Il presente lavoro prende in esame il tema dell'economia processuale, avendo come scopo, da un lato, quello di fornire una definizione chiara e puntuale del principio, evidenziandone, in particolare, l'autonomia di significato e individuandone la sua collocazione nella scala gerarchica delle fonti normative, dall'altro, quello di verificarne in concreto l'operatività e il funzionamento. Punto di partenza dell'analisi, scandita in tre capitoli, è la direttiva, che veniva a dettarsi per il legislatore delegato, della "massima semplificazione nello svolgimento del processo con eliminazione di ogni atto o attività non essenziale". Sulla base di tale fonte normativa, l'analisi affronta, dapprima, le problematiche concernenti l'individuazione delle risorse endoprocedimentali, concentrando successivamente l'attenzione sul concetto di essenzialità: economizzare significa, infatti, espungere dal procedimento ogni atto o attività non essenziale per il conseguimento degli scopi istituzionali del procedimento medesimo. L'analisi non manca di affrontare il difficile rapporto tra economia processuale e garanzie, suggerendo possibili soluzioni per scongiurare i pericolosi effetti distorsivi derivanti da impliciti incoraggiamenti ad una sorta di giustizia sommaria.
Il principio di economia processuale
SEGALA, GLORIA
2014
Abstract
Il presente lavoro prende in esame il tema dell'economia processuale, avendo come scopo, da un lato, quello di fornire una definizione chiara e puntuale del principio, evidenziandone, in particolare, l'autonomia di significato e individuandone la sua collocazione nella scala gerarchica delle fonti normative, dall'altro, quello di verificarne in concreto l'operatività e il funzionamento. Punto di partenza dell'analisi, scandita in tre capitoli, è la direttiva, che veniva a dettarsi per il legislatore delegato, della "massima semplificazione nello svolgimento del processo con eliminazione di ogni atto o attività non essenziale". Sulla base di tale fonte normativa, l'analisi affronta, dapprima, le problematiche concernenti l'individuazione delle risorse endoprocedimentali, concentrando successivamente l'attenzione sul concetto di essenzialità: economizzare significa, infatti, espungere dal procedimento ogni atto o attività non essenziale per il conseguimento degli scopi istituzionali del procedimento medesimo. L'analisi non manca di affrontare il difficile rapporto tra economia processuale e garanzie, suggerendo possibili soluzioni per scongiurare i pericolosi effetti distorsivi derivanti da impliciti incoraggiamenti ad una sorta di giustizia sommaria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/171801
URN:NBN:IT:UNIMIB-171801