Background Pemigatinib is approved for patients with pretreated, locally advanced or metastatic cholangiocarcinoma (CCA) harboring FGFR2 rearrangements or fusions. The purpose of this study was to collect real world clinical practice effectiveness, activity, and safety data for pemigatinib in this patient population.

Background Pemigatinib è approvato per il trattamento di pazienti affetti da colangiocarcinoma (CCA) localmente avanzato o metastatico con riarrangiamento o fusione di FGFR2 in progressione ad almeno una precedente linea di terapia sistemica. Lo scopo del presente studio era quello di raccogliere dati di pratica clinica circa efficacia, attività e sicurezza in questa tipologia di pazienti gestiti in pratica clinica. Materiali e metodi È stata effettuata un'analisi congiunta di due studi retrospettivi di coorte osservazionali multicentrici condotti in modo indipendente in Francia e in Italia. Sono stati inclusi tutti i pazienti affetti da CCA localmente avanzato insperabile o metastatico FGFR2-positivo e trattati con pemigatinib come seconda o ulteriore linea di trattamento sistemico in un Setting di pratica clinica, all'interno o all'esterno del Programma di Uso Compassionevole. Risultati Tra luglio 2020 e settembre 2022, 72 pazienti sono stati trattati con pemigatinib in 14 centri italiani e 25 centri francesi. I pazienti avevano un'età mediana di 57 anni, il 76% erano donne, l'81% aveva ECOG-PS 0-1, il 99% aveva un CCA intraepatico, il 74% aveva 2 siti metastatici, il 67% aveva una malattia metastatica alla diagnosi, mentre il 38,8% aveva già ricevuto 2 linee precedenti di trattamento sistemico. Ad aprile 2023 (data cut-off), il tasso di risposte obiettive (ORR) e il tasso di controllo di malattia (DCR) erano rispettivamente del 45,8% e 84,7%. La durata mediana della risposta (DoR) era di 7 mesi (IQR: 5,8-9,3). Ad un follow-up mediano di 19,5 mesi (95%IC: 15,0-30,5), la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana e il tasso di PFS a 1 anno sono stati di 8,7 mesi (95%CI: 7,3-11,8; 41/72 eventi) e del 32,8% (95%CI: 21,2-50,9), rispettivamente. La sopravvivenza globale (OS) mediana e il tasso di OS a 1 anno sono stati di 17,1 mesi (95%CI: 12,7-NA; 27/72 eventi) e del 60,6% (95%CI: 48,7-75,5), rispettivamente. Tra i fattori predittivi di risposta valutati, i pazienti "responder" hanno ottenuto un maggiore beneficio in OS rispetto ai "non-responder" all'analisi univariata (OS mediana 18.7 vs 12.7 mesi; HR: 0.38 [95%CI:0.2- 0.9], p=0.016) Astenia (69,4%), tossicità oculare (68%, compresi xeroftalmia, cheratite e distacco di retina), tossicità ungueale (61,1%), tossicità dermatologica (41,6%, compresi eritema ed eritrosi palmare-plantare), iperfosfatemia (55,6%), stomatite (48,6%) e diarrea (36.1%), sono stati i più frequenti, principalmente di grado (G)1-G2, eventi avversi (AE). L'incidenza di AE di ogni grado è stata del 97,2%. L'incidenza complessiva di AE G3 è stata del 22,2%, mentre nessuno dei pazienti ha sperimentato AE G4. Riduzione e sospensione temporanea di dose si sono rese necessarie nel 33,3% e nel 40,3% dei casi, con solo 1 interruzione permanente a causa di AE. Conclusioni Questi risultati, condotti su una coorte di pazienti affetti da CCA FGFR2-positivo in progressione a precedente chemioterapia sistemica, confermano l'efficacia, l'attività e un profilo di sicurezza maneggevole di pemigatinib in un setting di pratica clinica.

