L’epidemiologia del carcinoma tiroideo è un argomento assai contraddittorio, in quanto i noduli tiroidei sono frequenti, mentre il loro tasso di malignità è basso (intorno al 3-5 %). La prognosi del carcinoma tiroideo differenziato è globalmente favorevole, la sopravvivenza a cinque anni superiore all’85 %. E’ quindi evidente che l’incidenza non può essere dedotta dal tasso di mortalità. L’incidenza annuale del cancro della tiroide per 100.000 persone è compresa tra 1,2 e 2,6 negli uomini e tra 2,0 e 3,8 nelle donne. La mortalità annua per cancro della tiroide per 100.000 persone è compresa tra 0,2 e 1,2 neglì uomini e tra 0,4 e 2,8 nelle donne. Lo scopo della tesi è stato di valutare l'effetto della terapia radiometabolica con 131I per il trattamento del carcinoma tiroideo, sia ablativa che delle recidive, sulla funzionalità testicolare, sia come spermatogenesi che ormonogenesi. Sono stati inclusi nello studio 16 pazienti (range di età 20-39, media 30,87±5,36 DS) di cui 2 affetti da carcinoma follicolare e 14 da carcinoma papillare della tiroide. I pazienti sono stati suddivisi in due popolazioni distinte: una popolazione è composta da 6 pazienti a cui era stata somministrata un'unica dose di 131-I (1110 MBq), l'altra da 10 pazienti a cui sono state somministrate più dosi ( >1110 MBq). I pazienti sono stati analizzati prima del trattamento con 131-I e dopo 6 e 12 mesi. I risultati di questo studio dimostrano che l'effetto della terapia per DTC sulla funzione testicolare è significativo e importante. Infatti, a 6 mesi dal trattamento l'FSH aumenta in maniera significativa, la concentrazione spermatica e il volume testicolare medio (VT) si riducono in maniera altrettanto significativa. Ad 1 anno la concentrazione rimane ancora ridotta, mentre l'FSH e il VT tendono a ritornare a valori statisticamente non diversi da quelli basali (anche se non sovrapponibili). Approfondendo tra l'effetto della dose singola (1110 MBq) e quello di dosi multiple (media 12776 MBq, max 32190 Mbq), abbiamo visto che l'influenza delle dosi multiple vs. dose singola è significativa ed evidente sull'FSH e la concentrazione. Il parametro VT invece non raggiunge la significatività.
Effetti sulla funzione testicolare della terapia radio metabolica con 131I nel carcinoma differenziato della tiroide.
2010
Abstract
L’epidemiologia del carcinoma tiroideo è un argomento assai contraddittorio, in quanto i noduli tiroidei sono frequenti, mentre il loro tasso di malignità è basso (intorno al 3-5 %). La prognosi del carcinoma tiroideo differenziato è globalmente favorevole, la sopravvivenza a cinque anni superiore all’85 %. E’ quindi evidente che l’incidenza non può essere dedotta dal tasso di mortalità. L’incidenza annuale del cancro della tiroide per 100.000 persone è compresa tra 1,2 e 2,6 negli uomini e tra 2,0 e 3,8 nelle donne. La mortalità annua per cancro della tiroide per 100.000 persone è compresa tra 0,2 e 1,2 neglì uomini e tra 0,4 e 2,8 nelle donne. Lo scopo della tesi è stato di valutare l'effetto della terapia radiometabolica con 131I per il trattamento del carcinoma tiroideo, sia ablativa che delle recidive, sulla funzionalità testicolare, sia come spermatogenesi che ormonogenesi. Sono stati inclusi nello studio 16 pazienti (range di età 20-39, media 30,87±5,36 DS) di cui 2 affetti da carcinoma follicolare e 14 da carcinoma papillare della tiroide. I pazienti sono stati suddivisi in due popolazioni distinte: una popolazione è composta da 6 pazienti a cui era stata somministrata un'unica dose di 131-I (1110 MBq), l'altra da 10 pazienti a cui sono state somministrate più dosi ( >1110 MBq). I pazienti sono stati analizzati prima del trattamento con 131-I e dopo 6 e 12 mesi. I risultati di questo studio dimostrano che l'effetto della terapia per DTC sulla funzione testicolare è significativo e importante. Infatti, a 6 mesi dal trattamento l'FSH aumenta in maniera significativa, la concentrazione spermatica e il volume testicolare medio (VT) si riducono in maniera altrettanto significativa. Ad 1 anno la concentrazione rimane ancora ridotta, mentre l'FSH e il VT tendono a ritornare a valori statisticamente non diversi da quelli basali (anche se non sovrapponibili). Approfondendo tra l'effetto della dose singola (1110 MBq) e quello di dosi multiple (media 12776 MBq, max 32190 Mbq), abbiamo visto che l'influenza delle dosi multiple vs. dose singola è significativa ed evidente sull'FSH e la concentrazione. Il parametro VT invece non raggiunge la significatività.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/154039
URN:NBN:IT:UNIPI-154039