In questo lavoro di tesi, intendo approfondire il rapporto tra ragione ed emozioni nella teoria di Immanuel Kant a partire dalle sfide poste dal dibattito contemporaneo empiricamente informato sulla cognizione morale. Ritengo che Kant sia in grado di mostrare la presenza ineliminabile delle emozioni nell’esperienza morale e la necessaria interazione tra la componente emotiva e quella razionale dell’agente. In particolare, sostengo la presenza nell’etica di Kant di un modello integrato della cognizione morale. Nell’ultima parte della tesi, mi discosto da una lettura strettamente fedele del testo kantiano per proporre uno sviluppo di tale modello che si arricchisca anche dal confronto con la teoria di Adam Smith. Nel capitolo 1, presento la teoria morale di Kant, evidenziando le sue fondamenta razionaliste e, di conseguenza, il ruolo cruciale della ragion pratica nel discernere tra bene e male morale. Nel capitolo 2, riassumo il dibattito contemporaneo sulla cognizione morale proprio a partire dall’influenza esercitata dall’etica di Kant. Mi concentro successivamente sulle critiche rivolte a tali modelli razionalisti di ispirazione kantiana che portano al ribaltamento della gerarchia tra ragione ed emozioni a favore di queste ultime. Infine, mostro come negli anni recenti, il dibattito si sia indirizzato verso una visione integrata della cognizione morale, rifiutando qualsiasi tipo di gerarchia e insistendo invece sulle modalità di interazione e integrazione tra ragione ed emozioni. Tale dibattito impone a una teoria razionalista, come quella di Kant, di confrontarsi con il ruolo delle emozioni e la loro interazione con la ragione. I capitoli 3 e 4 analizzano in profondità la concezione della vita emotiva offerta da Kant nei suoi testi. Nel capitolo 3, esamino la natura del sentimento e del desiderio, la loro interazione e il loro rapporto con la ragione. Il capitolo 4 si concentra su quei fenomeni affettivi che influenzano direttamente il rapporto dell’agente con il principio morale, consentendogli di acquisire una piena consapevolezza del suo valore e della sua autorità. Con il capitolo 5, concludo tale ricostruzione della concezione della vita emotiva in Kant con la proposta di un modello integrato rintracciabile nei suoi testi. La presenza di questo modello mostra la rilevanza che l’etica di Kant può vantare ancora oggi nel dibattito sulla relazione tra ragione ed emozioni. Nel sesto e ultimo capitolo, lavoro su un possibile sviluppo del modello integrato della cognizione morale di Kant, a partire da una tensione rintracciabile nei suoi testi e, soprattutto, da un confronto con la teoria morale sentimentalista di Adam Smith. Il risultato è un modello ibrido, ancora kantiano, ma che si discosta da una lettura fedele al testo mostrando, invece, alcune contaminazioni smithiane.

In this thesis, I intend to examine the relationship between reason and emotions in Immanuel Kant’s theory, beginning with the challenges raised by the contemporary empirically informed debate on moral cognition. I argue that Kant can show the ineliminable presence of emotions in the moral experience and the necessary interaction between the emotional and rational components of the agent. In particular, I argue for the presence of an integrated model of moral cognition in Kant’s ethics. In the last part of the thesis, I depart from a faithful reading of Kant to propose a development of this model that is enriched by interacting with Adam Smith’s theory. In Chapter 1, I present Kant’s moral theory, stressing its rationalist foundations and, consequently, the crucial role of practical reason in discerning between moral good and evil. In Chapter 2, I summarize the contemporary debate on moral cognition by beginning with the influence that Kant’s ethics has had on the debate. I then focus on criticisms of Kantian-inspired rationalist models; these criticisms overturn the hierarchy between reason and emotions in favor of the latter. Finally, I show how, in recent years, the debate has turned toward an integrated view of moral cognition that rejects any kind of hierarchy, and insists instead on the ways in which reason and emotions interact and are integrated. This debate compels a rationalist theory, such as Kant’s, to address the role of emotions and their interaction with reason. Chapters 3 and 4 analyze Kant’s conception of emotional life. In Chapter 3, I examine the nature of the feeling and the desire, their interaction, and their relation to reason and in Chapter 4, I focus on those affective phenomena that directly influence the agent’s relationship with the moral principle such that one can fully understand its value and authority. With Chapter 5, I conclude this reconstruction of Kant’s conception of emotional life by proposing an integrated model grounded in his texts. Such a model shows the relevance that Kant’s ethics can still claim in contemporary debates about the relationship between reason and emotions. In the sixth and final chapter, I work on a possible development of Kant’s integrated model of moral cognition by drawing on a possible contradiction found in his texts and, especially, comparing the model with Adam Smith’s sentimentalist moral theory. The result is a hybrid model, still Kantian, that departs from a faithful reading of the text and shows some Smithian contaminations.

