The paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.

Il lavoro si propone di dare l’edizione critica e commentata della raccolta di poesie che Michelangelo allestì intorno al 1546, secondo un progetto non condotto a termine, ma del quale sono conservate numerose tracce nei manoscritti. Il lavoro si articola nel modo seguente: Nota al testo. Illustrazione dei principali problemi ecdotici che si sono riscontrati durante l’edizione e dei criteri adotatti nella trascrizione dei testi. Edizione, parafrasi e commento. Il commento, attraverso il reperimento di modelli e luoghi paralleli, ha come scopo principale quello di mettere in evidenza il rapporto di Michelangelo con la tradizione letteraria precedente (specie quattrocentesca), anche al di là delle ‘fonti’ canoniche, ripetutamente citate nei commenti moderni (Dante della Commedia e Petrarca dei Rvf). Ai testi si è creduto opportuno accompagnare una elementare parafrasi, stante l’atipica complessità della scrittura michelangiolesca. Apparato. Di tipo negativo, è organizzato in due fasce: testimoni della raccolta e testimoni di singole poesie (extravaganti). Esibisce sia le rielaborazioni che i testi subirono, dopo la primitiva stesura, in vista dell’inclusione nella raccolta (apparato genetico), sia le correzioni introdotte da Michelangelo quando – accantonato il progetto della silloge – tornò sui singoli testi (apparato evolutivo). Talvolta si presenta particolarmente ricco per la presenza di più redazioni autografe; in questi casi, si è aggiunta all’apparato una sezione dedicata all’analisi critica delle varianti.

Il canzoniere di Michelangelo: edizione e commento

Tarsi, Maria Chiara
2012

Abstract

The paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.
5-mar-2012
Italiano
Il lavoro si propone di dare l’edizione critica e commentata della raccolta di poesie che Michelangelo allestì intorno al 1546, secondo un progetto non condotto a termine, ma del quale sono conservate numerose tracce nei manoscritti. Il lavoro si articola nel modo seguente: Nota al testo. Illustrazione dei principali problemi ecdotici che si sono riscontrati durante l’edizione e dei criteri adotatti nella trascrizione dei testi. Edizione, parafrasi e commento. Il commento, attraverso il reperimento di modelli e luoghi paralleli, ha come scopo principale quello di mettere in evidenza il rapporto di Michelangelo con la tradizione letteraria precedente (specie quattrocentesca), anche al di là delle ‘fonti’ canoniche, ripetutamente citate nei commenti moderni (Dante della Commedia e Petrarca dei Rvf). Ai testi si è creduto opportuno accompagnare una elementare parafrasi, stante l’atipica complessità della scrittura michelangiolesca. Apparato. Di tipo negativo, è organizzato in due fasce: testimoni della raccolta e testimoni di singole poesie (extravaganti). Esibisce sia le rielaborazioni che i testi subirono, dopo la primitiva stesura, in vista dell’inclusione nella raccolta (apparato genetico), sia le correzioni introdotte da Michelangelo quando – accantonato il progetto della silloge – tornò sui singoli testi (apparato evolutivo). Talvolta si presenta particolarmente ricco per la presenza di più redazioni autografe; in questi casi, si è aggiunta all’apparato una sezione dedicata all’analisi critica delle varianti.
Michelangelo, filologia d’autore, petrarchismo, critica delle varianti, petrarchism, analysis of variants
Zardin, Danilo
Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICATT-159344