Un panorama bibliografico in continuo arricchimento ed evoluzione, come quello riguardante l'archeologia del sacro , non poteva non stimolare una riflessione sui luoghi di culto dell'Abruzzo ellenistico-romano che, da decenni, sono al centro del dibattito scientifico per l'interesse suscitato dalla perspicuità dei rinvenimenti, sia in relazione alle forme e alle tipologie architettoniche che alle espressioni dell'artigianato devozionale. Nonostante gli eccezionali risultati ai quali è pervenuta la ricerca archeologica in questa regione, non si può fare a meno di notare la generalizzata mancanza di lavori che abbiano fornito un'esaustiva presentazione di questi complessi monumentali, andando al di là del resoconto preliminare. La conoscenza dei santuari d'Abruzzo rimane ancora parcellizzata e imbrigliata in una trama d’indagine incentrata su specifiche tematiche che si legano, in misura maggiore, all’architettura e ai suoi apparati decorativi e alla topografia storica. A fronte di questa vistosa lacuna, si imponeva la necessità di intraprendere uno studio di più ampio respiro; in linea con l'intrinseca natura di questi siti, ho scelto di orientare l’indagine attraverso la lente della cultura materiale che, in casi simili, viene intimamente a correlarsi alla dimensione cultuale e alle attività devozionali.
Strutture, materiali e forme devozionali nell'Abruzzo ellenistico-romano: i casi di Pescosansonesco, Vacri e Atessa
2014
Abstract
Un panorama bibliografico in continuo arricchimento ed evoluzione, come quello riguardante l'archeologia del sacro , non poteva non stimolare una riflessione sui luoghi di culto dell'Abruzzo ellenistico-romano che, da decenni, sono al centro del dibattito scientifico per l'interesse suscitato dalla perspicuità dei rinvenimenti, sia in relazione alle forme e alle tipologie architettoniche che alle espressioni dell'artigianato devozionale. Nonostante gli eccezionali risultati ai quali è pervenuta la ricerca archeologica in questa regione, non si può fare a meno di notare la generalizzata mancanza di lavori che abbiano fornito un'esaustiva presentazione di questi complessi monumentali, andando al di là del resoconto preliminare. La conoscenza dei santuari d'Abruzzo rimane ancora parcellizzata e imbrigliata in una trama d’indagine incentrata su specifiche tematiche che si legano, in misura maggiore, all’architettura e ai suoi apparati decorativi e alla topografia storica. A fronte di questa vistosa lacuna, si imponeva la necessità di intraprendere uno studio di più ampio respiro; in linea con l'intrinseca natura di questi siti, ho scelto di orientare l’indagine attraverso la lente della cultura materiale che, in casi simili, viene intimamente a correlarsi alla dimensione cultuale e alle attività devozionali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/152821
URN:NBN:IT:UNIPI-152821