Questa tesi utilizza un approccio antropologico biosociale per esplorare l'ampia varietà di interazioni uomo-ambiente esibite dagli Shuar dell'Amazzonia ecuadoriana. Basata su 10 mesi di indagine etnografica e sull'impiego di una prospettiva comparativa ed evolutiva, questa tesi si concentra principalmente sulla natura olistica degli antichi modelli di sussistenza. Mi addentro nelle strategie adattive esibite dagli Shuar contemporanei e cerco di delineare il significato socio-ecologico, rituale e cosmologico di questi modelli di comportamento. Suggerisco come gli adattamenti di sussistenza, come la caccia, che sono stati notevolmente ridotti nelle comunità Shuar, rivelino comunque forme particolari di interazioni tra specie probabilmente profondamente radicate nei processi coevolutivi. Come chiaramente indicato dalle storie orali degli informatori, i modelli di caccia e il comportamento di consumo di carne mostrano complesse associazioni trofiche, socio-strutturali e rituali tra esseri umani e taxa animali. Ipotizzo poi che i tabù alimentari contro il consumo di particolari animali (per lo più grandi mammiferi) possano aver funzionato come meccanismi per la preservazione delle prede e probabilmente siano nati da antiche relazioni con la megafauna estinta. Inoltre, per quanto riguarda l'orticoltura, una strategia di sussistenza ancora praticata dagli Shuar, rivelo come forme specifiche di interazioni uomo-pianta, come quelle con Manihot esculenta Crantz e Guadua spp., informino i modelli di modelli di crescita, fertilità e riproduzione. Questa forma amazzonica di coevoluzione uomo-pianta esibita dall'orticoltura tradizionale sottolinea, in linea di principio, processi relazionali di base e di ordine superiore esemplificati dalle associazioni biosociali, rituali, ontologiche e mito-cosmologiche tra regni organismici. Per quanto riguarda l'uso di piante medicinali e psicoattive, mostro come questi tipi di conoscenza botanica si intersechino frequentemente, rappresentando così comportamenti adattivi altamente dipendenti da impegni incarnati e cognitivi con materiali vegetali. Entrambi concepiti come forme elementari di cura e fattori scatenanti primari di formulazioni metafisiche, è probabile che le relazioni con questi elementi del regno vegetale siano ben radicate nella nostra storia evolutiva. Infine, il tentativo della tesi di effettuare confronti tra specie diverse collegati a diversi periodi evolutivi (ad esempio, ominidi arcaici, raccoglitori-orticoltori attuali e primati non umani) potrebbe gettare nuova luce sulla natura dei complessi modelli adattativi esibiti dai popoli indigeni in generale e dagli Shuar in particolare.

This thesis uses a biosocial anthropological approach to explore the wide variety of human-environmental interactions exhibited by the Shuar of the Ecuadorian Amazon. Based on 10 months of ethnographic inquiry and deploying a comparative and evolutionary perspective, this thesis focuses primarily on the holistic nature of ancient subsistence patterns. I delve into the adaptive strategies exhibited by the contemporary Shuar and attempt to delineate the socio-ecological, ritual and cosmological significance of these patterns of behaviour. I suggest how subsistence adaptations, like hunting, which have been greatly diminished in the Shuar communities, nevertheless reveal particular forms of cross-species interactions likely deeply rooted in coevolutionary processes. As clearly indicated by informants’ oral histories, hunting patterns and meat-eating behaviour show complex trophic, socio-structural and ritual associations between humans and animal taxa. I then hypothesise that food taboos against eating particular animals (mostly large mammals) may have functioned as mechanisms for the preservation of prey and likely arose from ancient relationships with extinct megafauna. Further, concerning horticulture, a subsistence strategy still practised by the Shuar, I reveal how specific forms of human-plant interactions, such as those with Manihot esculenta Crantz and Guadua spp., inform patterns of patterns of growth, fertility and reproduction. This Amazonian form of human-plant coevolution exhibited by traditional horticulture underscores, in principle, basic and higher-order relational processes exemplified by the biosocial, ritual, ontological, and myth-cosmological associations between organismic kingdoms. Concerning the use of medicinal and psychoactive plants, I show how these kinds of botanical knowledge frequently intersect, thus representing adaptive behaviours highly dependent on embodied and cognitive engagements with plant materials. Both conceived as elementary forms of cure and primary triggers of metaphysical formulations, relationships with these elements of the plant kingdom are likely to be well-embedded in our evolutionary history. Lastly, the thesis’ attempt at cross-species comparisons linked to different evolutionary periods (i.e., archaic hominins, extant forager-horticulturalists and non-human primates) may shed new light on the nature of complex adaptive patterns exhibited by Indigenous peoples in general and the Shuar in particular.

