Il Mieloma Multiplo (MM) e’ un tumore ematologico che colpisce le plasma cellule (PCs) nel midollo osseo. Lo scambio di informazioni tra le MM-PCs e il microambiente nel midollo osseo, tra le quali quelle dovute alle interazioni cellula-cellula, il rilascio di fattori pro-sopravvivenza e vescicole extracellulari (EV), promuove la sopravvivenza tumorale e la resistenza ai farmaci. All’inizio la mia ricerca si e’ focalizzata sulla caratterizzazione del contenuto proteico delle EVs rilasciate dalle cellule di MM. Tra tutte le protein identificate, la glicoproteina CD44 e’ una delle piu’ abbondanti ed e’ stata gia’ associata, sia in vitro che in vivo, con la resistenza del mieloma multiplo al dexamethasone e alla lenalidomide. L’analisi di 200 campioni di siero estratti da pazienti affetti da mieloma multiplo mostra che il CD44 circolante e trasportato dalle MM-EVs correla con ISS stage e i livelli di β2microglobulina e costituisce un potenziale fattore prognostico, fornendo in questo modo il razionale per successive investigazioni di nuovi biomarker associati con lo stato della malattia. Nonostante le molte opzioni terapeutiche possibili, il MM e’ inevitabilmente associato con la resistenza e la scarsa efficacia farmacologica. Gli inibitori delle istoni-deacetilasi (HDACi) costituiscono una nuova classe di chemioterapici in valutazione in trials clinici per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo. Anche se gli studi preclinici sugli HDACi hanno dimostrato la loro attivita’ anti-mieloma, nella clinica i trattamenti con gli HDACi sono purtroppo limitati a causa della loro bassa tollerabilita’. Noi crediamo che gli HDACi possano costituire un valido supporto se impiegati in combinazione con lo standard terapeutico per il mieloma multiplo. In questa tesi mostro che un nuovo panHDACi, l’AR42, abbassa l’espressione del CD44. Questa down-regolazione e’ in parte mediata dal miR-9-5p, il quale sopprime l’espressione dell’insulin-like growth factor 2 mRNA binding protein 3 (IGF2BP3), uno stabizzatore dell’ RNA messaggero del CD44. Abbiamo dimostrato che l’AR42 aumenta l’attivita’ della lenalidomide sia in cellule primarie di MM isolate da pazienti refrattari al trattamento con la lenalidomide sia in modello murino di mieloma multiplo. In conclusione, i nostri dati suggeriscono una nuova potenziale combinazione terapeutica che modula l’espressione del CD44 e che potrebbe aiutare ad attenuare la resistenza alla lenalidomide nei pazienti affetti da mieloma.

The pan-HDAC inhibitor AR42 downregulates CD44 expression, a new circulating prognostic factor for multiple myeloma

2016

Abstract

Il Mieloma Multiplo (MM) e’ un tumore ematologico che colpisce le plasma cellule (PCs) nel midollo osseo. Lo scambio di informazioni tra le MM-PCs e il microambiente nel midollo osseo, tra le quali quelle dovute alle interazioni cellula-cellula, il rilascio di fattori pro-sopravvivenza e vescicole extracellulari (EV), promuove la sopravvivenza tumorale e la resistenza ai farmaci. All’inizio la mia ricerca si e’ focalizzata sulla caratterizzazione del contenuto proteico delle EVs rilasciate dalle cellule di MM. Tra tutte le protein identificate, la glicoproteina CD44 e’ una delle piu’ abbondanti ed e’ stata gia’ associata, sia in vitro che in vivo, con la resistenza del mieloma multiplo al dexamethasone e alla lenalidomide. L’analisi di 200 campioni di siero estratti da pazienti affetti da mieloma multiplo mostra che il CD44 circolante e trasportato dalle MM-EVs correla con ISS stage e i livelli di β2microglobulina e costituisce un potenziale fattore prognostico, fornendo in questo modo il razionale per successive investigazioni di nuovi biomarker associati con lo stato della malattia. Nonostante le molte opzioni terapeutiche possibili, il MM e’ inevitabilmente associato con la resistenza e la scarsa efficacia farmacologica. Gli inibitori delle istoni-deacetilasi (HDACi) costituiscono una nuova classe di chemioterapici in valutazione in trials clinici per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo. Anche se gli studi preclinici sugli HDACi hanno dimostrato la loro attivita’ anti-mieloma, nella clinica i trattamenti con gli HDACi sono purtroppo limitati a causa della loro bassa tollerabilita’. Noi crediamo che gli HDACi possano costituire un valido supporto se impiegati in combinazione con lo standard terapeutico per il mieloma multiplo. In questa tesi mostro che un nuovo panHDACi, l’AR42, abbassa l’espressione del CD44. Questa down-regolazione e’ in parte mediata dal miR-9-5p, il quale sopprime l’espressione dell’insulin-like growth factor 2 mRNA binding protein 3 (IGF2BP3), uno stabizzatore dell’ RNA messaggero del CD44. Abbiamo dimostrato che l’AR42 aumenta l’attivita’ della lenalidomide sia in cellule primarie di MM isolate da pazienti refrattari al trattamento con la lenalidomide sia in modello murino di mieloma multiplo. In conclusione, i nostri dati suggeriscono una nuova potenziale combinazione terapeutica che modula l’espressione del CD44 e che potrebbe aiutare ad attenuare la resistenza alla lenalidomide nei pazienti affetti da mieloma.
2016
Inglese
VOLINIA, Stefano
CUNEO, Antonio
Università degli Studi di Ferrara
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/153311
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIFE-153311