I generici esprimono generalizzazioni riguardanti le categorie o i loro membri, come “I corvi sono neri”. Il linguaggio generico è oggetto di numerosi lavori di linguistica, filosofia del linguaggio e psicologia. In particolare, alcuni studi hanno mostrato come i generici usati per descrivere animali sono interpretati come relativi a proprietà ampiamente diffuse; tuttavia, gli stessi generici sono giudicati come veri anche sulla base di un’evidenza limitata (Cimpian et al., 2010; Brandone et al., 2015). Questa asimmetria inferenziale è importante perché evidenzia un meccanismo tramite il quale delle generalizzazioni infondate possono proliferare; tuttavia, questi studi non hanno esaminato se tale risultato si estende all’interpretazione dei generici sociali (ovvero, generici relativi a gruppi di persone). Di conseguenza, in collaborazione con Marchak, Bianchi e Gelman ho condotto quattro studi (n = 665) con l’obiettivo di esaminare se l’asimmetria inferenziale causata dai generici varia a seconda dell’ambito di riferimento in questione (animali e persone). Prima di presentare i nostri studi, considero alcuni dei principali lavori teorici e sperimentali che sono stati condotti sui generici. Nel primo capitolo discuto i problemi linguistici sollevati dai generici. La genericità comprende una grande varietà di fenomeni linguistici; inoltre, la semantica di queste frasi non è semplice e resiste ai tentativi di analisi formale (si veda tra gli altri Krifka et al., 1995). Nel secondo capitolo presento alcune delle principali scoperte relative ai generici in campo cognitivo. Considero l’ipotesi che i generici siano generalizzazioni automatiche (per esempio, si veda Leslie & Gelman, 2012) e l’influenza del linguaggio generico sulla cognizione sociale (si veda tra gli altri Rhodes et al., 2012). Nel terzo capitolo discuto principalmente la mia ricerca. Nei nostri studi, i partecipanti sono stati casualmente assegnati al compito della prevalenza implicita (dato un generico, gli è stato chiesto di stimare la prevalenza di una proprietà all’interno della categoria) o delle condizioni di verità (data un’informazione relativa alla prevalenza, gli è stato chiesto di giudicare se un generico fosse vero o falso). I nostri risultati indicano che l’asimmetria inferenziale non varia a seconda degli ambiti di riferimento e si estende anche a proprietà di tipo e di valenza differenti (proprietà fisiche e non fisiche; proprietà neutre e pericolose). Inoltre, abbiamo osservato delle variazioni legate alla valenza delle proprietà testate nel compito della prevalenza implicita e una piccola ma costante interazione tra ambito di riferimento e livello di prevalenza nel compito delle condizioni di verità. Discuto delle conseguenze di questi risultati per lo studio della semantica dei generici e della relazione tra generici e stereotipizzazione.
Generics (e.g., “Ravens are black”) express generalizations over categories or their members. Generic language is the subject of numerous works in linguistics, philosophy of language, and psychology. Previous research (Cimpian et al., 2010; Brandone et al., 2015) showed that generics about animals are interpreted as broadly true of members of a kind, yet also accepted based on minimal evidence. This inferential asymmetry is important for suggesting a mechanism by which unfounded generalizations may flourish; nonetheless, prior research has not examined whether this finding extends to the interpretation of social generics (i.e., generics about groups of people). Accordingly, in collaboration with Marchak, Bianchi, and Gelman, I investigated in four studies (n = 665) whether the inferential asymmetry elicited by generics differs as a function of domain (animals vs. people). Before presenting our studies, I consider some of the main theoretical and experimental works carried out on generics. In Chapter 1, I consider the linguistic issues raised by generics. Genericity comprehends a great variety of linguistic phenomena; furthermore, the semantics of these sentences is not straightforward and resist formal analysis (e.g., Krifka et al., 1995). In Chapter 2, I discuss some of the main cognitive implications of generics. I consider the hypothesis that generics are default generalizations (e.g., Leslie & Gelman, 2012) and the influence of generic language on social cognition (e.g., Rhodes et al., 2012). In Chapter 3, I mainly discuss my research. In our studies, participants were randomly assigned to either an Implied Prevalence task (given a generic, asked to estimate the prevalence of a property) or a Truth-Conditions task (given prevalence information, asked whether a generic was true or false). We found that the inferential asymmetry did not differ across domains and also extended to properties varying in type (physical vs. non-physical) and valence (dangerous vs. neutral). Moreover, there were differences as a function of property valence in the Implied Prevalence task and a small but consistent interaction between domain and prevalence in the Truth-Conditions task. I discuss the implications of these results for the semantics of generics and the relation between generics and stereotyping.
Social Generics and Inferential Asymmetry
CELLA, FEDERICO
2021
Abstract
I generici esprimono generalizzazioni riguardanti le categorie o i loro membri, come “I corvi sono neri”. Il linguaggio generico è oggetto di numerosi lavori di linguistica, filosofia del linguaggio e psicologia. In particolare, alcuni studi hanno mostrato come i generici usati per descrivere animali sono interpretati come relativi a proprietà ampiamente diffuse; tuttavia, gli stessi generici sono giudicati come veri anche sulla base di un’evidenza limitata (Cimpian et al., 2010; Brandone et al., 2015). Questa asimmetria inferenziale è importante perché evidenzia un meccanismo tramite il quale delle generalizzazioni infondate possono proliferare; tuttavia, questi studi non hanno esaminato se tale risultato si estende all’interpretazione dei generici sociali (ovvero, generici relativi a gruppi di persone). Di conseguenza, in collaborazione con Marchak, Bianchi e Gelman ho condotto quattro studi (n = 665) con l’obiettivo di esaminare se l’asimmetria inferenziale causata dai generici varia a seconda dell’ambito di riferimento in questione (animali e persone). Prima di presentare i nostri studi, considero alcuni dei principali lavori teorici e sperimentali che sono stati condotti sui generici. Nel primo capitolo discuto i problemi linguistici sollevati dai generici. La genericità comprende una grande varietà di fenomeni linguistici; inoltre, la semantica di queste frasi non è semplice e resiste ai tentativi di analisi formale (si veda tra gli altri Krifka et al., 1995). Nel secondo capitolo presento alcune delle principali scoperte relative ai generici in campo cognitivo. Considero l’ipotesi che i generici siano generalizzazioni automatiche (per esempio, si veda Leslie & Gelman, 2012) e l’influenza del linguaggio generico sulla cognizione sociale (si veda tra gli altri Rhodes et al., 2012). Nel terzo capitolo discuto principalmente la mia ricerca. Nei nostri studi, i partecipanti sono stati casualmente assegnati al compito della prevalenza implicita (dato un generico, gli è stato chiesto di stimare la prevalenza di una proprietà all’interno della categoria) o delle condizioni di verità (data un’informazione relativa alla prevalenza, gli è stato chiesto di giudicare se un generico fosse vero o falso). I nostri risultati indicano che l’asimmetria inferenziale non varia a seconda degli ambiti di riferimento e si estende anche a proprietà di tipo e di valenza differenti (proprietà fisiche e non fisiche; proprietà neutre e pericolose). Inoltre, abbiamo osservato delle variazioni legate alla valenza delle proprietà testate nel compito della prevalenza implicita e una piccola ma costante interazione tra ambito di riferimento e livello di prevalenza nel compito delle condizioni di verità. Discuto delle conseguenze di questi risultati per lo studio della semantica dei generici e della relazione tra generici e stereotipizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175533
URN:NBN:IT:UNISR-175533