According to the extant literature, International Financial Reporting Standards (IFRS) are considered high-quality accounting standards that can generate various benefits for those firms that adopt them. Although relevant literature reached this conclusion, voluntary IFRS adoption could be more popular, especially among Italian firms. Moreover, some Italian firms decided to abandon IFRS and pass to Italian Generally Accepted Accounting Principles (ITA GAAP) even after the completion of the transition, casting other doubts on the validity of the conclusions reached by the previous literature. Consequently, the IFRS abandonment phenomenon represents an interesting and yet unexplored perspective from which to analyse IFRS adoption processes and the related costs and benefits perceived by private firms. In this sense, the research aims to study the abandonment of the IFRS from four different standpoints. First, the study focuses on the reasons behind the firms' abandonment decisions. Second, it offers a deep analysis of the technical procedures implemented by abandoning firms to transition from IFRS to ITA GAAP. Third, the study focuses on the impact of the IFRS abandonment processes on firms' financial statements. Lastly, the work aims to identify the determinants of the IFRS abandonment phenomenon in the Italian context. The thesis unfolds as follows. In the first chapter, the research compares IFRS and ITA GAAP, highlighting the main differences concerning recognition/derecognition and evaluation criteria for assets and liabilities in the financial statements. The comparison provides a fundamental theoretical basis to comprehend the abandonment phenomena, especially from an operative and technical point of view. In the second chapter, the thesis dedicates space to analysing ITA GAAP n. 33, IFRS 1, and ITA GAAP n. 29 in order to outline the proper steps and procedures for implementing the transition from IFRS to ITA GAAP. The third chapter conducted a descriptive analysis by consulting the IFRS abandoning firms' financial statements. The analysis allowed us to understand the reasons behind the abandonment decision, the technical correctness of the transition procedures, and their effects on the financial statements. The results show that the majority of the firms decided to abandon IFRS because they were no longer forced to apply them by the law or other circumstances, such as belonging to an IFRS adopter group of firms. Moreover, the results show that the transition procedures were generally carried out according to the guidelines provided by the law and the accounting standards and that the correctness of the transition procedures increased after the enactment of ITA GAAP n. 33. Lastly, the descriptive analysis indicates that the transition's economic and financial effects were generally limited. In the fourth chapter, the thesis reviews prior studies on the benefits, advantages, disadvantages, costs, and determinants of IFRS adoption. Then, according to the review’s results, the chapter formulates a list of hypotheses concerning the perspective triggers and determinants of the voluntary IFRS abandonment phenomenon. These hypotheses are tested in the fifth and last chapter through a logistic regression analysis. The results demonstrate that previously being forced (by other laws or other circumstances concerning governance issues) to apply IFRS represents the primary determinant of the IFRS abandonment decision as it positively affects the phenomenon likelihood. Moreover, the results show that size, profitability, and number of shareholders, as well as being audited by a BIG 4, negatively impact the likelihood of IFRS abandonment by Italian non-financial firms.

