattori di rischio emergenti per l’epidemia dell’obesità. Il cronotipo, una caratteristica degli esseri umani che indica se sono e desiderano essere maggiormente attivi in un particolare periodo della giornata, è una variabile continua che varia da una tendenza mattutina (svegliarsi presto e concludere le attività quotidiane nelle prime ore della sera) ad una serale (svegliarsi tardivamente e proseguire le attività quotidiane nelle tarde ore della sera). Non è al momento chiaro quale ruolo il cronotipo rivesta nella tendenza all’aumento ponderale. I soggetti con cronotipo serale tendono ad avere abitudini alimentari scorrette e sono affetti da disturbi psicologici più frequentemente dei soggetti con cronotipo mattutino. Si ipotizza quindi che la tendenza alla vita serale possa alterare degli indicatori di salute in una popolazione di soggetti obesi cronicamente deprivati di sonno. Materiali, Metodi e Risultati: Sono stati analizzati i dati alla visita di randomizzazione e di screening dello Sleep Extension Study (www.ClinicalTrials.gov, identifier NCT00261898), su di una popolazione (n=119) di soggetti obesi (IMC: 38,5 ± 6,4 kg/m2) e cronicamente deprivati di sonno (5,8 ± 0,8 ore di sonno per notte oggettivamente misurate con actigrafo da polso). La valutazione includeva il questionario di Horne e Ostberg per la definizione del punteggio del cronotipo, un diario alimentare tenuto per 3 giorni consecutivi, un diario del sonno tenuto per 14 giorni consecutivi parallelamente alla registrazione oggettiva del sonno mediante actigrafo da polso, e la misurazione degli eventi apnoici-ipopnoici nel sonno durante una notte. Sono stati misurati i livelli di cortisolo libero urinario, adrenalina e noradrenalina su una raccolta urinaria nelle 24-h, i livelli plasmatici a digiuno al mattino di ACTH, cortisolo, glicemia, insulina e del profilo lipidico. La tendenza alla vita serale si associava all’abitudine a mangiare tardivamente nell’arco della giornata sia nei giorni lavorativi che non. Si correlava inoltre ad un aumento dell’indice di massa corporea (IMC) e delle dimensioni delle porzioni alimentari e ad una diminuzione del numero degli episodi alimentari e dei valori di colesterolo HDL (HDL-C). Infine i soggetti con la tendenza alla vita serale (SS) presentavano valori di adrenalina urinaria, ACTH e frequenza cardiaca basale maggiore rispetto ai soggetti con tendenza alla vita mattutina (SM). Infine, i SS presentavano più frequentemente episodi apnoici ed ipopnoici indipendentemente dall’IMC o dalla circonferenza collo. Conclusione: La tendenza alla vita serale si associava all’abitudine a mangiare tardivamente nell’arco della giornata con pasti meno frequenti è più abbondanti e a ridotti valori di HDL-C. Inoltre, i SS presentano più fenomeni apnoici-ipopnoici durante il sonno ed un aumento dei valori degli ormoni dello stress. La tendenza alla vita serale nei soggetti obesi cronicamente deprivati di sonno contribuisce all’aumento del rischio cardiovascolare.
IL CRONOTIPO SERALE E’ASSOCIATO A CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI E AD UN AUMENTO DEI FENOMENI APNOICI NEL SONNO E DEI LIVELLI DI ORMONI DELLO STRESS IN UNA POPOLAZIONE DI SOGGETTI OBESI CRONICAMENTE DEPRIVATI DI SONNO
GALLI, GIULIA
2015
Abstract
Introduzione: La ridotta durata del sonno ed una cattiva qualità del sonno sono fattori di rischio emergenti per l’epidemia dell’obesità. Il cronotipo, una caratteristica degli esseri umani che indica se sono e desiderano essere maggiormente attivi in un particolare periodo della giornata, è una variabile continua che varia da una tendenza mattutina (svegliarsi presto e concludere le attività quotidiane nelle prime ore della sera) ad una serale (svegliarsi tardivamente e proseguire le attività quotidiane nelle tarde ore della sera). Non è al momento chiaro quale ruolo il cronotipo rivesta nella tendenza all’aumento ponderale. I soggetti con cronotipo serale tendono ad avere abitudini alimentari scorrette e sono affetti da disturbi psicologici più frequentemente dei soggetti con cronotipo mattutino. Si ipotizza quindi che la tendenza alla vita serale possa alterare degli indicatori di salute in una popolazione di soggetti obesi cronicamente deprivati di sonno. Materiali, Metodi e Risultati: Sono stati analizzati i dati alla visita di randomizzazione e di screening dello Sleep Extension Study (www.ClinicalTrials.gov, identifier NCT00261898), su di una popolazione (n=119) di soggetti obesi (IMC: 38,5 ± 6,4 kg/m2) e cronicamente deprivati di sonno (5,8 ± 0,8 ore di sonno per notte oggettivamente misurate con actigrafo da polso). La valutazione includeva il questionario di Horne e Ostberg per la definizione del punteggio del cronotipo, un diario alimentare tenuto per 3 giorni consecutivi, un diario del sonno tenuto per 14 giorni consecutivi parallelamente alla registrazione oggettiva del sonno mediante actigrafo da polso, e la misurazione degli eventi apnoici-ipopnoici nel sonno durante una notte. Sono stati misurati i livelli di cortisolo libero urinario, adrenalina e noradrenalina su una raccolta urinaria nelle 24-h, i livelli plasmatici a digiuno al mattino di ACTH, cortisolo, glicemia, insulina e del profilo lipidico. La tendenza alla vita serale si associava all’abitudine a mangiare tardivamente nell’arco della giornata sia nei giorni lavorativi che non. Si correlava inoltre ad un aumento dell’indice di massa corporea (IMC) e delle dimensioni delle porzioni alimentari e ad una diminuzione del numero degli episodi alimentari e dei valori di colesterolo HDL (HDL-C). Infine i soggetti con la tendenza alla vita serale (SS) presentavano valori di adrenalina urinaria, ACTH e frequenza cardiaca basale maggiore rispetto ai soggetti con tendenza alla vita mattutina (SM). Infine, i SS presentavano più frequentemente episodi apnoici ed ipopnoici indipendentemente dall’IMC o dalla circonferenza collo. Conclusione: La tendenza alla vita serale si associava all’abitudine a mangiare tardivamente nell’arco della giornata con pasti meno frequenti è più abbondanti e a ridotti valori di HDL-C. Inoltre, i SS presentano più fenomeni apnoici-ipopnoici durante il sonno ed un aumento dei valori degli ormoni dello stress. La tendenza alla vita serale nei soggetti obesi cronicamente deprivati di sonno contribuisce all’aumento del rischio cardiovascolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/152511
URN:NBN:IT:UNIPI-152511