In this work we analyse the organisation of the Roman necropolis of Aquileia, by considering both topographical and monumental aspects. We consider spatial organisation of the sepulchral system, typology of the monuments, social status of the owners. Only attestations with a certified location are taken into account. The tombs are found to be positioned along the six main ways leading out from the city, but also along a secondary road, north-east from the city walls. All necropolis show a larger density of monuments within the first km from the city gates. The monumental development of these areas has to be ascribed to the beginning of the Imperial age. Wide sepulchral enclosures spread out in that period, with great tombs built up in a preminent and visible location. At the same time, most of space dedicated to burial purposes is partitioned in regular plots: near city walls this mainly concern the in agro dimension. A concentration of noteworthy monuments is observed in the vicinity of bridges (via Annia necropolis) and crossroads (north-eastern necropolis). Several aediculae and mausoleums of late Republican age and early Imperial age are found in areas at about 1-1,5 km from the city along north- and south-west ways. The largest number ot attentations is found in the necropolis along the road to Pannonia. Hence, we infer that this necropolis was the most exploitated one from the first decades of I century A.D. up to Trajan’s age. Great funerary altars with depictions at their sides are raised especially by soldiers and traders, whose professional activities gravitate around this road. Concerning the period of exploitation, we note differences between necropolis. The north- and north- eastern ones show a decrease of attestations after first two decades of II century A.D., maybe related to the changed political situation of the northern provinces. On the contrary, necropolis of via Annia (restored by Maximinus Thrax) and along southern ways (probably as consequence of the increasing importance of the neighboring town of Grado) appear to be used up to the beginning of IV century A.D. The most common types of monuments in this period are stelae (that were widely used in Aquileia from I century A.D.) and sarcophagi.

La ricerca analizza l’assetto delle necropoli romane di Aquileia, dal punto di vista dell’organizzazione spaziale, delle tipologie monumentali e della committenza delle tombe. Si prendono in considerazione le evidenze di carattere funerario di cui sia noto il luogo di provenienza. Si evince che i monumenti si disponevano lungo le sei strade principali in uscita dalla città, ma anche presso la viabilità secondaria a nord-est di Aquileia. In tutti i casi il tratto più vicino alle mura (entro 0,5-1 km) risulta il più ricco di testimonianze. La monumentalizzazione di questo settore va ascritta omogeneamente all’inizio dell’età imperiale, quando lo spazio viene occupato da ampi recinti con tombe erette in posizione di massima visibilità. A tale dinamica si accompagna una razionale divisione degli spazi lungo tutto il tracciato, disciplinata apparentemente con più rigore nella misura in agro, in particolare nel tratto più vicino alle mura. Si è notata la concentrazione di tombe monumentali in corrispondenza di ponti (necropoli della via Annia) e incroci stradali (necropoli nord-orientali). Monumenti di alto livello di età tardo-repubblicana e primo-imperiale (mausolei, edicole con statue) si sono osservati in località a circa 1-1,5 km dalla città lungo la viabilità nord- e sud-occidentale. Lo sfruttamento più intenso è riconoscibile nella necropoli lungo la strada verso la Pannonia, dove si registra un alto numero di altari funerari monumentali databili tra i primi decenni del I sec. d.C. e l’età traianea. I committenti sono soprattutto soldati e commercianti, che lungo questa direttrice svolgevano le loro attività professionali. Lo sfruttamento delle necropoli è diversificato nel tempo: quelle settentrionali mostrano una flessione delle testimonianze dopo i primi due decenni del II sec. d.C., mentre la via Annia (restaurata da Massimino il Trace) e la via meridionale (forse legata allo sviluppo di Grado) conservano abbondanti tracce di frequentazione fino al IV secolo, con numerose attestazioni di stele, ampiamente utilizzate fin dal I sec. d.C., oltre che di sarcofagi.

