Coastal areas are under anthropogenic and climate change pressures. During the last twenty years, the concept of Integrated Coastal Zone Management, as provides the overall policy frames, but tools supporting the planning and management efforts are almost lacking, especially in the estuary areas where the effects of river basins on coastal zones are nearly absent in most implementations. Coastal environments constitute a dynamic environment influenced by both natural and anthropogenic continental inputs and controlled by hydrodynamic and climatic factors. Some coastal zones are, by their geography and geomorphology, a receptor where are trapped water bodies loaded with exogenous mineral and /or organic matter resulting from the anthropic activity. The residence time of these water bodies is related to the sea currents intensity which controls the distribution and dilution of dissolved substances that can unbalance the ecosystem. In order to assess the trophic status of coastal Mediterranean marine waters, the Water Framework Directive (WFD) required the monitoring of the Chlorophyll-a concentration (Simboura et al., 2005) and the trophic index TRIX proposed by Vollenweider et al. (1998), which takes into account the overall nutrients, chlorophyll-a, and dissolved oxygen in the environment. Our results highlighted the ranking of the ecological quality status (EQS) of the three sites Sonactere, Cheliff, and Sokhra as bad according to the Chlorophyll concentration and as Poor status according to trophic index (TRIX). The coastal waters of Mostaganem in western Algeria have proved to be in a situation of severe eutrophication. However, to better understand the state of the ecosystem, it is essential to explore the entire coastal area of Mostaganem over a long period. The Chl-a and TRIX index were developed for Mediterranean regions but it should be adapted to local conditions so that it is relevant and more reliable and representative, given the heterogeneous aspect of the Mediterranean coastal zones.

Le aree costiere sono sottoposte a pressioni antropogeniche e ai cambiamenti climatici. Negli ultimi venti anni, il concetto di gestione integrata della zona costiera ben presente nelle diverse azioni politiche, manca degli strumenti a supporto degli sforzi di pianificazione e gestione, specialmente nelle aree di estuario dove gli effetti dei bacini fluviali sulle zone costiere sono poco evidenziati nella maggior parte delle implementazioni. Gli ambienti costieri costituiscono un ambiente dinamico influenzato da input continentali sia naturali che antropogenici e controllato da fattori idrodinamici e climatici. Alcune zone costiere sono, con la loro geografia e geomorfologia, un recettore in cui sono presenti corpi idrici carichi di minerali esogeni e / o di materia organica derivanti dall'attività antropica. Il tempo di permanenza di questi corpi idrici è legato all'intensità delle correnti marine che controlla la distribuzione e la diluizione delle sostanze disciolte che possono influenzare l'ecosistema. Al fine di valutare lo stato trofico delle acque marine costiere del Mediterraneo, la Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) richiedeva il monitoraggio della concentrazione di Clorofilla-a (Simboura et al., 2005) e l'indice trofico TRIX proposto da Vollenweider et al. (1998), che tiene conto delle sostanze nutritive complessive, della clorofilla e dell'ossigeno disciolto nell'ambiente. I nostri risultati hanno fornito la classificazione dello stato di qualità ecologica (EQS) dei tre siti Sonactere, Cheliff e Sokhra rispettivamente come stato Scadente, in base alla concentrazione di clorofilla, e come Cattivo, secondo l'indice trofico (TRIX). Le acque costiere di Mostaganem nell'Algeria occidentale mostrano una situazione di grave eutrofizzazione. Tuttavia, per capire meglio lo stato dell'ecosistema, è essenziale esplorare l'intera area costiera di Mostaganem per un lungo periodo. Gli indici Chl-a e TRIX sono stati sviluppati per le regioni del Mediterraneo, ma dovrebbero essere adattati alle condizioni locali in modo che siano pertinenti e più affidabili e rappresentativi, dato l'aspetto eterogeneo delle zone costiere del Mediterraneo.

