The present work aims to accomplish a dual task: the first, historical-philosophical, is to trace a guiding thread that facilitates the selection and reconstruction of some important aspects of Hegelian thought, with particular attention to the problem of the negative and its development in the Doctrine of Essence. Building upon this foundation, my intention is to investigate the more general problem of the relationship between history and freedom. As I aim to demonstrate, this relationship develops in close connection with the ways in which the role of the negative is understood within dialectical thought. In the first chapter, my focus is specifically on the Logic of Essence, aiming to identify the negative character that the foundation takes on in Hegel's work. The analysis is deepened through an examination of the development of the categories of identity, difference, and contradiction, concluding with the concept of reciprocal action that closes the second chapter of the Science of Logic. I aim to illustrate how the base for introducing the concept of recognizing relation is found precisely in reciprocal action, extending the investigation into the relationship between logic and history. The second chapter questions the foundation of historicity – and thus the plurality of historical phenomena – based on the results achieved in the logic of essence. The goal is to verify whether the plural unity of the dialectical system is articulated in spheres or if, instead, it is constituted through a dominant structure that prevents the understanding of the contradictions characterizing specific historical contexts. To address this problem, the discussion unfolds in the third chapter through a comparison with authors such as Adorno and Deleuze, who have critically interpreted Hegelian dialectics. In the concluding chapter, I intend to demonstrate how, through Hegel, it is possible to conceive a philosophy of difference in relation to the concepts of freedom and recognizing relation. References to some Italian authors, such as Spaventa and Gramsci, further serve to determine the development of this interpretation

La ricerca intende assolvere a un duplice compito: il primo, storico-filosofico, è quello di rintracciare un filo conduttore che consenta una selezione e una ricostruzione di alcune note fondamentali del pensiero hegeliano, con una particolare attenzione al problema del negativo e allo sviluppo di tale concetto nella Dottrina dell’essenza; a partire da questo sfondo, intendo poi indagare il problema più generale del rapporto che si struttura tra la storia e la libertà. Come mi propongo di mostrare, tale rapporto si sviluppa in stretta connessione con le modalità con cui viene inteso il ruolo del negativo all’interno del pensiero dialettico. Nel primo capitolo, mi concentro specificatamente sulla logica dell’essenza, con l’obiettivo di rilevare il carattere negativo che il fondamento assume in Hegel. L’analisi è approfondita attraverso una disamina dello sviluppo delle categorie di identità, differenza e contraddizione, per concludere con il concetto di azione reciproca con cui termina il secondo capito della Scienza della logica. Ho inteso mostrare come proprio nell’azione reciproca si trovino le basi per introdurre il concetto di relazione riconoscente, che introduce nella trattazione l’indagine sul rapporto tra logica e storia. Il secondo capitolo si interroga quindi sulla fondazione della storicità – e sulla pluralità dei fenomeni storici – a partire dai risultati raggiunti nella logica dell’essenza. L’obiettivo è quella di verificare se l’unità plurale del sistema dialettico sia realmente articolata in sfere o se, invece, si costituisca tramite una struttura dominante che impedisce di cogliere le contraddizioni particolari che caratterizzano i determinati contesti storici. Per tentare di rispondere al problema, la trattazione si sviluppa nel terzo capitolo attraverso il confronto con autori – come Adorno e Deleuze – che sia pure in modo divergente hanno interpretato la dialettica hegeliana, fornendo dei contributi decisivi per poterne disvelare alcune contraddizioni. Nel capitolo conclusivo, infine, intendo mostrare come attraverso Hegel sia possibile pensare una filosofia della differenza in relazione ai concetti di libertà e relazione riconoscente. I riferimenti ad alcuni autori italiani come Spaventa e Gramsci servono a determinare ulteriormente lo sviluppo di questa direzione interpretativa.

