L'istituto del concorso di persone, nella sua funzione estensiva della punibilità, costituisce uno snodo fondamentale tra il principio di legalità – inteso nell'accezione più strettamente relativa a tassatività e determinatezza – e quello di necessaria personalità della responsabilità penale. La questione emerge con particolare evidenza nelle ipotesi di reati commessi nell'ambito di formazioni collettive connotate da strutture organizzative e gerarchiche, in cui appare particolarmente arduo stabilire i meccanismi di ascrizione della responsabilità in capo ai singoli in base alle regole classiche della compartecipazione. La presente indagine parte da questa constatazione, e si propone di affrontare il tema attraverso l'utilizzo della comparazione giurisprudenziale tra due ordinamenti che hanno optato per due modelli antitetici di disciplina: l'opzione unitaria del codice Rocco, e il Beteiligungssystem tedesco. Inoltre, ci si propone di approfondire l'indagine comparata attraverso un riferimento all'evoluzione storica delle categorie di autoria e complicità, e altresì mediante un accenno allo sviluppo della materia in relazione a processi di grande rilevanza storico-politica, in particolare avendo riguardo alla notevole influenza che la teoria roxiniana dell'Organisationsherrschaft ha esercitato sulla giurisprudenza sudamericana e sulla Corte penale internazionale. Proprio il dibattito scaturito dall'applicazione della disposizione dell'art. 25 dello Statuto di Roma, in tema di responsabilità individuale, sembra costituire un buono spunto per una discussione sull'auspicabilità di un concetto di partecipazione nel reato a livello europeo, in una prospettiva di armonizzazione. Nell'esporre una riflessione personale su tale questione, si cerca di prendere le mosse dagli esiti della comparazione diacronica, sincronica e dell'indagine sul piano sovranazionale, in modo da presentare una soluzione che possa essere al tempo stesso agile sul piano applicativo, espressiva degli elementi di convergenza tra i vari modelli esaminati, e rispettosa dei principii fondamentali che regolano l'imputazione penale.

Autoria e complicità nel reato collettivo. Studio storico e comparato su un'integrazione tra modelli di concorso

Campagna, Ilaria
2016

Abstract

L'istituto del concorso di persone, nella sua funzione estensiva della punibilità, costituisce uno snodo fondamentale tra il principio di legalità – inteso nell'accezione più strettamente relativa a tassatività e determinatezza – e quello di necessaria personalità della responsabilità penale. La questione emerge con particolare evidenza nelle ipotesi di reati commessi nell'ambito di formazioni collettive connotate da strutture organizzative e gerarchiche, in cui appare particolarmente arduo stabilire i meccanismi di ascrizione della responsabilità in capo ai singoli in base alle regole classiche della compartecipazione. La presente indagine parte da questa constatazione, e si propone di affrontare il tema attraverso l'utilizzo della comparazione giurisprudenziale tra due ordinamenti che hanno optato per due modelli antitetici di disciplina: l'opzione unitaria del codice Rocco, e il Beteiligungssystem tedesco. Inoltre, ci si propone di approfondire l'indagine comparata attraverso un riferimento all'evoluzione storica delle categorie di autoria e complicità, e altresì mediante un accenno allo sviluppo della materia in relazione a processi di grande rilevanza storico-politica, in particolare avendo riguardo alla notevole influenza che la teoria roxiniana dell'Organisationsherrschaft ha esercitato sulla giurisprudenza sudamericana e sulla Corte penale internazionale. Proprio il dibattito scaturito dall'applicazione della disposizione dell'art. 25 dello Statuto di Roma, in tema di responsabilità individuale, sembra costituire un buono spunto per una discussione sull'auspicabilità di un concetto di partecipazione nel reato a livello europeo, in una prospettiva di armonizzazione. Nell'esporre una riflessione personale su tale questione, si cerca di prendere le mosse dagli esiti della comparazione diacronica, sincronica e dell'indagine sul piano sovranazionale, in modo da presentare una soluzione che possa essere al tempo stesso agile sul piano applicativo, espressiva degli elementi di convergenza tra i vari modelli esaminati, e rispettosa dei principii fondamentali che regolano l'imputazione penale.
2016
Inglese
Fornasari, Gabriele
Università degli studi di Trento
TRENTO
306
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