Contribution to the study of the ecological status of the West Algerian coastal waters within the Water Framework Directive (WFD)

KIES, FATIMA
2018

Abstract

Coastal areas are under anthropogenic and climate change pressures. During the last twenty years, the concept of Integrated Coastal Zone Management, as provides the overall policy frames, but tools supporting the planning and management efforts are almost lacking, especially in the estuary areas where the effects of river basins on coastal zones are nearly absent in most implementations. Coastal environments constitute a dynamic environment influenced by both natural and anthropogenic continental inputs and controlled by hydrodynamic and climatic factors. Some coastal zones are, by their geography and geomorphology, a receptor where are trapped water bodies loaded with exogenous mineral and /or organic matter resulting from the anthropic activity. The residence time of these water bodies is related to the sea currents intensity which controls the distribution and dilution of dissolved substances that can unbalance the ecosystem. In order to assess the trophic status of coastal Mediterranean marine waters, the Water Framework Directive (WFD) required the monitoring of the Chlorophyll-a concentration (Simboura et al., 2005) and the trophic index TRIX proposed by Vollenweider et al. (1998), which takes into account the overall nutrients, chlorophyll-a, and dissolved oxygen in the environment. Our results highlighted the ranking of the ecological quality status (EQS) of the three sites Sonactere, Cheliff, and Sokhra as bad according to the Chlorophyll concentration and as Poor status according to trophic index (TRIX). The coastal waters of Mostaganem in western Algeria have proved to be in a situation of severe eutrophication. However, to better understand the state of the ecosystem, it is essential to explore the entire coastal area of Mostaganem over a long period. The Chl-a and TRIX index were developed for Mediterranean regions but it should be adapted to local conditions so that it is relevant and more reliable and representative, given the heterogeneous aspect of the Mediterranean coastal zones.
16-lug-2018
Italiano
Le aree costiere sono sottoposte a pressioni antropogeniche e ai cambiamenti climatici. Negli ultimi venti anni, il concetto di gestione integrata della zona costiera ben presente nelle diverse azioni politiche, manca degli strumenti a supporto degli sforzi di pianificazione e gestione, specialmente nelle aree di estuario dove gli effetti dei bacini fluviali sulle zone costiere sono poco evidenziati nella maggior parte delle implementazioni. Gli ambienti costieri costituiscono un ambiente dinamico influenzato da input continentali sia naturali che antropogenici e controllato da fattori idrodinamici e climatici. Alcune zone costiere sono, con la loro geografia e geomorfologia, un recettore in cui sono presenti corpi idrici carichi di minerali esogeni e / o di materia organica derivanti dall'attività antropica. Il tempo di permanenza di questi corpi idrici è legato all'intensità delle correnti marine che controlla la distribuzione e la diluizione delle sostanze disciolte che possono influenzare l'ecosistema. Al fine di valutare lo stato trofico delle acque marine costiere del Mediterraneo, la Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) richiedeva il monitoraggio della concentrazione di Clorofilla-a (Simboura et al., 2005) e l'indice trofico TRIX proposto da Vollenweider et al. (1998), che tiene conto delle sostanze nutritive complessive, della clorofilla e dell'ossigeno disciolto nell'ambiente. I nostri risultati hanno fornito la classificazione dello stato di qualità ecologica (EQS) dei tre siti Sonactere, Cheliff e Sokhra rispettivamente come stato Scadente, in base alla concentrazione di clorofilla, e come Cattivo, secondo l'indice trofico (TRIX). Le acque costiere di Mostaganem nell'Algeria occidentale mostrano una situazione di grave eutrofizzazione. Tuttavia, per capire meglio lo stato dell'ecosistema, è essenziale esplorare l'intera area costiera di Mostaganem per un lungo periodo. Gli indici Chl-a e TRIX sono stati sviluppati per le regioni del Mediterraneo, ma dovrebbero essere adattati alle condizioni locali in modo che siano pertinenti e più affidabili e rappresentativi, dato l'aspetto eterogeneo delle zone costiere del Mediterraneo.
CORSELLI, CESARE
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/173613
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-173613