Armed non-state actors (ANSAs) have recently emerged as relevant actors within the international scenario. In fact, they are often involved in armed conflicts and frequently control territories belonging to states. Nonetheless, a gap in the regulation of ANSAs by international law exists. International law, in fact, is traditionally produced by states to regulate themselves. The emergence of non-state actors, like ANSAs, creates an obstacle in the functioning of the traditional, state-centric international law. Another issue connected to the regulation of ANSAs regards their identification. In fact, ANSAs evolve rapidly and often present characteristics belonging to different subcategories of armed groups. This creates difficulties in their identification and the consequent possible involvement in lawmaking activities. However, international practice shows a more and more frequent involvement of ANSAs in processes of production of legal instruments, such as international agreements with state authorities and self-regulation instruments. Various theories have been submitted regarding the compatibility of this practice with international law. Taking into consideration the aim of international law of meeting the needs of the international community, the involvement of ANSAs in lawmaking activities appears theoretically justified. This is consistent with the development of international law in the regulation of ANSAs. To solve the difficulties regarding normative efficiency caused by the state-centric conception of international law, this state-centric approach has been abandoned and several provisions binding ANSAs have been adopted in several branches of international law. This practice has been theoretically justified as well. Considering the development of international practice and the theoretical approach based in the pursuit of the needs of the international community, it appears possible, both from a practical and theoretical perspective, to engage with ANSAs in activities of production of rules of international law.

I gruppi armati non statali sono emersi in anni recenti come rilevanti attori nello scenario internazionale. Questi, infatti, sono oggi spesso coinvolti in conflitti e frequentemente esercitano controllo su parti di territori statali. Ciononostante, appare esserci una carenza normativa nella disciplina di questi gruppi da parte del diritto internazionale. Quest’ultimo, infatti, è tradizionalmente prodotto dagli Stati, al fine di vincolare se stessi. L’emergere di attori non statali causa un ostacolo nel funzionamento stato-centrico del tradizionale diritto internazionale. Un altro problema legato alla disciplina dei gruppi armati è legato alla loro identificazione; infatti, questi gruppi evolvono rapidamente e spesso presentano caratteristiche riconducibili a diverse sotto-categorie di gruppi armati. Ciò costituisce un ostacolo nella loro identificazione e conseguente possibile coinvolgimento in attività di produzione normativa. La prassi contemporanea mostra, tuttavia, un sempre più frequente coinvolgimento dei gruppi armati non statali nella adozione di strumenti normativi, come strumenti di auto-controllo standardizzati e accordi con le autorità statali. Varie risposte sono state fornite dalla dottrina circa la compatibilità di questa prassi al diritto internazionale. Considerando il rispondere alle esigenze della comunità internazionale come obiettivo ultimo del diritto internazionale, appare possibile giustificare a livello dottrinale il coinvolgimento di questi gruppi non statali nelle attività di produzione normativa. Ciò è coerente con lo sviluppo del diritto internazionale nella regolazione dei gruppi armati non statali. Per ovviare ai problemi di efficienza normativa causati dalla concezione stato-centrica del diritto, si è abbandonato questo approccio e diverse disposizioni vincolanti per i gruppi armati sono state adottate in diverse branche del diritto e sono state giustificate a livello dottrinale. Considerato lo sviluppo della prassi e l’approccio teorico che trova nel perseguimento delle esigenze della comunità internazionale il suo obiettivo, sembra possibile ammettere il coinvolgimento dei gruppi armati non statali in attività di produzione di disposizioni di diritto internazionale sia sotto un profilo pratico che teorico.

Armed non-State Actors and their Impact on International Lawmaking. From State-centrism to Self-regulation

BAJ, GIULIA
2022

Abstract

Armed non-state actors (ANSAs) have recently emerged as relevant actors within the international scenario. In fact, they are often involved in armed conflicts and frequently control territories belonging to states. Nonetheless, a gap in the regulation of ANSAs by international law exists. International law, in fact, is traditionally produced by states to regulate themselves. The emergence of non-state actors, like ANSAs, creates an obstacle in the functioning of the traditional, state-centric international law. Another issue connected to the regulation of ANSAs regards their identification. In fact, ANSAs evolve rapidly and often present characteristics belonging to different subcategories of armed groups. This creates difficulties in their identification and the consequent possible involvement in lawmaking activities. However, international practice shows a more and more frequent involvement of ANSAs in processes of production of legal instruments, such as international agreements with state authorities and self-regulation instruments. Various theories have been submitted regarding the compatibility of this practice with international law. Taking into consideration the aim of international law of meeting the needs of the international community, the involvement of ANSAs in lawmaking activities appears theoretically justified. This is consistent with the development of international law in the regulation of ANSAs. To solve the difficulties regarding normative efficiency caused by the state-centric conception of international law, this state-centric approach has been abandoned and several provisions binding ANSAs have been adopted in several branches of international law. This practice has been theoretically justified as well. Considering the development of international practice and the theoretical approach based in the pursuit of the needs of the international community, it appears possible, both from a practical and theoretical perspective, to engage with ANSAs in activities of production of rules of international law.
27-giu-2022
Italiano
I gruppi armati non statali sono emersi in anni recenti come rilevanti attori nello scenario internazionale. Questi, infatti, sono oggi spesso coinvolti in conflitti e frequentemente esercitano controllo su parti di territori statali. Ciononostante, appare esserci una carenza normativa nella disciplina di questi gruppi da parte del diritto internazionale. Quest’ultimo, infatti, è tradizionalmente prodotto dagli Stati, al fine di vincolare se stessi. L’emergere di attori non statali causa un ostacolo nel funzionamento stato-centrico del tradizionale diritto internazionale. Un altro problema legato alla disciplina dei gruppi armati è legato alla loro identificazione; infatti, questi gruppi evolvono rapidamente e spesso presentano caratteristiche riconducibili a diverse sotto-categorie di gruppi armati. Ciò costituisce un ostacolo nella loro identificazione e conseguente possibile coinvolgimento in attività di produzione normativa. La prassi contemporanea mostra, tuttavia, un sempre più frequente coinvolgimento dei gruppi armati non statali nella adozione di strumenti normativi, come strumenti di auto-controllo standardizzati e accordi con le autorità statali. Varie risposte sono state fornite dalla dottrina circa la compatibilità di questa prassi al diritto internazionale. Considerando il rispondere alle esigenze della comunità internazionale come obiettivo ultimo del diritto internazionale, appare possibile giustificare a livello dottrinale il coinvolgimento di questi gruppi non statali nelle attività di produzione normativa. Ciò è coerente con lo sviluppo del diritto internazionale nella regolazione dei gruppi armati non statali. Per ovviare ai problemi di efficienza normativa causati dalla concezione stato-centrica del diritto, si è abbandonato questo approccio e diverse disposizioni vincolanti per i gruppi armati sono state adottate in diverse branche del diritto e sono state giustificate a livello dottrinale. Considerato lo sviluppo della prassi e l’approccio teorico che trova nel perseguimento delle esigenze della comunità internazionale il suo obiettivo, sembra possibile ammettere il coinvolgimento dei gruppi armati non statali in attività di produzione di disposizioni di diritto internazionale sia sotto un profilo pratico che teorico.
Gruppi armati; Produzione normativa; Attori non statali; DIU; Autoregolamentazione
ARCARI, MAURIZIO
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/169798
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-169798