I principi contabili internazionali sono considerati, secondo buona parte degli studi sul tema, standard contabili di qualità superiore, capaci di generare numerosi benefici netti per le imprese adottanti. A dispetto delle conclusioni raggiunte dalla letteratura preesistente, le società europee ed italiane si sono dimostrate particolarmente restie all'applicazione dei principi contabili internazionali. Non solo, nel contesto italiano, una parte delle società applicanti gli standard contabili internazionali hanno deciso di abbandonare i principi contabili internazionali e tornare a redigere il proprio bilancio d'esercizio secondo le diposizioni contenute nel codice civile italiano e nel collegato set di principi contabili OIC. Nel solco di queste considerazioni, il fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali osservato in Italia, rappresenta una nuova, inesplorata ed interessante prospettiva dalla quale approfondire il rapporto esistente le aziende non quotate e i principi contabili internazionali emessi dallo IASB. In questo senso, il presente lavoro di ricerca studia il fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali sotto quattro differenti aspetti. In primo luogo, la ricerca si concentra sull'analisi delle motivazioni e delle circostanze eccezionali, dichiarate dalle società abbandonanti, che hanno condotto alla decisione di abbandono. In secondo luogo, lo studio dedica ampio spazio all'apprezzamento delle modalità tecniche ed operative implementate per la realizzazione della transizione dai principi IAS/IFRS ai principi contabili italiani. In aggiunta, il lavoro di ricerca analizza gli impatti prodotti dalla transizione ai principi contabili italiani sui bilanci delle società abbandonanti e sulle loro principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie. Infine, lo studio ci concentra sull'individuazione, attraverso una analisi statistica basata sull’implementazione della tecnica di regressione logistica, delle determinanti del fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali osservato in Italia. La tesi si sviluppa come segue. Nel primo capitolo, la ricerca mette a confronto i principi contabili internazionali IAS/IFRS e le disposizioni contabili del codice civile e del collegato set di principi contabili OIC, evidenziando le principali differenze in materia di rilevazione e valutazione delle attività e passività di bilancio e fornendo, in questo senso, una base teorica fondamentale per comprendere i fenomeni di abbandono, soprattutto dal punto di vista operativo e tecnico. Nel secondo capitolo la tesi dedica spazio all’analisi dei principi contabili OIC 33, IFRS 1, e OIC 29 allo scopo di delineare i passaggi e le procedure adeguate per realizzare la transizione dai principi contabili internazionali ai principi contabili italiani. Nel terzo capitolo è stata condotta un'analisi descrittiva consultando i bilanci delle imprese che hanno abbandonato gli principi contabili internazionali IAS/IFRS. L'analisi ha consentito di comprendere le motivazioni di carattere eccezionale alla base della decisione di abbandono, la correttezza tecnica delle procedure di transizione e i loro effetti sul bilancio. I risultati mostrano che la maggior parte delle aziende ha deciso di abbandonare gli IFRS perché non più forzate alla loro applicazione dalla legge o da altre circostanze attinenti alla governance societaria, come l’appartenenza ad un gruppo di aziende che adotta i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio consolidato. Inoltre, i risultati mostrano che le procedure di transizione sono state generalmente implementate secondo le linee guida previste dalla legge e dai principi contabili analizzati e che la correttezza delle procedure di transizione è aumentata dopo l'entrata in vigore del principio contabile OIC 33. Infine, l'analisi descrittiva indica che gli effetti economici e finanziari della transizione sono stati generalmente modesti. Nel quarto capitolo, il lavoro esamina la letteratura esistente in materia di benefici, vantaggi, svantaggi, costi e determinanti dell'adozione dei principi contabili internazionali, formulando, successivamente, un elenco di ipotesi riguardanti i possibili fattori determinanti del fenomeno dell’abbandono volontario dei principi contabili internazionali da parte delle imprese italiane non finanziarie. Queste ipotesi sono state testate nel quinto ed ultimo capitolo, attraverso la tecnica di regressione logistica. I risultati ottenuti evidenziano che l’essere stati precedentemente forzati (dalla legge o da altre circostanze attinenti alla governance) all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS rappresenta la determinante principale della decisione di abbandono degli IFRS, impattando positivamente sulla probabilità di manifestazione del fenomeno in parola. In aggiunta, i risultati mostrano che la dimensione aziendale, la redditività aziendale, il numero di azionisti nella compagine societaria e l’essere sottoposti alla revisione da parte di una delle c.d. “BIG 4” impattano negativamente sulla probabilità di abbandono degli IFRS da parte delle società non finanziarie italiane.

L'abbandono dei principi contabili internazionali da parte delle società italiane. Un'indagine empirica

