La tesi si propone di riflettere sulla comunità italiana d’Eritrea durante l’occupazione britannica del territorio (1941 – 1952), attraverso l’utilizzo di documenti rintracciati in archivi italiani, inglesi ed eritrei, e della stampa (in lingua italiana) pubblicata ad Asmara negli anni in oggetto. Il lavoro è strutturato in quattro parti. Nel primo capitolo vengono descritti la struttura del governo d’occupazione britannico, i rapporti tra inglesi ed italiani (coinvolti nell’amministrazione del territorio) e la politica adottata dai nuovi occupanti nei confronti delle comunità eritree. Nel secondo capitolo, il più massiccio, si analizza lo sviluppo del peculiare movimento antifascista sorto a partire dal 1941, cui si contrappose, da subito, la sconfitta, almeno in Eritrea, ideologia fascista, poi tramutatasi in neofascismo. La trattazione si è in particolare soffermata sulla graduale affermazione delle posizioni neofasciste tra gli italiani. Nel terzo capitolo si tratteggia la vicenda del comitato dei “militari e militarizzati” italiani, capace di ingaggiare una ferma battaglia con Roma per far riconoscere ai propri associati i diritti di combattenti. Il quarto capitolo, infine, è dedicato all’ingerenza italiana nella vita politica eritrea ed al tema dell’ordine pubblico. Più in dettaglio sono state prese in esame le formazioni filoitaliane Partito Nuova Eritrea Pro Italia, Associazione Veterani ed Associazione Italo – eritrei, e si è scelto di indugiare su alcuni dei dolorosi episodi che hanno caratterizzato l’intermezzo inglese in Eritrea.
Gli italiani nell'Eritrea del secondo dopoguerra. 1941 - 1952
2011
Abstract
La tesi si propone di riflettere sulla comunità italiana d’Eritrea durante l’occupazione britannica del territorio (1941 – 1952), attraverso l’utilizzo di documenti rintracciati in archivi italiani, inglesi ed eritrei, e della stampa (in lingua italiana) pubblicata ad Asmara negli anni in oggetto. Il lavoro è strutturato in quattro parti. Nel primo capitolo vengono descritti la struttura del governo d’occupazione britannico, i rapporti tra inglesi ed italiani (coinvolti nell’amministrazione del territorio) e la politica adottata dai nuovi occupanti nei confronti delle comunità eritree. Nel secondo capitolo, il più massiccio, si analizza lo sviluppo del peculiare movimento antifascista sorto a partire dal 1941, cui si contrappose, da subito, la sconfitta, almeno in Eritrea, ideologia fascista, poi tramutatasi in neofascismo. La trattazione si è in particolare soffermata sulla graduale affermazione delle posizioni neofasciste tra gli italiani. Nel terzo capitolo si tratteggia la vicenda del comitato dei “militari e militarizzati” italiani, capace di ingaggiare una ferma battaglia con Roma per far riconoscere ai propri associati i diritti di combattenti. Il quarto capitolo, infine, è dedicato all’ingerenza italiana nella vita politica eritrea ed al tema dell’ordine pubblico. Più in dettaglio sono state prese in esame le formazioni filoitaliane Partito Nuova Eritrea Pro Italia, Associazione Veterani ed Associazione Italo – eritrei, e si è scelto di indugiare su alcuni dei dolorosi episodi che hanno caratterizzato l’intermezzo inglese in Eritrea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/154140
URN:NBN:IT:UNIPI-154140