This interdisciplinary research notes the conflicting views within the Media Literacy: from one side the utopian one locating in technological progress the dawn of a new era for humanity and from the other the dystopian approach worried by potential drifts consequent to the uncritical and compulsive use of the devices. This conflict, although with different nuances, reverberates in the various educational environments often preventing the full understanding of the dynamics of contemporary communication. The anthropocentric perspective that inspires the whole discussion enhances non-dogmatic contributions able to "talk", passing from the exclusionary logic of the “aut – aut” to that inclusive “et – et”. Starting from some significant acquisitions of Cognitive Sciences, Human Sciences and Media Studies to which the first two chapters are dedicated, an excursus in literacy aimed at identifying educational tracks viable in different contexts, is offered as a result of experimentation and verification on field described in the final part. The work aims to demonstrate, not only empirically, that the Internet and its own horizontality can and should become operational paradigm for effective educational action able to overcome sectoral visions and simplifications, thanks to a multi-perspective approach centered on the person called to "re-cognize oneself" to rethink education in the digital age.

Questa ricerca interdisciplinare prende atto delle visioni contrastanti all’interno della Media Literacy: da un lato quella utopica che individua nel progresso tecnologico l’alba di una nuova era per l’umanità, dall’altro l’approccio distopico preoccupato dalle potenziali derive conseguenti all’uso acritico e compulsivo dei dispositivi. Tale contrapposizione, sebbene con diverse sfumature, si riverbera nei vari ambiti educativi spesso impedendo la piena comprensione delle dinamiche della comunicazione contemporanea. La prospettiva antropocentrica che ispira l’intera trattazione valorizza i contributi non apodittici capaci di “dialogare”, passando dalla logica escludente dell’aut - aut a quella inclusiva dell’et - et. A partire da alcune significative acquisizioni delle Scienze Cognitive, delle Scienze Umane e dei Media Studies a cui sono dedicati i primi due capitoli, viene offerto un excursus nella literacy teso ad individuare piste pedagogiche praticabili nei diversi contesti, frutto della sperimentazione e della verifica sul campo riportate nella parte finale. Il lavoro intende dimostrare, non soltanto a livello empirico, che la Rete e la sua stessa orizzontalità possono e devono diventare paradigma operativo per un’azione educativa efficace in grado di superare visioni settoriali e semplificazioni, grazie ad un approccio multiprospettico incentrato sulla persona chiamata a “ri-conoscersi” per ripensare l’educazione nell’era digitale.

RIPENSARE L'EDUCAZIONE NELL'ERA DIGITALE

Lattanzi, Lorenzo
2017

Abstract

This interdisciplinary research notes the conflicting views within the Media Literacy: from one side the utopian one locating in technological progress the dawn of a new era for humanity and from the other the dystopian approach worried by potential drifts consequent to the uncritical and compulsive use of the devices. This conflict, although with different nuances, reverberates in the various educational environments often preventing the full understanding of the dynamics of contemporary communication. The anthropocentric perspective that inspires the whole discussion enhances non-dogmatic contributions able to "talk", passing from the exclusionary logic of the “aut – aut” to that inclusive “et – et”. Starting from some significant acquisitions of Cognitive Sciences, Human Sciences and Media Studies to which the first two chapters are dedicated, an excursus in literacy aimed at identifying educational tracks viable in different contexts, is offered as a result of experimentation and verification on field described in the final part. The work aims to demonstrate, not only empirically, that the Internet and its own horizontality can and should become operational paradigm for effective educational action able to overcome sectoral visions and simplifications, thanks to a multi-perspective approach centered on the person called to "re-cognize oneself" to rethink education in the digital age.
30-mag-2017
Italiano
Questa ricerca interdisciplinare prende atto delle visioni contrastanti all’interno della Media Literacy: da un lato quella utopica che individua nel progresso tecnologico l’alba di una nuova era per l’umanità, dall’altro l’approccio distopico preoccupato dalle potenziali derive conseguenti all’uso acritico e compulsivo dei dispositivi. Tale contrapposizione, sebbene con diverse sfumature, si riverbera nei vari ambiti educativi spesso impedendo la piena comprensione delle dinamiche della comunicazione contemporanea. La prospettiva antropocentrica che ispira l’intera trattazione valorizza i contributi non apodittici capaci di “dialogare”, passando dalla logica escludente dell’aut - aut a quella inclusiva dell’et - et. A partire da alcune significative acquisizioni delle Scienze Cognitive, delle Scienze Umane e dei Media Studies a cui sono dedicati i primi due capitoli, viene offerto un excursus nella literacy teso ad individuare piste pedagogiche praticabili nei diversi contesti, frutto della sperimentazione e della verifica sul campo riportate nella parte finale. Il lavoro intende dimostrare, non soltanto a livello empirico, che la Rete e la sua stessa orizzontalità possono e devono diventare paradigma operativo per un’azione educativa efficace in grado di superare visioni settoriali e semplificazioni, grazie ad un approccio multiprospettico incentrato sulla persona chiamata a “ri-conoscersi” per ripensare l’educazione nell’era digitale.
Educazione, Web, Tecnologia, Era Digitale, Scuola, Famiglia, Rete, Education, Digital Age, School, Family, Media, Media Education, Internet, Social, Social Media, Digitale, Digital
Bearzot, Cinzia Susanna
Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/158753
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICATT-158753