Del modo di esistenza delle abitazioni. Un’antropologia delle sovradeterminazioni e tecnicità costruttive nell’Italia centrale

Although the built environment and the construction sector are at the centre of contemporary debates on sustainable policies, the discussions remain at a quantitative level. This thesis is based on three years of research for the “PON - PhD on Green theme” and has been carried out in the central Italian province of Macerata. In an attempt to understand the current impact and transformations of sustainability on the construction industry and housing conditions, the focus is on two complementary dimensions: the houses and the construction workers. Following the promising reflections on technical objects proposed by Simondon, houses are studied as the dynamic result of overdeterminations – imaginaries and ideologies – and technicalities – technical procedures and building materials. To overcome an analytical tendency that considers objects as the result of the imposition of form over matter, houses are studied as a “total social artefact”. The analysis covers the period from the unification of Italy up to the present day, and sheds light on the ideological continuities – and discontinuities – that have transformed the surfaces of houses. This reconstruction shows the frictions between the individual, local and national levels over a medium-long period, and explains the multiple roles that these objects play in people's imaginations (e.g. home ownership, the search for the rural idyll, harmony with the environment, etc.). At the same time, considering only these ‘superficial’ elements it doesn't explain and underestimates the technical and material aspects crystallised in the houses. Moving on to the analysis of the construction workers and their industry, it becomes possible to understand 'how' and 'whether' sustainability is just an ideological element or not. Against a simplistic interpretation of these elements, the words, biographies and technicalities of the people and objects, encountered during the fieldwork, outline the theatre of individuations that is played out in the technogeographic context of Macerata. These pages are an attempt to narrate and highlight the political-economic dimensions as well as the technical and material ones.

Nonostante lo spazio costruito e il settore edile siano al centro dei dibattiti contemporanei sulle politiche sostenibili, le discussioni rimangono sul piano quantitativo. La presente tesi si basa su un periodo di ricerca triennale per il progetto “PON – Dottorato su tematiche Green” condotto nella provincia di Macerata nell’Italia centrale. Nel tentativo di comprendere l'attuale impatto e le trasformazioni della sostenibilità sull'industria delle costruzioni e sulle condizioni abitative, l'attenzione si concentra su due dimensioni complementari: le case e i lavoratori edili. Seguendo le promettenti riflessioni sugli oggetti tecnici proposte da Simondon, le case sono studiate come il risultato dinamico di sovradeterminazioni – immaginari e ideologie – e tecnicità – procedure tecniche e materiali da costruzione. Per superare una tendenza analitica che considera gli oggetti come il risultato dell'imposizione della forma sulla materia, le case sono studiate come un “artefatto sociale totale”. L'analisi copre il periodo che va dall'Unità d'Italia ai giorni nostri e mette in luce le continuità – e le discontinuità – ideologiche che hanno trasformato la superficialità delle case nel tempo. Questa ricostruzione mostra le frizioni tra il livello individuale, locale e nazionale in un periodo medio-lungo e spiega i molteplici ruoli che questi oggetti giocano nell'immaginario delle persone (ad esempio, la proprietà della casa, la ricerca dell'idillio rurale, l'armonia con l'ambiente, ecc.). Allo stesso tempo, considerando solo questi elementi "superficiali", non si possono spiegare gli aspetti tecnici e materiali cristallizzati nelle case. Passando all'analisi dei lavoratori edili e del loro settore, è possibile capire se e come la sostenibilità sia solo un elemento ideologico. Contro un'interpretazione semplicistica di questi elementi, le parole, le biografie e le tecnicità delle persone e degli oggetti incontrati durante il lavoro sul campo, delineano il teatro delle individuazioni messo in atto nel contesto tecnogeografico di Macerata. Queste pagine sono un tentativo di rappresentare ed evidenziare le dimensioni politico-economiche, oltre a quelle tecniche e materiali.