L’obiettivo della tesi è mostrare il potenziale effetto benefico della vegetazione nei confronti della stabilità dei pendii soggetti a frane pluvio-indotte, utilizzando il modello fisicamente basato SLIP per la previsione dell’innesco dei movimenti. Questi eventi, legati al dissesto idrogeologico, sono tra i più temuti poiché nella loro fase evolutiva possono provocare ingenti danni e perdite di vite umane quando interagiscono con aree antropizzate e infrastrutture. Inizialmente il modello SLIP è stato aggiornato per tenere conto, in via semplificata, del contributo della vegetazione sia dal punto di vista della modifica della resistenza al taglio del terreno, legata all’apporto delle radici, che della quantità di pioggia che si infiltra, che può essere ridotta dalla presenza di piante e foglie. Il modello così aggiornato è stato implementato dapprima in una piattaforma GIS ad hoc e successivamente in un’ulteriore piattaforma cosiddetta X-SLIP in grado di processare i dati territoriali e di pioggia per eseguire, con semplicità di utilizzo e tempestività, le analisi di stabilità in condizioni di allerta e/o pre-allerta sia in presenza che in assenza di vegetazione. Il modello è stato applicato, in condizione di pre-allerta, mediante la piattaforma GIS all’area studio dell’Appennino Reggiano e della Valsassina, con riferimento ai fenomeni franosi innescati da intense piogge rispettivamente l’11 aprile 2005 e il 28 ottobre 2018. Con la piattaforma X-SLIP, il modello è stato applicato in condizioni di pre-allerta e allerta ad un’area studio dell’Appennino Parmense relativamente al periodo 4-5 aprile 2013, quando intense piogge hanno dato luogo a estesi fenomeni franosi superficiali. I risultati hanno mostrato che la presenza della vegetazione contribuisce al rinforzo dei pendii soggetti a frane pluvio-indotte.
Analisi degli effetti del rinforzo radicale sulla stabilizzazione di pendii soggetti a frane pluvio-indotte
Chiara, Miodini
2022
Abstract
L’obiettivo della tesi è mostrare il potenziale effetto benefico della vegetazione nei confronti della stabilità dei pendii soggetti a frane pluvio-indotte, utilizzando il modello fisicamente basato SLIP per la previsione dell’innesco dei movimenti. Questi eventi, legati al dissesto idrogeologico, sono tra i più temuti poiché nella loro fase evolutiva possono provocare ingenti danni e perdite di vite umane quando interagiscono con aree antropizzate e infrastrutture. Inizialmente il modello SLIP è stato aggiornato per tenere conto, in via semplificata, del contributo della vegetazione sia dal punto di vista della modifica della resistenza al taglio del terreno, legata all’apporto delle radici, che della quantità di pioggia che si infiltra, che può essere ridotta dalla presenza di piante e foglie. Il modello così aggiornato è stato implementato dapprima in una piattaforma GIS ad hoc e successivamente in un’ulteriore piattaforma cosiddetta X-SLIP in grado di processare i dati territoriali e di pioggia per eseguire, con semplicità di utilizzo e tempestività, le analisi di stabilità in condizioni di allerta e/o pre-allerta sia in presenza che in assenza di vegetazione. Il modello è stato applicato, in condizione di pre-allerta, mediante la piattaforma GIS all’area studio dell’Appennino Reggiano e della Valsassina, con riferimento ai fenomeni franosi innescati da intense piogge rispettivamente l’11 aprile 2005 e il 28 ottobre 2018. Con la piattaforma X-SLIP, il modello è stato applicato in condizioni di pre-allerta e allerta ad un’area studio dell’Appennino Parmense relativamente al periodo 4-5 aprile 2013, quando intense piogge hanno dato luogo a estesi fenomeni franosi superficiali. I risultati hanno mostrato che la presenza della vegetazione contribuisce al rinforzo dei pendii soggetti a frane pluvio-indotte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/196656
URN:NBN:IT:UNIPR-196656