The work is divided into two parts. In Part I, the international drug regulatory system will be analysed. In the light of this complex and stringent legislation, the most relevant national experiences will be analysed with a view to a different discipline regarding soft drugs. Once the friction profiles of the models adopted in other state legislations with the obligations imposed at supranational level, have been highlighted an analysis of the possible solutions will be carried out in the perspective of a rapprochement of the initiatives of legalization/liberalization/decriminalization undertaken by the States with the fundamental principle of law "pacta sunt servanda". In order to examine the concrete feasibility of a different model of regulation of soft drugs in the domestic legal system, Part II will pay greater attention to the most relevant profiles of the Italian criminal law on drugs, with particular reference to the compatibility of the system with the principles on which the state's punitive power is based and with the individual rights guaranteed by the constitution.

Il lavoro si articola in due parti. Nella Parte I sarà oggetto d’analisi il sistema di regolazione degli stupefacenti di matrice internazionale. Alla luce di tale complessa e stringente normativa verranno analizzate le esperienze nazionali più rilevanti nell’ottica di una diversa disciplina relativa alle droghe leggere. Evidenziati i profili di frizione dei modelli adottati in altre legislazioni statali con gli obblighi imposti in sede sovranazionale si procederà ad un’analisi delle possibili soluzioni nell’ottica di un riavvicinamento delle iniziative di legalizzazione/liberalizzazione/decriminalizzazione intraprese dagli Stati con il fondamentale prinicipio di diritto "pacta sunt servanda". Al fine di vagliare la concreta attuabilità di un diverso modello di regolamentazione delle droghe leggere nell’ordinamento interno, nella Parte II si porrà maggiore attenzione ai profili più rilevanti della normativa penale italiana in materia di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alla compatibilità del sistema con i principi fondanti il potere punitivo statale e con i diritti individuali costituzionalmente garantiti. Alla luce dei risultati a cui l’analisi sarà pervenuta si tenterà, nelle Conclusioni, di tracciare un quadro di sintesi delle questioni precedentemente approfondite valutando l’effettiva auspicabilità di una diversa regolamentazione delle droghe leggere nell’ordinamento interno.

La riforma della disciplina sulle droghe leggere: tra obblighi internazionali di penalizzazione e libertà individuali

2020

Abstract

The work is divided into two parts. In Part I, the international drug regulatory system will be analysed. In the light of this complex and stringent legislation, the most relevant national experiences will be analysed with a view to a different discipline regarding soft drugs. Once the friction profiles of the models adopted in other state legislations with the obligations imposed at supranational level, have been highlighted an analysis of the possible solutions will be carried out in the perspective of a rapprochement of the initiatives of legalization/liberalization/decriminalization undertaken by the States with the fundamental principle of law "pacta sunt servanda". In order to examine the concrete feasibility of a different model of regulation of soft drugs in the domestic legal system, Part II will pay greater attention to the most relevant profiles of the Italian criminal law on drugs, with particular reference to the compatibility of the system with the principles on which the state's punitive power is based and with the individual rights guaranteed by the constitution.
mar-2020
Italiano
Il lavoro si articola in due parti. Nella Parte I sarà oggetto d’analisi il sistema di regolazione degli stupefacenti di matrice internazionale. Alla luce di tale complessa e stringente normativa verranno analizzate le esperienze nazionali più rilevanti nell’ottica di una diversa disciplina relativa alle droghe leggere. Evidenziati i profili di frizione dei modelli adottati in altre legislazioni statali con gli obblighi imposti in sede sovranazionale si procederà ad un’analisi delle possibili soluzioni nell’ottica di un riavvicinamento delle iniziative di legalizzazione/liberalizzazione/decriminalizzazione intraprese dagli Stati con il fondamentale prinicipio di diritto "pacta sunt servanda". Al fine di vagliare la concreta attuabilità di un diverso modello di regolamentazione delle droghe leggere nell’ordinamento interno, nella Parte II si porrà maggiore attenzione ai profili più rilevanti della normativa penale italiana in materia di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alla compatibilità del sistema con i principi fondanti il potere punitivo statale e con i diritti individuali costituzionalmente garantiti. Alla luce dei risultati a cui l’analisi sarà pervenuta si tenterà, nelle Conclusioni, di tracciare un quadro di sintesi delle questioni precedentemente approfondite valutando l’effettiva auspicabilità di una diversa regolamentazione delle droghe leggere nell’ordinamento interno.
Drug treaties
Cannabis regulation
Soft drugs
Marijuana
Cadoppi, Alberto
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/154484
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-154484