Nel presente lavoro, partendo da un’analisi storica e criminologica del concetto di “pericolosità sociale”, basata sulle teorie riconducibili alla Scuola Classica e ai maggiori esponenti della Scuola Positiva (Lombroso, Ferri, Longhi, Garofalo, ecc.), ci si è posti l’obiettivo di valutare la rilevanza che esso ha nell’ordinamento giuridico-penale, con particolare attenzione al sistema del c.d. “doppio binario”. Evidenziati i vantaggi e i limiti di detto sistema e, in particolare, della prevenzione post delictum che, appunto, ha come presupposto la dichiarazione di pericolosità sociale, ci si è posti, infine, l’obiettivo di valutare se, de iure condendo, sia giusto riproporre l’attuale sistema o se, viceversa, sia meglio apportare allo stesso dei correttivi.
La pericolosità sociale nel diritto penale
2013
Abstract
Nel presente lavoro, partendo da un’analisi storica e criminologica del concetto di “pericolosità sociale”, basata sulle teorie riconducibili alla Scuola Classica e ai maggiori esponenti della Scuola Positiva (Lombroso, Ferri, Longhi, Garofalo, ecc.), ci si è posti l’obiettivo di valutare la rilevanza che esso ha nell’ordinamento giuridico-penale, con particolare attenzione al sistema del c.d. “doppio binario”. Evidenziati i vantaggi e i limiti di detto sistema e, in particolare, della prevenzione post delictum che, appunto, ha come presupposto la dichiarazione di pericolosità sociale, ci si è posti, infine, l’obiettivo di valutare se, de iure condendo, sia giusto riproporre l’attuale sistema o se, viceversa, sia meglio apportare allo stesso dei correttivi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/154128
URN:NBN:IT:UNIPR-154128