LA CAPPELLA VISCONTI IN SANT'EUSTORGIO E LA CULTURA FIGURATIVA LOMBARDA NELLA SECONDA META' DEL TRECENTO

The dissertation begins with an in-depth historical-critical analysis of the Visconti chapel in the Basilica of Sant’Eustorgio in Milan and then extends the field of investigation to the artistic manifestations, primarily pictorial, of the territories subjected to the Visconti’s rule during the second half of the 14th century in order to analyse their historical, stylistic, typological and iconographic features and interpret them in relation to the patronage and the multisided political, figurative and cultic context that produced them. The thesis opens by delineating the literature on the Visconti chapel, from the oldest mentions to the latest publications. The second chapter reconstructs, through the examination of the sources, the history of this sacred space, specifying the chronology of the decorative interventions and the relationship between the Viscontis and the local Preachers community. The third and fourth chapters, in close connection with each other, clarify how the troubled history of the conservation of the chapel is the main cause of the deterioration of its frescoes which, however, still testify to a sumptuous and illustrious site and the use of precious and refined techniques. The fifth chapter deals entirely with the iconographic and iconological analysis of these paintings and for the first time proposes a comprehensive interpretation of the underlying significance of the entire sacred space. The study of the style of the frescoes on the side walls of the Visconti chapel, to which the sixth chapter is dedicated, aims to identify and define the personalities involved in the worksite, with particular attention to the production of the talented artist who is responsible for the eastern wall. The research therefore extends to the context of the figurative culture of the second half of the 14th century through a perspective dealing with exchanges and relationships, precedents and derivations, integrating the connoisseurship method with the analysis of technical data and also revealing some unpublished frescoes. The work concludes with a wide iconographic apparatus consisting mostly of archive images and photographs taken during the numerous study visits to the Visconti chapel and other 14th century Lombard buildings.

Il presente elaborato prende l’avvio da un’approfondita analisi storico critica della cappella Visconti nella basilica milanese di Sant’Eustorgio per poi estendere il campo d’indagine alle manifestazioni artistiche, primariamente pittoriche, dei territori sottoposti al dominio visconteo durante il secondo Trecento al fine di esaminare gli aspetti storici, stilistici, tipologici e iconografici che le caratterizzano e interpretarle in rapporto alle committenze e alla sfaccettata realtà politica, figurativa e cultuale che le hanno prodotte. Il lavoro si apre delineando la vicenda critica degli studi relativi alla cappella Visconti, dalle più antiche menzioni alle ultime pubblicazioni. Il secondo capitolo ricostruisce, attraverso la disamina delle fonti eustorgiane, la storia dello spazio sacro precisando la datazione degli interventi decorativi e il rapporto tra i Visconti e la locale comunità domenicana. I capitoli terzo e quarto, in stretto dialogo tra loro, chiariscono come le tormentate vicende conservative della cappella siano la principale causa dell’impoverimento dei suoi affreschi trecenteschi che, tuttavia, testimoniano ancora un cantiere sontuoso e illustre e l’uso di tecniche preziose e raffinate. Il capitolo quinto è interamente volto all’analisi iconografica e iconologica di tali pitture e al tentativo, finora mai perseguito, di intraprendere una lettura complessiva della simbologia sottesa all’intero sacello. Lo studio degli aspetti stilistici degli affreschi delle pareti laterali della cappella Visconti, cui è dedicato il sesto capitolo, è finalizzato all’individuazione e alla configurazione delle personalità artistiche coinvolte nel cantiere, con particolare riguardo alla produzione del valente frescante responsabile della parete orientale. La ricerca si allarga dunque al contesto della cultura figurativa della seconda metà del Trecento attraverso una prospettiva di scambi e relazioni, precedenti e derivazioni, integrando le metodologie proprie della connoisseurship con l’analisi di dati tecnico-esecutivi e mettendo in luce anche alcuni brani pittorici inediti. Il lavoro si conclude con un ampio apparato iconografico costituito, per la maggior parte, da fotografie d’archivio e realizzate nel corso dei numerosi sopralluoghi di studio alla cappella Visconti e ad altri cantieri lombardi trecenteschi.