Questo lavoro di tesi riguarda le nuove problematiche del controllo della varraoosi nei Paesi a clima mediterraneo. La varroa è una delle più importanti avversità dell’apicoltura moderna a livello mondiale. L’acido formico è stato usato in molte modalità per il controllo della varroosi. Infatti questo principio attivo è l’unico in grado di uccidere gli acari anche dentro le celle opercolate, ma spesso causa problemi relativi alla sicurezza degli alveari, producendo anche seri danni alle api adulte alla covata e alle regine. In questo lavoro una nuova formulazione di acido formico è stata sviluppata per il controllo della varroa nell’ottica di ottenere un’alta efficacia acaricida associata ad un’elevata sicurezza per le api. In accordo alle normativi europee e nazionali relative alla registrazione di nuovi farmaci veterinari il formulato è stato testato in prove di laboratorio e di campo. In particolare è stata realizzata una prova di titolazione della dose per individuare la migliore dose e modalità di somministrazione, quindi sono state effettuate prove cliniche di campo su tutto il territorio nazionale, in diverse condizioni climatiche e ambientali. In queste prove sono state valutate l’efficacia acaricida e gli effetti sulle api operaie, sulle larve, sulle uova e sulle regine. E’ stato quindi realizzato un prototipo industriale di farmaco che nelle prove cliniche ha mostrato un’efficacia media superiore al 90% con punte del 99%. Riguardo alla sicurezza sulle api non sono state riscontrati effetti negativi sulle api operaie, sulle larve e sulle regine. L’unico effetto collaterale è dato da un’elevata tossicità sulle uova che comunque vengono prontamente sostituite dalla’attività di deposizione della regina non causando danni al generale funzionamento dell’alveare. Inoltre il prodotto si presenta di pronto e facile utilizzo, sicuro per l’operatore e utilizzabile in agricoltura biologica.

Nuove strategie di controllo biologico delle avversità degli alveari per la salvaguardia della salute delle api e la produzione di prodotti apistici di qualità

2014

Abstract

Questo lavoro di tesi riguarda le nuove problematiche del controllo della varraoosi nei Paesi a clima mediterraneo. La varroa è una delle più importanti avversità dell’apicoltura moderna a livello mondiale. L’acido formico è stato usato in molte modalità per il controllo della varroosi. Infatti questo principio attivo è l’unico in grado di uccidere gli acari anche dentro le celle opercolate, ma spesso causa problemi relativi alla sicurezza degli alveari, producendo anche seri danni alle api adulte alla covata e alle regine. In questo lavoro una nuova formulazione di acido formico è stata sviluppata per il controllo della varroa nell’ottica di ottenere un’alta efficacia acaricida associata ad un’elevata sicurezza per le api. In accordo alle normativi europee e nazionali relative alla registrazione di nuovi farmaci veterinari il formulato è stato testato in prove di laboratorio e di campo. In particolare è stata realizzata una prova di titolazione della dose per individuare la migliore dose e modalità di somministrazione, quindi sono state effettuate prove cliniche di campo su tutto il territorio nazionale, in diverse condizioni climatiche e ambientali. In queste prove sono state valutate l’efficacia acaricida e gli effetti sulle api operaie, sulle larve, sulle uova e sulle regine. E’ stato quindi realizzato un prototipo industriale di farmaco che nelle prove cliniche ha mostrato un’efficacia media superiore al 90% con punte del 99%. Riguardo alla sicurezza sulle api non sono state riscontrati effetti negativi sulle api operaie, sulle larve e sulle regine. L’unico effetto collaterale è dato da un’elevata tossicità sulle uova che comunque vengono prontamente sostituite dalla’attività di deposizione della regina non causando danni al generale funzionamento dell’alveare. Inoltre il prodotto si presenta di pronto e facile utilizzo, sicuro per l’operatore e utilizzabile in agricoltura biologica.
15-giu-2014
Italiano
Felicioli, Antonio
Nuvoloni, Roberta
Cenci Goga, Beniamino Terzo
López Morales, María Belén
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/152843
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-152843