La tesi, movendo da un riesame complessivo della scultura lapidea vicentina tra Quattro e Cinquecento, cerca di mettere meglio a fuoco alcune peculiarità e tendenze nello sviluppo dell’arte scultorea ai piedi dei Berici. Procedendo con affondi mirati e inediti, si è definita in maniera più organica la situazione della scultura a Vicenza in quel torno di tempo e di comprendere meglio alcuni nessi altrimenti sfuggenti. Una particolare attenzione è stata rivolta a indagare fatti artistici peculiari del territorio quali le pale d'altare che, scolpite nella tenera pietra delle cave vicentine, si sono imposte come un’autentica specificità locale, in ragione delle proporzioni assunte da questo interessante ‘fenomeno’. Ampiamente diffuse, specie nel contado, tali ancone sono evidentemente esemplate su modelli padovani di matrice donatelliana. Il periodo in esame, che va dalle ultime decadi del Quattrocento ai primi lustri del secolo seguente, è d’altronde caratterizzato da frequenti e fecondi scambi con Padova, avanguardia di modernità e ricca di capolavori del Rinascimento. Echi della lezione di Donatello si avvertono anche in una serie di altorilievi che rappresentano il Cristo passo, sorretto o meno da angeli, e sono ugualmente disseminati nella provincia vicentina. A corredo del terzo capitolo della tesi, incentrato proprio su tale importante fenomeno artistico, si è allestito un repertorio completo dei singoli manufatti (pale plastiche e Cristi passi), di cui s'è trattato in ampie schede dove si sono ripercorse anche le vicende storico-architettoniche dei diversi contesti spaziali di pertinenza, non sempre rimasti immutati nei secoli.

Rinascimento di pietra. Scultura nella Vicenza prepalladiana

Negri, Massimo
2016

Abstract

La tesi, movendo da un riesame complessivo della scultura lapidea vicentina tra Quattro e Cinquecento, cerca di mettere meglio a fuoco alcune peculiarità e tendenze nello sviluppo dell’arte scultorea ai piedi dei Berici. Procedendo con affondi mirati e inediti, si è definita in maniera più organica la situazione della scultura a Vicenza in quel torno di tempo e di comprendere meglio alcuni nessi altrimenti sfuggenti. Una particolare attenzione è stata rivolta a indagare fatti artistici peculiari del territorio quali le pale d'altare che, scolpite nella tenera pietra delle cave vicentine, si sono imposte come un’autentica specificità locale, in ragione delle proporzioni assunte da questo interessante ‘fenomeno’. Ampiamente diffuse, specie nel contado, tali ancone sono evidentemente esemplate su modelli padovani di matrice donatelliana. Il periodo in esame, che va dalle ultime decadi del Quattrocento ai primi lustri del secolo seguente, è d’altronde caratterizzato da frequenti e fecondi scambi con Padova, avanguardia di modernità e ricca di capolavori del Rinascimento. Echi della lezione di Donatello si avvertono anche in una serie di altorilievi che rappresentano il Cristo passo, sorretto o meno da angeli, e sono ugualmente disseminati nella provincia vicentina. A corredo del terzo capitolo della tesi, incentrato proprio su tale importante fenomeno artistico, si è allestito un repertorio completo dei singoli manufatti (pale plastiche e Cristi passi), di cui s'è trattato in ampie schede dove si sono ripercorse anche le vicende storico-architettoniche dei diversi contesti spaziali di pertinenza, non sempre rimasti immutati nei secoli.
2016
Italiano
Galli, Aldo
Università degli studi di Trento
TRENTO
792
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/176662
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITN-176662