In the first chapter, our HANK model, simply incorporating heterogeneity in the form of idiosyncratic productivity shocks and ensuring consistency with a realistic distribution of bond holdings and labor incomes, successfully reproduces the empirical finding that individuals at the bottom of the income distribution increase their labour supply in response to a contractionary monetary shock. The key drivers behind this result are the income redistribution between borrowers and savers due to the real rate increase and the precautionary behaviour of households sufficiently close to the borrowing constraint. We obtain this result even if only a tiny fraction of households is subject to a binding borrowing constraint in the steady-state wealth distribution. In the second paper we examine the impact of Climate Change Policy shocks on labor market dynamics in Italian regions from 2013 to 2019. With the European Central Bank’s policy rate at the effective lower bound, these shocks had an overall expansionary effect on employment. Analyzing online job postings, we find that demand for ”green” jobs outpaced demand for ”brown” jobs, driving significant labor market reallocation, which varies across sectors, and increasing the need for green skills. This shift reflects a broader transition toward energy-efficient production, aligning with theoretical expectations of labor movement in response to climate policies. Finally, the third study investigates the labor market effects of green spending under the European Union’s Recovery and Resilience Facility (RRF) plan, a central pillar of the Next Generation EU (NGEU) initiative. Using a unique dataset of online job advertisements (OJAs) across 26 European countries from 2019 to 2022, we assess how different categories of climate-related investments influence labor demand and, more specifically, the demand for green skills. We implement a difference-in-differences (DiD) strategy exploiting the variation in the magnitude of the allocation of RRF funds for green transition across countries. Our findings show that green public spending has a strong and positive impact on overall job postings, confirming its macroeconomic stimulus effect. Importantly, some Eu green flagship areas, such as "power up" and "renovate", and some more specific investment areas such as buildings’ energy efficiency, circular economy and waste management, green-tech innovation, climate change adaptation, and sustainable transport are associated with increased demand for green skills.

Nel primo capitolo, il nostro modello HANK, che incorpora eterogeneità sotto forma di shock idiosincratici di produttività e garantisce coerenza con una distribuzione realistica negli asset liquidi e nei redditi da lavoro, riproduce con successo il risultato empirico secondo cui gli individui nella fascia inferiore della distribuzione del reddito aumentano la loro offerta di lavoro in risposta a uno shock monetario restrittivo. I fattori chiave alla base di questo risultato sono la redistribuzione del reddito tra debitori e risparmiatori dovuta all'aumento del tasso reale e il comportamento precauzionale delle famiglie sufficientemente vicine al vincolo di indebitamento. Riusciamo a ottenere questo risultato anche se, in stato stazionario, solo una piccolissima frazione di famiglie, nella distribuzione della ricchezza, è soggetta a un vincolo di indebitamento. Nel secondo studio esaminiamo l’impatto degli shock di politica climatica (CCPs) sulla dinamica del mercato del lavoro nelle regioni italiane dal 2013 al 2019. Con il tasso di interesse della Banca Centrale Europea all'effective lower bound, questi shock hanno avuto un effetto complessivamente espansivo sull’occupazione. Analizzando gli annunci di lavoro postati online, rileviamo che la domanda di lavori “verdi” ha superato quella dei lavori “brown” (ossia ad alta intensità di emissioni), determinando una significativa ri-allocazione nel mercato del lavoro, con differenze tra settori, e aumentando il fabbisogno di competenze verdi. Questo cambiamento riflette una più ampia transizione verso una produzione energeticamente efficiente, in linea con le aspettative teoriche sui cambiamenti del mercato del lavoro in risposta alle politiche climatiche. Infine, il terzo studio analizza gli effetti sul mercato del lavoro della spesa "verde" nell’ambito del piano europeo per la Ripresa e la Resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF), uno dei pilastri centrali dell’iniziativa Next Generation EU (NGEU). Utilizzando un dataset unico di annunci di lavoro online (OJAs) in 26 paesi europei dal 2019 al 2022, valutiamo come le diverse categorie di investimenti legati al clima influenzino la domanda di lavoro e, in particolare, la domanda di competenze verdi. Utilizziamo una stima Did (difference-in-difference) sfruttando la variazione nell’ammontare dei fondi RRF destinati alla transizione verde tra i diversi paesi. I nostri risultati mostrano che la spesa pubblica per la transizione verde ha un impatto significativo e positivo sul numero complessivo di annunci di lavoro postati online, confermandone l’effetto di stimolo macroeconomico. In particolare, alcune aree prioritarie del Green Deal europeo, come "Power Up" e "Renovate", e settori di investimento più specifici come l’efficienza energetica degli edifici, l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, l’innovazione green-tech, l’adattamento ai cambiamenti climatici e i trasporti sostenibili, sono associate a un aumento della domanda di competenze verdi.

