Nella prima parte, partendo dai legami tra religione e politica, il candidato cerca di creare una sua griglia semantica e concettuale per inquadrare i diversi concetti di integralismo religioso che vengono in esistenza. Nel secondo capitolo il candidato indaga il rapporto tra principi religiosi e fondamenti assiologici dello Stato così come il discorso sulla protezione ideologica e assiologica dello Stato. Nella terza parte Gatti prende in esame la prima esperienza, quella tedesca, ripercorrendone tutti i fondamenti, gli istituti, gli organi nonché le maggiori pronunce del Tribunale amministrativo federale e della Corte costituzionale che hanno portato alla messa al bando di associazioni religiose incostituzionali. La quarta parte è dedicata al caso CEDU che Gatti ritiene rappresentare un altro sistema consolidato di democrazia protetta. A tal fine lo analizza alla luce di quattro variabili: il principio democratico, l’interpretazione attraverso principi, i legitimate aims e il divieto di abuso. Analizza poi la disciplina della libertà di associazione religiosa e la giurisprudenza. La quinta parte è dedicata al caso italiano. Gatti ritiene che l’ordinamento italiano (costituzionale e non) abbia le caratteristiche per essere considerato una democrazia protetta e cerca di ricavare i limiti impliciti alla libertà di associazione religiosa, indagando alcune pronunce che hanno avuto ad oggetto le fattispecie dell’associazione sovversiva (art. 270 c.p.) ed eversivo-terroristica (art. 270bis c.p.).
Modelli di protezione della democrazia costituzionale a confronto. Studio sui limiti della liberta di associazione religiosa
2021
Abstract
Nella prima parte, partendo dai legami tra religione e politica, il candidato cerca di creare una sua griglia semantica e concettuale per inquadrare i diversi concetti di integralismo religioso che vengono in esistenza. Nel secondo capitolo il candidato indaga il rapporto tra principi religiosi e fondamenti assiologici dello Stato così come il discorso sulla protezione ideologica e assiologica dello Stato. Nella terza parte Gatti prende in esame la prima esperienza, quella tedesca, ripercorrendone tutti i fondamenti, gli istituti, gli organi nonché le maggiori pronunce del Tribunale amministrativo federale e della Corte costituzionale che hanno portato alla messa al bando di associazioni religiose incostituzionali. La quarta parte è dedicata al caso CEDU che Gatti ritiene rappresentare un altro sistema consolidato di democrazia protetta. A tal fine lo analizza alla luce di quattro variabili: il principio democratico, l’interpretazione attraverso principi, i legitimate aims e il divieto di abuso. Analizza poi la disciplina della libertà di associazione religiosa e la giurisprudenza. La quinta parte è dedicata al caso italiano. Gatti ritiene che l’ordinamento italiano (costituzionale e non) abbia le caratteristiche per essere considerato una democrazia protetta e cerca di ricavare i limiti impliciti alla libertà di associazione religiosa, indagando alcune pronunce che hanno avuto ad oggetto le fattispecie dell’associazione sovversiva (art. 270 c.p.) ed eversivo-terroristica (art. 270bis c.p.).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/153477
URN:NBN:IT:UNIPI-153477