The research project deepens the knowledge of the critical-interpretive debate on Children’s Literature from the second post-war period to the 1970s, in the realm of the relations between Italy and Europe. Such era was characterised by a significant development of the literary current targeting childhood through the spreading of important oeuvres and initiatives that aimed to promote critical reflection on the discipline. This was possible thanks to a new ethical tension able to put childhood and its original educational needs at the centre, beyond the ideological conditionings enforced by the totalitarianisms that ravaged Europe. In various countries, including Italy, the need to start anew on different cultural grounds that hinged on dialogue and confrontation among cultures, arose. This was facilitated by the thick web of relations fostered by Jella Lepman (Stuttgart, May 15th, 1891; Zurich, Oct. 14th, 1970) and her work to promote reading in Europe through the foundation of Munich’s Jugendbibliothek (The Children’s International Library), the creation of IBBY (International Board on Books for Young People) and the Hans Christian Andersen Prize. The investigation explores the author’s life, bringing to light some of her most significant experiences in children’s reading education: revealing her thought and message while analysing IBBY’s and Jugendbibliothek’s mission – hubs of the changes brought to the European juvenile literature. Furthermore, their connection to the international context is studied, in particular the one with Italy, to highlight the transformations and the renewed attention that the academic, librarian and journalistic worlds gave to Children’s Literature, following the contacts with the German experience. As far as the Italian landscape is concerned, the work examines the three most important hubs where a first planning over Children’s Literature took place, thanks to the contacts with the Munich’s experience, IBBY and the European context: the Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) of Florence, the Biblioteca Internazionale E. De Amicis of Genoa and Padua University’s Section of Children’s Literature’s archive in the Philosophy, Psychology and Pedagogy Department. The research goes further by analysing the institutions’ official publications: the “Schedario”, “Il Minuzzolo”, “Specchio del libro per ragazzi” and “Il grillo parlante” journals, through which it is possible to learn about the wider cultural dynamics that characterised the evolution of national and international Children’s Literature in those years.

Il progetto di ricerca approfondisce la conoscenza del dibattito critico-interpretativo sulla Letteratura per l’infanzia dal Dopoguerra agli anni Settanta nelle relazioni tra Italia ed Europa. Il periodo si è caratterizzato per un significativo sviluppo del settore letterario rivolto all’infanzia attraverso la diffusione di importanti opere letterarie e di iniziative volte a promuovere la riflessione critica sulla disciplina, grazie anche a una nuova tensione etica in grado di porre al centro l’infanzia e le sue esigenze autenticamente educative oltre i condizionamenti ideologici delle dittature che avevano sconvolto l’Europa. Nei vari paesi, compresa l’Italia, è emersa l’esigenza di ripartire su altre fondamenta culturali centrate sul dialogo e sul confronto dialettico tra culture. Ciò si è attuato grazie a una fitta rete di relazioni promosse dalla figura di Jella Lepman (Stoccarda, 15 maggio 1891; Zurigo, 14 ottobre 1970) e dalla sua attività per la promozione alla lettura in Europa sia attraverso la fondazione della Jugendbibliothek (la Biblioteca internazionale per ragazzi) di Monaco di Baviera sia tramite l’istituzione di IBBY (International Board on Books for Young People) sia del premio Hans Christian Andersen. La ricerca, dunque, indaga la vita dell’autrice, illustrando alcune tra le sue principali esperienze di educazione alla lettura destinate ai bambini, facendone emergere il pensiero e il messaggio, analizzando la missione IBBY e della Biblioteca di Monaco, punti nevralgici dei grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della letteratura giovanile a livello europeo. Inoltre, si approfondisce il loro legame con il panorama internazionale, ma in particolar modo con quello italiano, evidenziando i mutamenti e la nuova attenzione che il mondo accademico, bibliotecario e divulgativo del nostro Paese hanno dedicato alla Letteratura per l’infanzia a seguito dei contatti con l’esperienza tedesca. Per ciò che concerne il panorama italiano, infatti, vengono analizzati i tre poli italiani principali presso i quali si sviluppò una prima progettazione inerente alla Letteratura per l’Infanzia, sulla spinta dei contatti stabiliti con l’esperienza monacense, IBBY e il panorama europeo: l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) di Firenze, la Biblioteca Internazionale E. De Amicis di Genova e l’archivio della Sezione di Letteratura Giovanile dell’Università di Padova nel dipartimento di Filosofia, Psicologia e Pedagogia. La ricerca entra però nel vivo con l’analisi degli organi ufficiali delle suddette istituzioni: le riviste “Schedario”, “Il Minuzzolo”, “Specchio del libro per ragazzi” e “Il grillo parlante”, grazie alle quali si possono conoscere le più generali dinamiche culturali che hanno contrassegnato l’evoluzione della Letteratura per l’Infanzia a livello nazionale e internazionale in quei decenni.

