Le ricerche svolte in questa tesi vertono sulla fenomenologia della fenomenologia di E. Fink, di cui la Sesta meditazione cartesiana (1932) costituisce l’esposizione principale. Mirano a metterne in luce il problema guida e ad analizzarlo nelle sue diverse forme. Mettono in opera a tal fine una serie di andate e ritorni fra la fenomenologia della fenomenologia finkiana e la fenomenologia husserliana. È in quest’ultima, infatti, che emerge in problema metodologico abbordato da Fink nella Sesta meditazione: il problema della fenomenalizzazione della temporalizzazione originaria. Si può formularlo in prima istanza nel modo seguente: da una parte, la temporalizzazione originaria si fenomenalizza solo comme livello costitutivo distinto dal flusso immanente; dall’altra, la temporalizzazione originaria si fenomenalizza solo a partire dal livello costitutivo del flusso immanente. Si tratta allora di capire come la temporalizzazione originaria possa fenomenalizzarsi al contempo come livello costitutivo distinto dal flusso immanente e a partire dal livello costitutivo del flusso immanente. Questo problema è abbordato nella Sesta meditazione come questione dell’unità della riduzione trascendentale e del ritorno dello spettatore fenomenologico nell’atteggiamento naturale. La tesi cerca di mostrare l’importanza del concetto di Schwingung per pensare questo doppio movimento di fenomenalizzazione: quest’ultima non consiste per lo spettatore fenomenologico ad installarsi nel livello costitutivo della temporalizzazione originaria, ma ad oscillare [schwingen] fra quest’ultimo e il livello constitutivo del tempo immanente. This thesis concerns E. Fink’s phenomenology of phenomenology, which the Sixth Cartesian meditation (1932) is the main document. The research is focussed to address it in its basic issue and to analyse it in its different forms. To reach this result a series of investigations both in Finkian phenomenology of phenomenology and in Husserl’s phenomenology were performed. In the last one we find the methodological problem that Fink explored in the Sixth meditation: the phenomenalizing of original temporality. This item was elaborated by Fink as the problem of unity between the transcendental reduction and the return of the phenomenological onlooker into the natural attitude. In this work we highlight the importance of concept of Schwingung to think this double movement of phenomenalizing: this does not consist for the phenomenological onlooker to put himself in the constitutive level of original temporality, but to oscillate [schwingen] between it and the constitutive level of immanent time.
La phénoménologie de la phénoménologie de E. Fink et son problème directeur
2011
Abstract
Le ricerche svolte in questa tesi vertono sulla fenomenologia della fenomenologia di E. Fink, di cui la Sesta meditazione cartesiana (1932) costituisce l’esposizione principale. Mirano a metterne in luce il problema guida e ad analizzarlo nelle sue diverse forme. Mettono in opera a tal fine una serie di andate e ritorni fra la fenomenologia della fenomenologia finkiana e la fenomenologia husserliana. È in quest’ultima, infatti, che emerge in problema metodologico abbordato da Fink nella Sesta meditazione: il problema della fenomenalizzazione della temporalizzazione originaria. Si può formularlo in prima istanza nel modo seguente: da una parte, la temporalizzazione originaria si fenomenalizza solo comme livello costitutivo distinto dal flusso immanente; dall’altra, la temporalizzazione originaria si fenomenalizza solo a partire dal livello costitutivo del flusso immanente. Si tratta allora di capire come la temporalizzazione originaria possa fenomenalizzarsi al contempo come livello costitutivo distinto dal flusso immanente e a partire dal livello costitutivo del flusso immanente. Questo problema è abbordato nella Sesta meditazione come questione dell’unità della riduzione trascendentale e del ritorno dello spettatore fenomenologico nell’atteggiamento naturale. La tesi cerca di mostrare l’importanza del concetto di Schwingung per pensare questo doppio movimento di fenomenalizzazione: quest’ultima non consiste per lo spettatore fenomenologico ad installarsi nel livello costitutivo della temporalizzazione originaria, ma ad oscillare [schwingen] fra quest’ultimo e il livello constitutivo del tempo immanente. This thesis concerns E. Fink’s phenomenology of phenomenology, which the Sixth Cartesian meditation (1932) is the main document. The research is focussed to address it in its basic issue and to analyse it in its different forms. To reach this result a series of investigations both in Finkian phenomenology of phenomenology and in Husserl’s phenomenology were performed. In the last one we find the methodological problem that Fink explored in the Sixth meditation: the phenomenalizing of original temporality. This item was elaborated by Fink as the problem of unity between the transcendental reduction and the return of the phenomenological onlooker into the natural attitude. In this work we highlight the importance of concept of Schwingung to think this double movement of phenomenalizing: this does not consist for the phenomenological onlooker to put himself in the constitutive level of original temporality, but to oscillate [schwingen] between it and the constitutive level of immanent time.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/154311
URN:NBN:IT:UNIPI-154311