La ricerca si propone di indagare i modi di costruzione dello spazio filmico nel cinema muto italiano a partire dall’analisi di un campione di film, individuato nella produzione oggi reperibile di tre importanti registi del periodo: Mario Caserini, Enrico Guazzoni, Giovanni Pastrone. Il modo di organizzare lo spazio sullo schermo nel cinema italiano degli anni Dieci, periodo d’oro della produzione nazionale, risponde a logiche molto diverse da quelle del cinema classico. Si basa infatti sull’autonomia del quadro e sull’organizzazione dell’azione in profondità. Queste caratteristiche rispondono all’esigenza di sintetizzare più elementi possibile nella stessa immagine. Questo “modo di rappresentazione”, spesso interpretato dalla storiografia come un ritardo, può invece rivelare strutture di grande complessità. Il metodo utilizzato nella ricerca ha reso evidente come, per applicare i criteri analitici moderni a film così antichi, sia necessario unire all’approfondimento storico-estetico anche l’analisi fisica delle copie e la ricostruzione, per quanto possibile, della loro storia materiale.

Modelli di organizzazione spaziale nel muto italiano: Mario Caserini, Enrico Guazzoni, Giovanni Pastrone

2009

Abstract

La ricerca si propone di indagare i modi di costruzione dello spazio filmico nel cinema muto italiano a partire dall’analisi di un campione di film, individuato nella produzione oggi reperibile di tre importanti registi del periodo: Mario Caserini, Enrico Guazzoni, Giovanni Pastrone. Il modo di organizzare lo spazio sullo schermo nel cinema italiano degli anni Dieci, periodo d’oro della produzione nazionale, risponde a logiche molto diverse da quelle del cinema classico. Si basa infatti sull’autonomia del quadro e sull’organizzazione dell’azione in profondità. Queste caratteristiche rispondono all’esigenza di sintetizzare più elementi possibile nella stessa immagine. Questo “modo di rappresentazione”, spesso interpretato dalla storiografia come un ritardo, può invece rivelare strutture di grande complessità. Il metodo utilizzato nella ricerca ha reso evidente come, per applicare i criteri analitici moderni a film così antichi, sia necessario unire all’approfondimento storico-estetico anche l’analisi fisica delle copie e la ricostruzione, per quanto possibile, della loro storia materiale.
3-ott-2009
Italiano
Cuccu, Lorenzo
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/154902
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-154902