Alla luce del dibattito internazionale sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e del loro recepimento nei vari livelli di pianificazione, questa ricerca pone l’attenzione sui Programmi Urbani Complessi (PUC), come strumenti innovativi nel panorama pianificatorio nazionale. (cap.1) In particolare sono presi in considerazione i Contratti Di Quartiere (CDQ), come ultimi nati tra gli strumenti urbanistici complessi, e se ne indagano i contenuti e le procedure (Cap.3) per individuare in che modo è possibile, se è possibile, migliorarne la sostenibilità per inserirli in un processo di governo del territorio più ampio, per riportare così le tematiche locali ad un livello di interesse e attenzione sovralocale. Metodologicamente si procede quindi a definire i concetti e i parametri assunti come riferimento per un processo di valutazione funzionale all’obiettivo proposto e si propone l’analisi delle linee guida dei Centri di Valutazione Territoriali (frutto del Programma di Iniziativa Europea INTERREG), come esempio di metodologia a livello Nazionale e come procedura affine ai criteri assunti come riferimento.(Cap.2). A seguito dell’applicazione di tale processo di valutazione ad un caso studio, il CDQ promosso dal Comune di Lucca all’interno del concorso dei CDQ II, detto “Il Giardino” (Cap.5), emergono i punti critici tipici di un processo di pianificazione ancora incentrato sul soddisfacimento dei requisiti del bando e attento più alle questioni formali piuttosto che alle potenzialità di sviluppo del progetto. In base alla lettura critica del CDQ di Lucca tramite i parametri assunti, si dimostra che una procedura logica e improntata sulla coerenza tra obiettivi e azioni, sulla compatibilità tra obiettivi e mezzi e sulla ricerca di un maggior consenso possibile (efficacia, efficienza, trasparenza) è la via da percorrere per definire scelte “satisfacing”e quindi “buoni piani”. In tal modo, per concludere, è dunque possibile non solo incrementare la sostenibilità negli strumenti di pianificazione, ad esempio i CDQ, ma ottenere la definizione di un percorso metodologico chiaro ed univocamente determinato in cui è evidente l’assunzione di responsabilità delle scelte.
La sostenibilita locale nei programmi urbani complessi. Applicazione ad un caso studio
2010
Abstract
Alla luce del dibattito internazionale sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e del loro recepimento nei vari livelli di pianificazione, questa ricerca pone l’attenzione sui Programmi Urbani Complessi (PUC), come strumenti innovativi nel panorama pianificatorio nazionale. (cap.1) In particolare sono presi in considerazione i Contratti Di Quartiere (CDQ), come ultimi nati tra gli strumenti urbanistici complessi, e se ne indagano i contenuti e le procedure (Cap.3) per individuare in che modo è possibile, se è possibile, migliorarne la sostenibilità per inserirli in un processo di governo del territorio più ampio, per riportare così le tematiche locali ad un livello di interesse e attenzione sovralocale. Metodologicamente si procede quindi a definire i concetti e i parametri assunti come riferimento per un processo di valutazione funzionale all’obiettivo proposto e si propone l’analisi delle linee guida dei Centri di Valutazione Territoriali (frutto del Programma di Iniziativa Europea INTERREG), come esempio di metodologia a livello Nazionale e come procedura affine ai criteri assunti come riferimento.(Cap.2). A seguito dell’applicazione di tale processo di valutazione ad un caso studio, il CDQ promosso dal Comune di Lucca all’interno del concorso dei CDQ II, detto “Il Giardino” (Cap.5), emergono i punti critici tipici di un processo di pianificazione ancora incentrato sul soddisfacimento dei requisiti del bando e attento più alle questioni formali piuttosto che alle potenzialità di sviluppo del progetto. In base alla lettura critica del CDQ di Lucca tramite i parametri assunti, si dimostra che una procedura logica e improntata sulla coerenza tra obiettivi e azioni, sulla compatibilità tra obiettivi e mezzi e sulla ricerca di un maggior consenso possibile (efficacia, efficienza, trasparenza) è la via da percorrere per definire scelte “satisfacing”e quindi “buoni piani”. In tal modo, per concludere, è dunque possibile non solo incrementare la sostenibilità negli strumenti di pianificazione, ad esempio i CDQ, ma ottenere la definizione di un percorso metodologico chiaro ed univocamente determinato in cui è evidente l’assunzione di responsabilità delle scelte.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIPI-152865