Il D.Lgs. n. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel loro interesse o vantaggio da persone legate al soggetto giuridico da specifici rapporti normativamente previsti. Il presente elaborato intende offrire una panoramica di ordine generale circa l’evoluzione normativa che ha, nel corso dell’ultimo decennio, profondamente innovato la struttura e la portata del Decreto 231. Si tratta di una materia la cui evoluzione non è certamente da attribuire ad autonome iniziative del Legislatore nazionale, la cui attività di “incriminazione” degli enti è stata spesso orientata, quando non imposta, da strumenti di carattere internazionale e comunitario. Ed invero, anche in relazione alla fattispecie di corruzione privata l’Italia è vincolata ad obblighi di carattere sopranazionale, ad oggi ancora non attuati, nonostante la previsione contenuta all’art. 29, L. 25 febbraio 2008, n. 34 “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)” che detta i principi e criteri direttivi di attuazione della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio del 22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato. Numerosi sono ad oggi gli spunti e gli esempi sovranazionali e internazionali, ma soprattutto non si ritiene più procrastinabile un provvedimento di attuazione dei numerosi e diversi, ma purtuttavia convergenti, impegni internazionali assunti dal nostro Paese, che consentirebbe un positivo adeguamento dell’Italia agli assetti normativi quantomeno europei. Infine, pur con le criticità che lo contraddistinguono, deve riconoscersi come il sistema italiano sia già pronto ad accogliere il reato di corruzione privata anche nell’ambito 231.

D. lgs. 231/2001 : evoluzione normativa e prospettive di applicazione

2012

Abstract

Il D.Lgs. n. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel loro interesse o vantaggio da persone legate al soggetto giuridico da specifici rapporti normativamente previsti. Il presente elaborato intende offrire una panoramica di ordine generale circa l’evoluzione normativa che ha, nel corso dell’ultimo decennio, profondamente innovato la struttura e la portata del Decreto 231. Si tratta di una materia la cui evoluzione non è certamente da attribuire ad autonome iniziative del Legislatore nazionale, la cui attività di “incriminazione” degli enti è stata spesso orientata, quando non imposta, da strumenti di carattere internazionale e comunitario. Ed invero, anche in relazione alla fattispecie di corruzione privata l’Italia è vincolata ad obblighi di carattere sopranazionale, ad oggi ancora non attuati, nonostante la previsione contenuta all’art. 29, L. 25 febbraio 2008, n. 34 “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)” che detta i principi e criteri direttivi di attuazione della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio del 22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato. Numerosi sono ad oggi gli spunti e gli esempi sovranazionali e internazionali, ma soprattutto non si ritiene più procrastinabile un provvedimento di attuazione dei numerosi e diversi, ma purtuttavia convergenti, impegni internazionali assunti dal nostro Paese, che consentirebbe un positivo adeguamento dell’Italia agli assetti normativi quantomeno europei. Infine, pur con le criticità che lo contraddistinguono, deve riconoscersi come il sistema italiano sia già pronto ad accogliere il reato di corruzione privata anche nell’ambito 231.
2012
Italiano
Agencies' liability
Corruption
Bribery Act
Cadoppi, Alberto
Università degli Studi di Parma
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