IL DIBATTITO CRITICO-INTERPRETATIVO SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA IN EUROPA NEL SECONDO DOPOGUERRA

Gumirato, Cristina
2023

Abstract

The research project deepens the knowledge of the critical-interpretive debate on Children’s Literature from the second post-war period to the 1970s, in the realm of the relations between Italy and Europe. Such era was characterised by a significant development of the literary current targeting childhood through the spreading of important oeuvres and initiatives that aimed to promote critical reflection on the discipline. This was possible thanks to a new ethical tension able to put childhood and its original educational needs at the centre, beyond the ideological conditionings enforced by the totalitarianisms that ravaged Europe. In various countries, including Italy, the need to start anew on different cultural grounds that hinged on dialogue and confrontation among cultures, arose. This was facilitated by the thick web of relations fostered by Jella Lepman (Stuttgart, May 15th, 1891; Zurich, Oct. 14th, 1970) and her work to promote reading in Europe through the foundation of Munich’s Jugendbibliothek (The Children’s International Library), the creation of IBBY (International Board on Books for Young People) and the Hans Christian Andersen Prize. The investigation explores the author’s life, bringing to light some of her most significant experiences in children’s reading education: revealing her thought and message while analysing IBBY’s and Jugendbibliothek’s mission – hubs of the changes brought to the European juvenile literature. Furthermore, their connection to the international context is studied, in particular the one with Italy, to highlight the transformations and the renewed attention that the academic, librarian and journalistic worlds gave to Children’s Literature, following the contacts with the German experience. As far as the Italian landscape is concerned, the work examines the three most important hubs where a first planning over Children’s Literature took place, thanks to the contacts with the Munich’s experience, IBBY and the European context: the Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) of Florence, the Biblioteca Internazionale E. De Amicis of Genoa and Padua University’s Section of Children’s Literature’s archive in the Philosophy, Psychology and Pedagogy Department. The research goes further by analysing the institutions’ official publications: the “Schedario”, “Il Minuzzolo”, “Specchio del libro per ragazzi” and “Il grillo parlante” journals, through which it is possible to learn about the wider cultural dynamics that characterised the evolution of national and international Children’s Literature in those years.
11-lug-2023
Italiano
Il progetto di ricerca approfondisce la conoscenza del dibattito critico-interpretativo sulla Letteratura per l’infanzia dal Dopoguerra agli anni Settanta nelle relazioni tra Italia ed Europa. Il periodo si è caratterizzato per un significativo sviluppo del settore letterario rivolto all’infanzia attraverso la diffusione di importanti opere letterarie e di iniziative volte a promuovere la riflessione critica sulla disciplina, grazie anche a una nuova tensione etica in grado di porre al centro l’infanzia e le sue esigenze autenticamente educative oltre i condizionamenti ideologici delle dittature che avevano sconvolto l’Europa. Nei vari paesi, compresa l’Italia, è emersa l’esigenza di ripartire su altre fondamenta culturali centrate sul dialogo e sul confronto dialettico tra culture. Ciò si è attuato grazie a una fitta rete di relazioni promosse dalla figura di Jella Lepman (Stoccarda, 15 maggio 1891; Zurigo, 14 ottobre 1970) e dalla sua attività per la promozione alla lettura in Europa sia attraverso la fondazione della Jugendbibliothek (la Biblioteca internazionale per ragazzi) di Monaco di Baviera sia tramite l’istituzione di IBBY (International Board on Books for Young People) sia del premio Hans Christian Andersen. La ricerca, dunque, indaga la vita dell’autrice, illustrando alcune tra le sue principali esperienze di educazione alla lettura destinate ai bambini, facendone emergere il pensiero e il messaggio, analizzando la missione IBBY e della Biblioteca di Monaco, punti nevralgici dei grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della letteratura giovanile a livello europeo. Inoltre, si approfondisce il loro legame con il panorama internazionale, ma in particolar modo con quello italiano, evidenziando i mutamenti e la nuova attenzione che il mondo accademico, bibliotecario e divulgativo del nostro Paese hanno dedicato alla Letteratura per l’infanzia a seguito dei contatti con l’esperienza tedesca. Per ciò che concerne il panorama italiano, infatti, vengono analizzati i tre poli italiani principali presso i quali si sviluppò una prima progettazione inerente alla Letteratura per l’Infanzia, sulla spinta dei contatti stabiliti con l’esperienza monacense, IBBY e il panorama europeo: l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) di Firenze, la Biblioteca Internazionale E. De Amicis di Genova e l’archivio della Sezione di Letteratura Giovanile dell’Università di Padova nel dipartimento di Filosofia, Psicologia e Pedagogia. La ricerca entra però nel vivo con l’analisi degli organi ufficiali delle suddette istituzioni: le riviste “Schedario”, “Il Minuzzolo”, “Specchio del libro per ragazzi” e “Il grillo parlante”, grazie alle quali si possono conoscere le più generali dinamiche culturali che hanno contrassegnato l’evoluzione della Letteratura per l’Infanzia a livello nazionale e internazionale in quei decenni.
Jella Lepman, Letteratura per l'Infanzia, Biblioteche, Secondo dopoguerra, Germania, Firenze, Genova, Padova, Ibby, Children's Literature, Libraries, Second post-war period, Germany, Florence, Genua, Padua.
Marchetti, Antonella
Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/159950
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICATT-159950