Nel paradigma della complessità l’architettura ha subito una frammentazione dell’unità della rappresentazione, aspetto che garantiva coerenza e completezza tra realtà e sua figurazione. Nell’attuale status di condizione postmoderna (Lyotard) e ‘tarda’ (Eisenman), la molteplicità si è sostituita all’unità, questione riscontrabile sia nella proliferazione delle teorie sia nella modalità di progettazione caratterizzata prevalentemente da un fare processuale che garantisce la variazione infinita piuttosto che la convergenza attorno ad uno specifico elemento. Se da un lato il classico ha formulato una concezione di forma come composizione di elementi, nel contemporaneo la forma è piuttosto il risultato di un processo. Nel dominio odierno di uno sviluppo del progetto di tipo processule dove la forma si definisce come risultato di una successione o sequenza, la serie sembra essere il sistema notazionale principale se non esclusivo, di progettazione. La logica del processo antepone un pensiero di tipo analitico e strumentale ad uno sintetico e significante, ponendo “l’accento sui mezzi piuttosto che sui fini” (Lyotard). La ricerca assume il Trittico come Dispositivo (in senso foucaultiano) di indagine della progettazione nel contemporaneo, che se da un lato è forma di rappresentazione (forma/composizione) dall’altro è strumento di analisi del senso (forma/contenuto). La ricerca si articola attraverso un’analisi del Trittico nell’arte pittorica (dall’arte gotica e rinascimentale fino ad i trittici di Francis Bacon), del Diagramma come strumento notazionale del singolo e del molteplice per poi passare alla Serie come strumento di sviluppo del processo progettuale. La Serie viene analizzata rispetto a tre linee di caratterizzazione, declinate da soggetti principali con cui il progetto, nella logica della complessità, si scontra: tecnica, natura ed evento; pertanto la Serie viene analizzata come processo analitico-operazionale (Eisenman, Lynn), come processo di crescita-sviluppo (Landscape Urbanism) e come successione di eventi (Tschumi).
Trittico/Dispositivo. Frammenti per una ricerca sulla composizione architettonica nel paradigma della complessità
CREMASCO, FRANCESCA
2016
Abstract
Nel paradigma della complessità l’architettura ha subito una frammentazione dell’unità della rappresentazione, aspetto che garantiva coerenza e completezza tra realtà e sua figurazione. Nell’attuale status di condizione postmoderna (Lyotard) e ‘tarda’ (Eisenman), la molteplicità si è sostituita all’unità, questione riscontrabile sia nella proliferazione delle teorie sia nella modalità di progettazione caratterizzata prevalentemente da un fare processuale che garantisce la variazione infinita piuttosto che la convergenza attorno ad uno specifico elemento. Se da un lato il classico ha formulato una concezione di forma come composizione di elementi, nel contemporaneo la forma è piuttosto il risultato di un processo. Nel dominio odierno di uno sviluppo del progetto di tipo processule dove la forma si definisce come risultato di una successione o sequenza, la serie sembra essere il sistema notazionale principale se non esclusivo, di progettazione. La logica del processo antepone un pensiero di tipo analitico e strumentale ad uno sintetico e significante, ponendo “l’accento sui mezzi piuttosto che sui fini” (Lyotard). La ricerca assume il Trittico come Dispositivo (in senso foucaultiano) di indagine della progettazione nel contemporaneo, che se da un lato è forma di rappresentazione (forma/composizione) dall’altro è strumento di analisi del senso (forma/contenuto). La ricerca si articola attraverso un’analisi del Trittico nell’arte pittorica (dall’arte gotica e rinascimentale fino ad i trittici di Francis Bacon), del Diagramma come strumento notazionale del singolo e del molteplice per poi passare alla Serie come strumento di sviluppo del processo progettuale. La Serie viene analizzata rispetto a tre linee di caratterizzazione, declinate da soggetti principali con cui il progetto, nella logica della complessità, si scontra: tecnica, natura ed evento; pertanto la Serie viene analizzata come processo analitico-operazionale (Eisenman, Lynn), come processo di crescita-sviluppo (Landscape Urbanism) e come successione di eventi (Tschumi).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/179851
URN:NBN:IT:UNIUD-179851