Questo lavoro di ricerca intende aggiornare le interpretazioni sul fenomeno dell'oligopolio elettrico, indagando sulla struttura, sui vertici, sulle élite e sulle tecniche di spartizione territoriale tra i vari gruppi che seppero costruire un sistema chiuso difficile da scardinare. Grazie alla stretta relazione tra banca, industria e Stato, le capofila di monopoli elettrici regionali prosperarono, ottenendo anche il sostegno delle istituzioni nelle varie fasi politiche italiane, dalla fine dell'Ottocento fino alla nazionalizzazione del settore, tra epoca liberale, fascismo e democrazia. In circa ottant'anni, dunque, l'industria elettrica si ritagliò uno spazio al vertice del capitalismo italiano, in quanto settore strategico fondamentale per le sorti del take-off industriale del Paese. I riferimenti cronologici non sono lasciati al caso. Infatti, la ricerca è divisa in due parti: la prima, riguardante l'origine della costruzione oligopolistica nella gestione elettrica italiana, e la seconda, con lo studio della stabilizzazione del sistema mediante anche il supporto ufficiale dello Stato con la formazione dell'IRI. Dunque, questo lavoro abbraccia un arco temporale molto importante per la storia contemporanea italiana, e tocca tematiche profonde, come la storia d'impresa, la storia del capitalismo, il rapporto tra settore pubblico e privato nell'amministrazione della produzione nazionale, la visione politica della gestione delle fonti energetiche.
L'integrazione competitiva. L'industria elettrica italiana prima della nazionalizzazione
2017
Abstract
Questo lavoro di ricerca intende aggiornare le interpretazioni sul fenomeno dell'oligopolio elettrico, indagando sulla struttura, sui vertici, sulle élite e sulle tecniche di spartizione territoriale tra i vari gruppi che seppero costruire un sistema chiuso difficile da scardinare. Grazie alla stretta relazione tra banca, industria e Stato, le capofila di monopoli elettrici regionali prosperarono, ottenendo anche il sostegno delle istituzioni nelle varie fasi politiche italiane, dalla fine dell'Ottocento fino alla nazionalizzazione del settore, tra epoca liberale, fascismo e democrazia. In circa ottant'anni, dunque, l'industria elettrica si ritagliò uno spazio al vertice del capitalismo italiano, in quanto settore strategico fondamentale per le sorti del take-off industriale del Paese. I riferimenti cronologici non sono lasciati al caso. Infatti, la ricerca è divisa in due parti: la prima, riguardante l'origine della costruzione oligopolistica nella gestione elettrica italiana, e la seconda, con lo studio della stabilizzazione del sistema mediante anche il supporto ufficiale dello Stato con la formazione dell'IRI. Dunque, questo lavoro abbraccia un arco temporale molto importante per la storia contemporanea italiana, e tocca tematiche profonde, come la storia d'impresa, la storia del capitalismo, il rapporto tra settore pubblico e privato nell'amministrazione della produzione nazionale, la visione politica della gestione delle fonti energetiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/153553
URN:NBN:IT:UNINA-153553