Lo scopo di questa ricerca parte dalla necessità di indagare in modo intensivo la natura di siti afferenti al Neolitico nella piana di Sesto Fiorentino, (Firenze). Tale esigenza nasce da una duplice problematica: quella legata ad una indubitabile difficoltà ad indagare e comprendere insediamenti caratterizzati da palinsesti molto complessi sia quella connessa alla gestione ed elaborazione di una documentazione tradizionale che rende laboriosa una lettura integrata dei dati, (Capitolo1). Nell’ottica di ricomporre la grossa mole di dati documentari e iniziare un percorso interpretativo di questi, sono state sperimentate diverse vie metodologiche a seconda delle problematiche sollevate che hanno previsto l’utilizzo di strumenti informatici concepiti non come “nuovi contenitori” di dati organizzati ma come strumenti epistemologici che a partire da una nuova codifica potessero valorizzare il contenuto informativo dei dati pregressi attraverso una integrazione che ne facilitasse una migliore esplicitazione e formalizzazione, (Capitolo 2). La scelta dei siti da analizzare è ricaduta principalmente, ma si prevede una totale revisione anche per i restanti, su Spazzavento e Via Verga: il primo per le caratteristiche del piano d’impianto articolato e ricco di materiale archeologico in funzione di una più accurata definizione delle modalità di formazione del deposito e organizzazione dello spazio, mentre, il sito pluristratificato di Verga5, richiedeva una revisione completa delle relazioni stratigrafiche fortemente turbate da persistenti fenomeni erosivi e pedogenetici (Capitolo 3 e 4). La creazione di una documentazione grafica integrata dei dati di studio, oltre a creare un archivio più dinamicamente gestibile, ha permesso, proprio per le caratteristiche originarie, di essere “manipolata” in uno spazio tridimensionale e interattivo in cui il momento dell’analisi può essere moltiplicato all’infinito ed essere condiviso in maniera più diretta con altri studiosi nell’ottica di una ricerca futura il più possibile interdisciplinare. Le schede di repertorio dei siti neolitici proposto è nato dall’esigenza, soprattutto per la documentazione grafica inclusa, di creare una guida per mettere a confronto in modo puntuale contesti e strutture, (Allegato 1).

Modalità insediative nella piana fiorentina nel Neolitico: analisi informatizzata e trattamento dei dati delle aree di frequentazione e delle strutture

2007

Abstract

Lo scopo di questa ricerca parte dalla necessità di indagare in modo intensivo la natura di siti afferenti al Neolitico nella piana di Sesto Fiorentino, (Firenze). Tale esigenza nasce da una duplice problematica: quella legata ad una indubitabile difficoltà ad indagare e comprendere insediamenti caratterizzati da palinsesti molto complessi sia quella connessa alla gestione ed elaborazione di una documentazione tradizionale che rende laboriosa una lettura integrata dei dati, (Capitolo1). Nell’ottica di ricomporre la grossa mole di dati documentari e iniziare un percorso interpretativo di questi, sono state sperimentate diverse vie metodologiche a seconda delle problematiche sollevate che hanno previsto l’utilizzo di strumenti informatici concepiti non come “nuovi contenitori” di dati organizzati ma come strumenti epistemologici che a partire da una nuova codifica potessero valorizzare il contenuto informativo dei dati pregressi attraverso una integrazione che ne facilitasse una migliore esplicitazione e formalizzazione, (Capitolo 2). La scelta dei siti da analizzare è ricaduta principalmente, ma si prevede una totale revisione anche per i restanti, su Spazzavento e Via Verga: il primo per le caratteristiche del piano d’impianto articolato e ricco di materiale archeologico in funzione di una più accurata definizione delle modalità di formazione del deposito e organizzazione dello spazio, mentre, il sito pluristratificato di Verga5, richiedeva una revisione completa delle relazioni stratigrafiche fortemente turbate da persistenti fenomeni erosivi e pedogenetici (Capitolo 3 e 4). La creazione di una documentazione grafica integrata dei dati di studio, oltre a creare un archivio più dinamicamente gestibile, ha permesso, proprio per le caratteristiche originarie, di essere “manipolata” in uno spazio tridimensionale e interattivo in cui il momento dell’analisi può essere moltiplicato all’infinito ed essere condiviso in maniera più diretta con altri studiosi nell’ottica di una ricerca futura il più possibile interdisciplinare. Le schede di repertorio dei siti neolitici proposto è nato dall’esigenza, soprattutto per la documentazione grafica inclusa, di creare una guida per mettere a confronto in modo puntuale contesti e strutture, (Allegato 1).
23-feb-2007
Italiano
Sarti, Lucia
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/153626
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-153626