An Integrated Kantian Model of Moral Cognition

PINZAN, STEFANO
2025

Abstract

In questo lavoro di tesi, intendo approfondire il rapporto tra ragione ed emozioni nella teoria di Immanuel Kant a partire dalle sfide poste dal dibattito contemporaneo empiricamente informato sulla cognizione morale. Ritengo che Kant sia in grado di mostrare la presenza ineliminabile delle emozioni nell’esperienza morale e la necessaria interazione tra la componente emotiva e quella razionale dell’agente. In particolare, sostengo la presenza nell’etica di Kant di un modello integrato della cognizione morale. Nell’ultima parte della tesi, mi discosto da una lettura strettamente fedele del testo kantiano per proporre uno sviluppo di tale modello che si arricchisca anche dal confronto con la teoria di Adam Smith. Nel capitolo 1, presento la teoria morale di Kant, evidenziando le sue fondamenta razionaliste e, di conseguenza, il ruolo cruciale della ragion pratica nel discernere tra bene e male morale. Nel capitolo 2, riassumo il dibattito contemporaneo sulla cognizione morale proprio a partire dall’influenza esercitata dall’etica di Kant. Mi concentro successivamente sulle critiche rivolte a tali modelli razionalisti di ispirazione kantiana che portano al ribaltamento della gerarchia tra ragione ed emozioni a favore di queste ultime. Infine, mostro come negli anni recenti, il dibattito si sia indirizzato verso una visione integrata della cognizione morale, rifiutando qualsiasi tipo di gerarchia e insistendo invece sulle modalità di interazione e integrazione tra ragione ed emozioni. Tale dibattito impone a una teoria razionalista, come quella di Kant, di confrontarsi con il ruolo delle emozioni e la loro interazione con la ragione. I capitoli 3 e 4 analizzano in profondità la concezione della vita emotiva offerta da Kant nei suoi testi. Nel capitolo 3, esamino la natura del sentimento e del desiderio, la loro interazione e il loro rapporto con la ragione. Il capitolo 4 si concentra su quei fenomeni affettivi che influenzano direttamente il rapporto dell’agente con il principio morale, consentendogli di acquisire una piena consapevolezza del suo valore e della sua autorità. Con il capitolo 5, concludo tale ricostruzione della concezione della vita emotiva in Kant con la proposta di un modello integrato rintracciabile nei suoi testi. La presenza di questo modello mostra la rilevanza che l’etica di Kant può vantare ancora oggi nel dibattito sulla relazione tra ragione ed emozioni. Nel sesto e ultimo capitolo, lavoro su un possibile sviluppo del modello integrato della cognizione morale di Kant, a partire da una tensione rintracciabile nei suoi testi e, soprattutto, da un confronto con la teoria morale sentimentalista di Adam Smith. Il risultato è un modello ibrido, ancora kantiano, ma che si discosta da una lettura fedele al testo mostrando, invece, alcune contaminazioni smithiane.
15-gen-2025
Inglese
In this thesis, I intend to examine the relationship between reason and emotions in Immanuel Kant’s theory, beginning with the challenges raised by the contemporary empirically informed debate on moral cognition. I argue that Kant can show the ineliminable presence of emotions in the moral experience and the necessary interaction between the emotional and rational components of the agent. In particular, I argue for the presence of an integrated model of moral cognition in Kant’s ethics. In the last part of the thesis, I depart from a faithful reading of Kant to propose a development of this model that is enriched by interacting with Adam Smith’s theory. In Chapter 1, I present Kant’s moral theory, stressing its rationalist foundations and, consequently, the crucial role of practical reason in discerning between moral good and evil. In Chapter 2, I summarize the contemporary debate on moral cognition by beginning with the influence that Kant’s ethics has had on the debate. I then focus on criticisms of Kantian-inspired rationalist models; these criticisms overturn the hierarchy between reason and emotions in favor of the latter. Finally, I show how, in recent years, the debate has turned toward an integrated view of moral cognition that rejects any kind of hierarchy, and insists instead on the ways in which reason and emotions interact and are integrated. This debate compels a rationalist theory, such as Kant’s, to address the role of emotions and their interaction with reason. Chapters 3 and 4 analyze Kant’s conception of emotional life. In Chapter 3, I examine the nature of the feeling and the desire, their interaction, and their relation to reason and in Chapter 4, I focus on those affective phenomena that directly influence the agent’s relationship with the moral principle such that one can fully understand its value and authority. With Chapter 5, I conclude this reconstruction of Kant’s conception of emotional life by proposing an integrated model grounded in his texts. Such a model shows the relevance that Kant’s ethics can still claim in contemporary debates about the relationship between reason and emotions. In the sixth and final chapter, I work on a possible development of Kant’s integrated model of moral cognition by drawing on a possible contradiction found in his texts and, especially, comparing the model with Adam Smith’s sentimentalist moral theory. The result is a hybrid model, still Kantian, that departs from a faithful reading of the text and shows some Smithian contaminations.
MORDACCI, ROBERTO
SONGHORIAN, SARAH
Università Vita-Salute San Raffaele
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/196337
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNISR-196337