La dialettica incompiuta. Il problema della pluralità storica a partire dal negativo

POLIZZI, PAOLO
2024

Abstract

The present work aims to accomplish a dual task: the first, historical-philosophical, is to trace a guiding thread that facilitates the selection and reconstruction of some important aspects of Hegelian thought, with particular attention to the problem of the negative and its development in the Doctrine of Essence. Building upon this foundation, my intention is to investigate the more general problem of the relationship between history and freedom. As I aim to demonstrate, this relationship develops in close connection with the ways in which the role of the negative is understood within dialectical thought. In the first chapter, my focus is specifically on the Logic of Essence, aiming to identify the negative character that the foundation takes on in Hegel's work. The analysis is deepened through an examination of the development of the categories of identity, difference, and contradiction, concluding with the concept of reciprocal action that closes the second chapter of the Science of Logic. I aim to illustrate how the base for introducing the concept of recognizing relation is found precisely in reciprocal action, extending the investigation into the relationship between logic and history. The second chapter questions the foundation of historicity – and thus the plurality of historical phenomena – based on the results achieved in the logic of essence. The goal is to verify whether the plural unity of the dialectical system is articulated in spheres or if, instead, it is constituted through a dominant structure that prevents the understanding of the contradictions characterizing specific historical contexts. To address this problem, the discussion unfolds in the third chapter through a comparison with authors such as Adorno and Deleuze, who have critically interpreted Hegelian dialectics. In the concluding chapter, I intend to demonstrate how, through Hegel, it is possible to conceive a philosophy of difference in relation to the concepts of freedom and recognizing relation. References to some Italian authors, such as Spaventa and Gramsci, further serve to determine the development of this interpretation
15-ott-2024
Italiano
La ricerca intende assolvere a un duplice compito: il primo, storico-filosofico, è quello di rintracciare un filo conduttore che consenta una selezione e una ricostruzione di alcune note fondamentali del pensiero hegeliano, con una particolare attenzione al problema del negativo e allo sviluppo di tale concetto nella Dottrina dell’essenza; a partire da questo sfondo, intendo poi indagare il problema più generale del rapporto che si struttura tra la storia e la libertà. Come mi propongo di mostrare, tale rapporto si sviluppa in stretta connessione con le modalità con cui viene inteso il ruolo del negativo all’interno del pensiero dialettico. Nel primo capitolo, mi concentro specificatamente sulla logica dell’essenza, con l’obiettivo di rilevare il carattere negativo che il fondamento assume in Hegel. L’analisi è approfondita attraverso una disamina dello sviluppo delle categorie di identità, differenza e contraddizione, per concludere con il concetto di azione reciproca con cui termina il secondo capito della Scienza della logica. Ho inteso mostrare come proprio nell’azione reciproca si trovino le basi per introdurre il concetto di relazione riconoscente, che introduce nella trattazione l’indagine sul rapporto tra logica e storia. Il secondo capitolo si interroga quindi sulla fondazione della storicità – e sulla pluralità dei fenomeni storici – a partire dai risultati raggiunti nella logica dell’essenza. L’obiettivo è quella di verificare se l’unità plurale del sistema dialettico sia realmente articolata in sfere o se, invece, si costituisca tramite una struttura dominante che impedisce di cogliere le contraddizioni particolari che caratterizzano i determinati contesti storici. Per tentare di rispondere al problema, la trattazione si sviluppa nel terzo capitolo attraverso il confronto con autori – come Adorno e Deleuze – che sia pure in modo divergente hanno interpretato la dialettica hegeliana, fornendo dei contributi decisivi per poterne disvelare alcune contraddizioni. Nel capitolo conclusivo, infine, intendo mostrare come attraverso Hegel sia possibile pensare una filosofia della differenza in relazione ai concetti di libertà e relazione riconoscente. I riferimenti ad alcuni autori italiani come Spaventa e Gramsci servono a determinare ulteriormente lo sviluppo di questa direzione interpretativa.
DONA', MASSIMO
Università Vita-Salute San Raffaele
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dialettica incompiuta.pdf

accesso solo da BNCF e BNCR

Dimensione 3.05 MB
Formato Adobe PDF
3.05 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/175539
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISR-175539