Le recenti innovazioni tecnologiche e la progressiva liberalizzazione del mercato hanno contribuito ad estendere le forme e le opportunità di fruizione del gioco d’azzardo. Tuttavia la specifica lente in chiave medica con cui si è guardato al fenomeno in anni recenti non ha permesso di osservare i modi in cui questo si traduce nella vita quotidiana delle persone. L’obiettivo conoscitivo della tesi è di comprendere le concrete pratiche di gioco costruite dai giovani e i significati attribuiti a tali esperienze, concentrando in maniera particolare l’analisi sui repertori giustificativi e valutativi da loro chiamati in causa. Per farlo, la ricerca adotta una prospettiva interazionista (Blumer, 1969) e la Labeling Theory di Becker (1963). La necessità di far emergere il punto di vista degli attori e la natura processuale dell’apprendimento, insieme alla volontà di comparare la specificità dei singoli giochi, ha fatto sì che ci si focalizzasse su due specifiche pratiche -scommesse sportive e poker- e su una specifica popolazione: quella giovanile. Questa scelta ha coinciso con l’adozione di una metodologia non standard attraverso le tecniche dell’intervista semi-strutturata e dell’osservazione partecipante.

Dentro i mondi dell'azzardo. Una ricerca qualitativa su comportamenti, spazi e significati nelle pratiche di gioco di giovani scommettitori e pokeristi.

2019

Abstract

Le recenti innovazioni tecnologiche e la progressiva liberalizzazione del mercato hanno contribuito ad estendere le forme e le opportunità di fruizione del gioco d’azzardo. Tuttavia la specifica lente in chiave medica con cui si è guardato al fenomeno in anni recenti non ha permesso di osservare i modi in cui questo si traduce nella vita quotidiana delle persone. L’obiettivo conoscitivo della tesi è di comprendere le concrete pratiche di gioco costruite dai giovani e i significati attribuiti a tali esperienze, concentrando in maniera particolare l’analisi sui repertori giustificativi e valutativi da loro chiamati in causa. Per farlo, la ricerca adotta una prospettiva interazionista (Blumer, 1969) e la Labeling Theory di Becker (1963). La necessità di far emergere il punto di vista degli attori e la natura processuale dell’apprendimento, insieme alla volontà di comparare la specificità dei singoli giochi, ha fatto sì che ci si focalizzasse su due specifiche pratiche -scommesse sportive e poker- e su una specifica popolazione: quella giovanile. Questa scelta ha coinciso con l’adozione di una metodologia non standard attraverso le tecniche dell’intervista semi-strutturata e dell’osservazione partecipante.
22-mar-2019
Università degli Studi di Bologna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/153130
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIBO-153130