Introduzione. Negli ultimi anni c'è stato un crescente interesse sulla sindrome metabolica (MetS) e sul ruolo che questa può ricoprire nell’aumentare il rischio di mortalità cardiovascolare tra i soggetti affetti da disturbo mentale grave (SMI). Obiettivi. L’obiettivo primario di questo studio è la stima del rischio tra soggetti affetti da SMI, rispetto ad individui che ne sono privi, di essere affetti da MetS. Metodi. (1) Revisione sistematica e meta-analisi: La revisione sistematica e meta-analisi è stata realizzata seguendo i criteri del MOOSE e del PRISMA Statement. Sono stati utilizzati PubMed e Embase come database per la ricerca. Sono stati inclusi tutti gli studi in cui fossero presenti dati di prevalenza di MetS in un gruppo di soggetti affetti da SMI e in un gruppo di controllo privo di patologia psichiatrica. (2) Studio trasversale comparativo: Lo studio è stato effettuato tra marzo 2011 e febbraio 2012 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Gerardo di Monza. Un campione randomizzato di individui affetti da SMI e un gruppo di controllo adeguato privo di tale disturbo sono stati reclutati per la valutazione della prevalenza di MetS, sulla base dei criteri NCEP ATP III, e delle caratteristiche correlate. Risultati. (1) Revisione sistematica e meta-analisi: Sulla base dei criteri di inclusione, 27 articoli sono stati inclusi per la meta-analisi. Il pooled OR di MetS in soggetti affetti da SMI era 1.95 [1.54, 2.47], con un’elevata eterogeneità tra gli studi (I2 = 87%). Gli studi selezionati presentavano tuttavia numerose criticità dal punto di vista della qualità e del rischio di bias. (2) Studio trasversale comparativo: Abbiamo rilevato una prevalenza del 26.1% di MetS nel gruppo SMI e del 15.9% nel gruppo di controllo. L’analisi multivariata ha evidenziato come soggetti affetti da SMI avessero una probabilità di essere affetti da MetS oltre quattro volte superiore rispetto al gruppo di controllo. Conclusioni. I risultati della meta-analisi e dello studio trasversale comparativo convergono nel rilevare una maggiore probabilità di MetS in soggetti affetti da SMI. Prevenzione, diagnosi, monitoraggio e trattamento dei disturbi metabolici dovrebbero diventare parte integrante della gestione a lungo termine dei pazienti affetti da SMI da parte dei clinici. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi (1) sul contributo relativo dello stile di vita, di fattori genetici e altre possibili variabili associate, come la terapia con farmaci antipsicotici, sul rischio di MetS e (2) sull’efficacia degli interventi volti alla promozione della salute tra individui affetti da SMI.

Disturbi mentali gravi e sindrome metabolica: meta-analisi e studio trasversale comparativo

BARTOLI, FRANCESCO
2012

Abstract

Introduzione. Negli ultimi anni c'è stato un crescente interesse sulla sindrome metabolica (MetS) e sul ruolo che questa può ricoprire nell’aumentare il rischio di mortalità cardiovascolare tra i soggetti affetti da disturbo mentale grave (SMI). Obiettivi. L’obiettivo primario di questo studio è la stima del rischio tra soggetti affetti da SMI, rispetto ad individui che ne sono privi, di essere affetti da MetS. Metodi. (1) Revisione sistematica e meta-analisi: La revisione sistematica e meta-analisi è stata realizzata seguendo i criteri del MOOSE e del PRISMA Statement. Sono stati utilizzati PubMed e Embase come database per la ricerca. Sono stati inclusi tutti gli studi in cui fossero presenti dati di prevalenza di MetS in un gruppo di soggetti affetti da SMI e in un gruppo di controllo privo di patologia psichiatrica. (2) Studio trasversale comparativo: Lo studio è stato effettuato tra marzo 2011 e febbraio 2012 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Gerardo di Monza. Un campione randomizzato di individui affetti da SMI e un gruppo di controllo adeguato privo di tale disturbo sono stati reclutati per la valutazione della prevalenza di MetS, sulla base dei criteri NCEP ATP III, e delle caratteristiche correlate. Risultati. (1) Revisione sistematica e meta-analisi: Sulla base dei criteri di inclusione, 27 articoli sono stati inclusi per la meta-analisi. Il pooled OR di MetS in soggetti affetti da SMI era 1.95 [1.54, 2.47], con un’elevata eterogeneità tra gli studi (I2 = 87%). Gli studi selezionati presentavano tuttavia numerose criticità dal punto di vista della qualità e del rischio di bias. (2) Studio trasversale comparativo: Abbiamo rilevato una prevalenza del 26.1% di MetS nel gruppo SMI e del 15.9% nel gruppo di controllo. L’analisi multivariata ha evidenziato come soggetti affetti da SMI avessero una probabilità di essere affetti da MetS oltre quattro volte superiore rispetto al gruppo di controllo. Conclusioni. I risultati della meta-analisi e dello studio trasversale comparativo convergono nel rilevare una maggiore probabilità di MetS in soggetti affetti da SMI. Prevenzione, diagnosi, monitoraggio e trattamento dei disturbi metabolici dovrebbero diventare parte integrante della gestione a lungo termine dei pazienti affetti da SMI da parte dei clinici. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi (1) sul contributo relativo dello stile di vita, di fattori genetici e altre possibili variabili associate, come la terapia con farmaci antipsicotici, sul rischio di MetS e (2) sull’efficacia degli interventi volti alla promozione della salute tra individui affetti da SMI.
13-dic-2012
Italiano
CLERICI, MASSIMO
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/171659
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-171659