From basic to higher-order relational processes: Concepts of human-environment interactions among the Shuar

ABAD ESPINOZA, LUIS GREGORIO
2025

Abstract

Questa tesi utilizza un approccio antropologico biosociale per esplorare l'ampia varietà di interazioni uomo-ambiente esibite dagli Shuar dell'Amazzonia ecuadoriana. Basata su 10 mesi di indagine etnografica e sull'impiego di una prospettiva comparativa ed evolutiva, questa tesi si concentra principalmente sulla natura olistica degli antichi modelli di sussistenza. Mi addentro nelle strategie adattive esibite dagli Shuar contemporanei e cerco di delineare il significato socio-ecologico, rituale e cosmologico di questi modelli di comportamento. Suggerisco come gli adattamenti di sussistenza, come la caccia, che sono stati notevolmente ridotti nelle comunità Shuar, rivelino comunque forme particolari di interazioni tra specie probabilmente profondamente radicate nei processi coevolutivi. Come chiaramente indicato dalle storie orali degli informatori, i modelli di caccia e il comportamento di consumo di carne mostrano complesse associazioni trofiche, socio-strutturali e rituali tra esseri umani e taxa animali. Ipotizzo poi che i tabù alimentari contro il consumo di particolari animali (per lo più grandi mammiferi) possano aver funzionato come meccanismi per la preservazione delle prede e probabilmente siano nati da antiche relazioni con la megafauna estinta. Inoltre, per quanto riguarda l'orticoltura, una strategia di sussistenza ancora praticata dagli Shuar, rivelo come forme specifiche di interazioni uomo-pianta, come quelle con Manihot esculenta Crantz e Guadua spp., informino i modelli di modelli di crescita, fertilità e riproduzione. Questa forma amazzonica di coevoluzione uomo-pianta esibita dall'orticoltura tradizionale sottolinea, in linea di principio, processi relazionali di base e di ordine superiore esemplificati dalle associazioni biosociali, rituali, ontologiche e mito-cosmologiche tra regni organismici. Per quanto riguarda l'uso di piante medicinali e psicoattive, mostro come questi tipi di conoscenza botanica si intersechino frequentemente, rappresentando così comportamenti adattivi altamente dipendenti da impegni incarnati e cognitivi con materiali vegetali. Entrambi concepiti come forme elementari di cura e fattori scatenanti primari di formulazioni metafisiche, è probabile che le relazioni con questi elementi del regno vegetale siano ben radicate nella nostra storia evolutiva. Infine, il tentativo della tesi di effettuare confronti tra specie diverse collegati a diversi periodi evolutivi (ad esempio, ominidi arcaici, raccoglitori-orticoltori attuali e primati non umani) potrebbe gettare nuova luce sulla natura dei complessi modelli adattativi esibiti dai popoli indigeni in generale e dagli Shuar in particolare.
6-feb-2025
Inglese
This thesis uses a biosocial anthropological approach to explore the wide variety of human-environmental interactions exhibited by the Shuar of the Ecuadorian Amazon. Based on 10 months of ethnographic inquiry and deploying a comparative and evolutionary perspective, this thesis focuses primarily on the holistic nature of ancient subsistence patterns. I delve into the adaptive strategies exhibited by the contemporary Shuar and attempt to delineate the socio-ecological, ritual and cosmological significance of these patterns of behaviour. I suggest how subsistence adaptations, like hunting, which have been greatly diminished in the Shuar communities, nevertheless reveal particular forms of cross-species interactions likely deeply rooted in coevolutionary processes. As clearly indicated by informants’ oral histories, hunting patterns and meat-eating behaviour show complex trophic, socio-structural and ritual associations between humans and animal taxa. I then hypothesise that food taboos against eating particular animals (mostly large mammals) may have functioned as mechanisms for the preservation of prey and likely arose from ancient relationships with extinct megafauna. Further, concerning horticulture, a subsistence strategy still practised by the Shuar, I reveal how specific forms of human-plant interactions, such as those with Manihot esculenta Crantz and Guadua spp., inform patterns of patterns of growth, fertility and reproduction. This Amazonian form of human-plant coevolution exhibited by traditional horticulture underscores, in principle, basic and higher-order relational processes exemplified by the biosocial, ritual, ontological, and myth-cosmological associations between organismic kingdoms. Concerning the use of medicinal and psychoactive plants, I show how these kinds of botanical knowledge frequently intersect, thus representing adaptive behaviours highly dependent on embodied and cognitive engagements with plant materials. Both conceived as elementary forms of cure and primary triggers of metaphysical formulations, relationships with these elements of the plant kingdom are likely to be well-embedded in our evolutionary history. Lastly, the thesis’ attempt at cross-species comparisons linked to different evolutionary periods (i.e., archaic hominins, extant forager-horticulturalists and non-human primates) may shed new light on the nature of complex adaptive patterns exhibited by Indigenous peoples in general and the Shuar in particular.
Shuar; Amazzonia; Evoluzione; Animismo; Ambiente
TASSAN, MANUELA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/193034
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMIB-193034