Pemigatinib in pazienti affetti da colangiocarcinoma localmente avanzato o metastatico con fusione o riarrangiamento di FGFR2 pretrattati: analisi congiunta degli studi di coorte multicentrici, osservazionali, "real-world" francese PEMI-BIL e italiano PEMI-REAL

PARISI, Alessandro
2024

Abstract

Background Pemigatinib is approved for patients with pretreated, locally advanced or metastatic cholangiocarcinoma (CCA) harboring FGFR2 rearrangements or fusions. The purpose of this study was to collect real world clinical practice effectiveness, activity, and safety data for pemigatinib in this patient population.
26-mar-2024
Inglese
Background Pemigatinib è approvato per il trattamento di pazienti affetti da colangiocarcinoma (CCA) localmente avanzato o metastatico con riarrangiamento o fusione di FGFR2 in progressione ad almeno una precedente linea di terapia sistemica. Lo scopo del presente studio era quello di raccogliere dati di pratica clinica circa efficacia, attività e sicurezza in questa tipologia di pazienti gestiti in pratica clinica. Materiali e metodi È stata effettuata un'analisi congiunta di due studi retrospettivi di coorte osservazionali multicentrici condotti in modo indipendente in Francia e in Italia. Sono stati inclusi tutti i pazienti affetti da CCA localmente avanzato insperabile o metastatico FGFR2-positivo e trattati con pemigatinib come seconda o ulteriore linea di trattamento sistemico in un Setting di pratica clinica, all'interno o all'esterno del Programma di Uso Compassionevole. Risultati Tra luglio 2020 e settembre 2022, 72 pazienti sono stati trattati con pemigatinib in 14 centri italiani e 25 centri francesi. I pazienti avevano un'età mediana di 57 anni, il 76% erano donne, l'81% aveva ECOG-PS 0-1, il 99% aveva un CCA intraepatico, il 74% aveva 2 siti metastatici, il 67% aveva una malattia metastatica alla diagnosi, mentre il 38,8% aveva già ricevuto 2 linee precedenti di trattamento sistemico. Ad aprile 2023 (data cut-off), il tasso di risposte obiettive (ORR) e il tasso di controllo di malattia (DCR) erano rispettivamente del 45,8% e 84,7%. La durata mediana della risposta (DoR) era di 7 mesi (IQR: 5,8-9,3). Ad un follow-up mediano di 19,5 mesi (95%IC: 15,0-30,5), la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana e il tasso di PFS a 1 anno sono stati di 8,7 mesi (95%CI: 7,3-11,8; 41/72 eventi) e del 32,8% (95%CI: 21,2-50,9), rispettivamente. La sopravvivenza globale (OS) mediana e il tasso di OS a 1 anno sono stati di 17,1 mesi (95%CI: 12,7-NA; 27/72 eventi) e del 60,6% (95%CI: 48,7-75,5), rispettivamente. Tra i fattori predittivi di risposta valutati, i pazienti "responder" hanno ottenuto un maggiore beneficio in OS rispetto ai "non-responder" all'analisi univariata (OS mediana 18.7 vs 12.7 mesi; HR: 0.38 [95%CI:0.2- 0.9], p=0.016) Astenia (69,4%), tossicità oculare (68%, compresi xeroftalmia, cheratite e distacco di retina), tossicità ungueale (61,1%), tossicità dermatologica (41,6%, compresi eritema ed eritrosi palmare-plantare), iperfosfatemia (55,6%), stomatite (48,6%) e diarrea (36.1%), sono stati i più frequenti, principalmente di grado (G)1-G2, eventi avversi (AE). L'incidenza di AE di ogni grado è stata del 97,2%. L'incidenza complessiva di AE G3 è stata del 22,2%, mentre nessuno dei pazienti ha sperimentato AE G4. Riduzione e sospensione temporanea di dose si sono rese necessarie nel 33,3% e nel 40,3% dei casi, con solo 1 interruzione permanente a causa di AE. Conclusioni Questi risultati, condotti su una coorte di pazienti affetti da CCA FGFR2-positivo in progressione a precedente chemioterapia sistemica, confermano l'efficacia, l'attività e un profilo di sicurezza maneggevole di pemigatinib in un setting di pratica clinica.
BERARDI, Rossana
GIAMPIERI, Riccardo
Università Politecnica delle Marche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/193401
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIVPM-193401