BACCARINI, LUCA
2024

Abstract

According to the extant literature, International Financial Reporting Standards (IFRS) are considered high-quality accounting standards that can generate various benefits for those firms that adopt them. Although relevant literature reached this conclusion, voluntary IFRS adoption could be more popular, especially among Italian firms. Moreover, some Italian firms decided to abandon IFRS and pass to Italian Generally Accepted Accounting Principles (ITA GAAP) even after the completion of the transition, casting other doubts on the validity of the conclusions reached by the previous literature. Consequently, the IFRS abandonment phenomenon represents an interesting and yet unexplored perspective from which to analyse IFRS adoption processes and the related costs and benefits perceived by private firms. In this sense, the research aims to study the abandonment of the IFRS from four different standpoints. First, the study focuses on the reasons behind the firms' abandonment decisions. Second, it offers a deep analysis of the technical procedures implemented by abandoning firms to transition from IFRS to ITA GAAP. Third, the study focuses on the impact of the IFRS abandonment processes on firms' financial statements. Lastly, the work aims to identify the determinants of the IFRS abandonment phenomenon in the Italian context. The thesis unfolds as follows. In the first chapter, the research compares IFRS and ITA GAAP, highlighting the main differences concerning recognition/derecognition and evaluation criteria for assets and liabilities in the financial statements. The comparison provides a fundamental theoretical basis to comprehend the abandonment phenomena, especially from an operative and technical point of view. In the second chapter, the thesis dedicates space to analysing ITA GAAP n. 33, IFRS 1, and ITA GAAP n. 29 in order to outline the proper steps and procedures for implementing the transition from IFRS to ITA GAAP. The third chapter conducted a descriptive analysis by consulting the IFRS abandoning firms' financial statements. The analysis allowed us to understand the reasons behind the abandonment decision, the technical correctness of the transition procedures, and their effects on the financial statements. The results show that the majority of the firms decided to abandon IFRS because they were no longer forced to apply them by the law or other circumstances, such as belonging to an IFRS adopter group of firms. Moreover, the results show that the transition procedures were generally carried out according to the guidelines provided by the law and the accounting standards and that the correctness of the transition procedures increased after the enactment of ITA GAAP n. 33. Lastly, the descriptive analysis indicates that the transition's economic and financial effects were generally limited. In the fourth chapter, the thesis reviews prior studies on the benefits, advantages, disadvantages, costs, and determinants of IFRS adoption. Then, according to the review’s results, the chapter formulates a list of hypotheses concerning the perspective triggers and determinants of the voluntary IFRS abandonment phenomenon. These hypotheses are tested in the fifth and last chapter through a logistic regression analysis. The results demonstrate that previously being forced (by other laws or other circumstances concerning governance issues) to apply IFRS represents the primary determinant of the IFRS abandonment decision as it positively affects the phenomenon likelihood. Moreover, the results show that size, profitability, and number of shareholders, as well as being audited by a BIG 4, negatively impact the likelihood of IFRS abandonment by Italian non-financial firms.
25-giu-2024
Italiano
I principi contabili internazionali sono considerati, secondo buona parte degli studi sul tema, standard contabili di qualità superiore, capaci di generare numerosi benefici netti per le imprese adottanti. A dispetto delle conclusioni raggiunte dalla letteratura preesistente, le società europee ed italiane si sono dimostrate particolarmente restie all'applicazione dei principi contabili internazionali. Non solo, nel contesto italiano, una parte delle società applicanti gli standard contabili internazionali hanno deciso di abbandonare i principi contabili internazionali e tornare a redigere il proprio bilancio d'esercizio secondo le diposizioni contenute nel codice civile italiano e nel collegato set di principi contabili OIC. Nel solco di queste considerazioni, il fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali osservato in Italia, rappresenta una nuova, inesplorata ed interessante prospettiva dalla quale approfondire il rapporto esistente le aziende non quotate e i principi contabili internazionali emessi dallo IASB. In questo senso, il presente lavoro di ricerca studia il fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali sotto quattro differenti aspetti. In primo luogo, la ricerca si concentra sull'analisi delle motivazioni e delle circostanze eccezionali, dichiarate dalle società abbandonanti, che hanno condotto alla decisione di abbandono. In secondo luogo, lo studio dedica ampio spazio all'apprezzamento delle modalità tecniche ed operative implementate per la realizzazione della transizione dai principi IAS/IFRS ai principi contabili italiani. In aggiunta, il lavoro di ricerca analizza gli impatti prodotti dalla transizione ai principi contabili italiani sui bilanci delle società abbandonanti e sulle loro principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie. Infine, lo studio ci concentra sull'individuazione, attraverso una analisi statistica basata sull’implementazione della tecnica di regressione logistica, delle determinanti del fenomeno di abbandono dei principi contabili internazionali osservato in Italia. La tesi si sviluppa come segue. Nel primo capitolo, la ricerca mette a confronto i principi contabili internazionali IAS/IFRS e le disposizioni contabili del codice civile e del collegato set di principi contabili OIC, evidenziando le principali differenze in materia di rilevazione e valutazione delle attività e passività di bilancio e fornendo, in questo senso, una base teorica fondamentale per comprendere i fenomeni di abbandono, soprattutto dal punto di vista operativo e tecnico. Nel secondo capitolo la tesi dedica spazio all’analisi dei principi contabili OIC 33, IFRS 1, e OIC 29 allo scopo di delineare i passaggi e le procedure adeguate per realizzare la transizione dai principi contabili internazionali ai principi contabili italiani. Nel terzo capitolo è stata condotta un'analisi descrittiva consultando i bilanci delle imprese che hanno abbandonato gli principi contabili internazionali IAS/IFRS. L'analisi ha consentito di comprendere le motivazioni di carattere eccezionale alla base della decisione di abbandono, la correttezza tecnica delle procedure di transizione e i loro effetti sul bilancio. I risultati mostrano che la maggior parte delle aziende ha deciso di abbandonare gli IFRS perché non più forzate alla loro applicazione dalla legge o da altre circostanze attinenti alla governance societaria, come l’appartenenza ad un gruppo di aziende che adotta i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio consolidato. Inoltre, i risultati mostrano che le procedure di transizione sono state generalmente implementate secondo le linee guida previste dalla legge e dai principi contabili analizzati e che la correttezza delle procedure di transizione è aumentata dopo l'entrata in vigore del principio contabile OIC 33. Infine, l'analisi descrittiva indica che gli effetti economici e finanziari della transizione sono stati generalmente modesti. Nel quarto capitolo, il lavoro esamina la letteratura esistente in materia di benefici, vantaggi, svantaggi, costi e determinanti dell'adozione dei principi contabili internazionali, formulando, successivamente, un elenco di ipotesi riguardanti i possibili fattori determinanti del fenomeno dell’abbandono volontario dei principi contabili internazionali da parte delle imprese italiane non finanziarie. Queste ipotesi sono state testate nel quinto ed ultimo capitolo, attraverso la tecnica di regressione logistica. I risultati ottenuti evidenziano che l’essere stati precedentemente forzati (dalla legge o da altre circostanze attinenti alla governance) all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS rappresenta la determinante principale della decisione di abbandono degli IFRS, impattando positivamente sulla probabilità di manifestazione del fenomeno in parola. In aggiunta, i risultati mostrano che la dimensione aziendale, la redditività aziendale, il numero di azionisti nella compagine societaria e l’essere sottoposti alla revisione da parte di una delle c.d. “BIG 4” impattano negativamente sulla probabilità di abbandono degli IFRS da parte delle società non finanziarie italiane.
POLI, Simone
Università Politecnica delle Marche
320
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIVPM-165481