LE NECROPOLI DI AQUILEIA ROMANA. ANALISI TOPOGRAFICA E MONUMENTALE

Gobbo, Beatrice
2010

Abstract

In this work we analyse the organisation of the Roman necropolis of Aquileia, by considering both topographical and monumental aspects. We consider spatial organisation of the sepulchral system, typology of the monuments, social status of the owners. Only attestations with a certified location are taken into account. The tombs are found to be positioned along the six main ways leading out from the city, but also along a secondary road, north-east from the city walls. All necropolis show a larger density of monuments within the first km from the city gates. The monumental development of these areas has to be ascribed to the beginning of the Imperial age. Wide sepulchral enclosures spread out in that period, with great tombs built up in a preminent and visible location. At the same time, most of space dedicated to burial purposes is partitioned in regular plots: near city walls this mainly concern the in agro dimension. A concentration of noteworthy monuments is observed in the vicinity of bridges (via Annia necropolis) and crossroads (north-eastern necropolis). Several aediculae and mausoleums of late Republican age and early Imperial age are found in areas at about 1-1,5 km from the city along north- and south-west ways. The largest number ot attentations is found in the necropolis along the road to Pannonia. Hence, we infer that this necropolis was the most exploitated one from the first decades of I century A.D. up to Trajan’s age. Great funerary altars with depictions at their sides are raised especially by soldiers and traders, whose professional activities gravitate around this road. Concerning the period of exploitation, we note differences between necropolis. The north- and north- eastern ones show a decrease of attestations after first two decades of II century A.D., maybe related to the changed political situation of the northern provinces. On the contrary, necropolis of via Annia (restored by Maximinus Thrax) and along southern ways (probably as consequence of the increasing importance of the neighboring town of Grado) appear to be used up to the beginning of IV century A.D. The most common types of monuments in this period are stelae (that were widely used in Aquileia from I century A.D.) and sarcophagi.
16-apr-2010
Italiano
La ricerca analizza l’assetto delle necropoli romane di Aquileia, dal punto di vista dell’organizzazione spaziale, delle tipologie monumentali e della committenza delle tombe. Si prendono in considerazione le evidenze di carattere funerario di cui sia noto il luogo di provenienza. Si evince che i monumenti si disponevano lungo le sei strade principali in uscita dalla città, ma anche presso la viabilità secondaria a nord-est di Aquileia. In tutti i casi il tratto più vicino alle mura (entro 0,5-1 km) risulta il più ricco di testimonianze. La monumentalizzazione di questo settore va ascritta omogeneamente all’inizio dell’età imperiale, quando lo spazio viene occupato da ampi recinti con tombe erette in posizione di massima visibilità. A tale dinamica si accompagna una razionale divisione degli spazi lungo tutto il tracciato, disciplinata apparentemente con più rigore nella misura in agro, in particolare nel tratto più vicino alle mura. Si è notata la concentrazione di tombe monumentali in corrispondenza di ponti (necropoli della via Annia) e incroci stradali (necropoli nord-orientali). Monumenti di alto livello di età tardo-repubblicana e primo-imperiale (mausolei, edicole con statue) si sono osservati in località a circa 1-1,5 km dalla città lungo la viabilità nord- e sud-occidentale. Lo sfruttamento più intenso è riconoscibile nella necropoli lungo la strada verso la Pannonia, dove si registra un alto numero di altari funerari monumentali databili tra i primi decenni del I sec. d.C. e l’età traianea. I committenti sono soprattutto soldati e commercianti, che lungo questa direttrice svolgevano le loro attività professionali. Lo sfruttamento delle necropoli è diversificato nel tempo: quelle settentrionali mostrano una flessione delle testimonianze dopo i primi due decenni del II sec. d.C., mentre la via Annia (restaurata da Massimino il Trace) e la via meridionale (forse legata allo sviluppo di Grado) conservano abbondanti tracce di frequentazione fino al IV secolo, con numerose attestazioni di stele, ampiamente utilizzate fin dal I sec. d.C., oltre che di sarcofagi.
NECROPOLI, AQUILEIA
Rossignani, Maria Pia
Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/159445
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICATT-159445