Il legislatore e i diritti sociali: l'affidamento quale vincolo legislativo. Ci si può (af)fidare (al)del reddito di cittadinanza?

The thesis addresses the theme of social rights and their economic sustainability from the perspective of citizen expectation as a constraint on legislative power. The scientific purpose is to assess the possibility of a limit on the legislative power to modify or diminish social rights. Can citizen reliance on a particular social right limit the legislature's power to make adverse changes? With the legislative project started by the 2023 Budget Law, Law No. 197/2022, and completed with the so-called "Decreto lavoro", Legislative Decree No. 48/2023, converted into Law No. 85/2023, the discipline of minimum income in the Italian legal system has been structurally reformed. The measure of "Reddito di cittadinanza" has been abolished to make way for the new "Assegno di inclusione" and "Supporto per la Formazione e il Lavoro" . With the new support measure, the number of beneficiaries has been reduced: access conditions and amounts have been modified. Thus, a social right that is perhaps constitutionally necessary and certainly recommended at the European level has been adversely modified, effectively interrupting the path of ius existentiae in Italy. The modification of citizenship income has proven to be a perfect legal laboratory for verifying the possibility of recognizing greater protection of social rights through the principle of reliance of citizens on legal relationships.

La tesi di laurea affronta il tema dei diritti sociali e della loro sostenibilità economica dalla prospettiva dell'affidamento dei cittadini quale vincolo al potere legislativo. Il proposito scientifico è vagliare la possibilità di un limite al potere modificativo o ablativo del legislatore nei confronti dei diritti sociali. Si vuole, dunque, rispondere a un quesito: può l’affidamento dei cittadini su un determinato diritto sociale limitare il potere di modifica in peius del legislatore? Con il progetto legislativo iniziato con la Legge di bilancio 2023, L. n. 197/2022 e completato con il c.d. Decreto lavoro, D.l. n. 48/2023, convertito nella Legge n. 85/2023, è stata strutturalmente riformata la disciplina del reddito minimo nell’ordinamento giuridico italiano. È stata abrogata la misura del Reddito di cittadinanza per fare spazio al nuovo Assegno di Inclusione e al Supporto per la Formazione e il Lavoro. Con la nuova misura di sostegno la platea dei fruitori è stata falcidiata: sono stati modificati condizioni di accesso e importi. Si è, dunque, modificato in peius un diritto sociale forse costituzionalmente necessario e di certo euro-unitariamente raccomandato, interrompendo – di fatto – il cammino dello ius existentiae in Italia. La modifica del reddito di cittadinanza si è, dunque, dimostrata perfetto laboratorio giuridico per verificare la possibilità di riconoscere una maggiore tutela dei diritti sociali attraverso il principio dell'affidamento dei consociati sui rapporti giuridici.