Essays in Macroeconomics

BERTUCCI, ANGELICA
2025

Abstract

In the first chapter, our HANK model, simply incorporating heterogeneity in the form of idiosyncratic productivity shocks and ensuring consistency with a realistic distribution of bond holdings and labor incomes, successfully reproduces the empirical finding that individuals at the bottom of the income distribution increase their labour supply in response to a contractionary monetary shock. The key drivers behind this result are the income redistribution between borrowers and savers due to the real rate increase and the precautionary behaviour of households sufficiently close to the borrowing constraint. We obtain this result even if only a tiny fraction of households is subject to a binding borrowing constraint in the steady-state wealth distribution. In the second paper we examine the impact of Climate Change Policy shocks on labor market dynamics in Italian regions from 2013 to 2019. With the European Central Bank’s policy rate at the effective lower bound, these shocks had an overall expansionary effect on employment. Analyzing online job postings, we find that demand for ”green” jobs outpaced demand for ”brown” jobs, driving significant labor market reallocation, which varies across sectors, and increasing the need for green skills. This shift reflects a broader transition toward energy-efficient production, aligning with theoretical expectations of labor movement in response to climate policies. Finally, the third study investigates the labor market effects of green spending under the European Union’s Recovery and Resilience Facility (RRF) plan, a central pillar of the Next Generation EU (NGEU) initiative. Using a unique dataset of online job advertisements (OJAs) across 26 European countries from 2019 to 2022, we assess how different categories of climate-related investments influence labor demand and, more specifically, the demand for green skills. We implement a difference-in-differences (DiD) strategy exploiting the variation in the magnitude of the allocation of RRF funds for green transition across countries. Our findings show that green public spending has a strong and positive impact on overall job postings, confirming its macroeconomic stimulus effect. Importantly, some Eu green flagship areas, such as "power up" and "renovate", and some more specific investment areas such as buildings’ energy efficiency, circular economy and waste management, green-tech innovation, climate change adaptation, and sustainable transport are associated with increased demand for green skills.
28-apr-2025
Italiano
Nel primo capitolo, il nostro modello HANK, che incorpora eterogeneità sotto forma di shock idiosincratici di produttività e garantisce coerenza con una distribuzione realistica negli asset liquidi e nei redditi da lavoro, riproduce con successo il risultato empirico secondo cui gli individui nella fascia inferiore della distribuzione del reddito aumentano la loro offerta di lavoro in risposta a uno shock monetario restrittivo. I fattori chiave alla base di questo risultato sono la redistribuzione del reddito tra debitori e risparmiatori dovuta all'aumento del tasso reale e il comportamento precauzionale delle famiglie sufficientemente vicine al vincolo di indebitamento. Riusciamo a ottenere questo risultato anche se, in stato stazionario, solo una piccolissima frazione di famiglie, nella distribuzione della ricchezza, è soggetta a un vincolo di indebitamento. Nel secondo studio esaminiamo l’impatto degli shock di politica climatica (CCPs) sulla dinamica del mercato del lavoro nelle regioni italiane dal 2013 al 2019. Con il tasso di interesse della Banca Centrale Europea all'effective lower bound, questi shock hanno avuto un effetto complessivamente espansivo sull’occupazione. Analizzando gli annunci di lavoro postati online, rileviamo che la domanda di lavori “verdi” ha superato quella dei lavori “brown” (ossia ad alta intensità di emissioni), determinando una significativa ri-allocazione nel mercato del lavoro, con differenze tra settori, e aumentando il fabbisogno di competenze verdi. Questo cambiamento riflette una più ampia transizione verso una produzione energeticamente efficiente, in linea con le aspettative teoriche sui cambiamenti del mercato del lavoro in risposta alle politiche climatiche. Infine, il terzo studio analizza gli effetti sul mercato del lavoro della spesa "verde" nell’ambito del piano europeo per la Ripresa e la Resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF), uno dei pilastri centrali dell’iniziativa Next Generation EU (NGEU). Utilizzando un dataset unico di annunci di lavoro online (OJAs) in 26 paesi europei dal 2019 al 2022, valutiamo come le diverse categorie di investimenti legati al clima influenzino la domanda di lavoro e, in particolare, la domanda di competenze verdi. Utilizziamo una stima Did (difference-in-difference) sfruttando la variazione nell’ammontare dei fondi RRF destinati alla transizione verde tra i diversi paesi. I nostri risultati mostrano che la spesa pubblica per la transizione verde ha un impatto significativo e positivo sul numero complessivo di annunci di lavoro postati online, confermandone l’effetto di stimolo macroeconomico. In particolare, alcune aree prioritarie del Green Deal europeo, come "Power Up" e "Renovate", e settori di investimento più specifici come l’efficienza energetica degli edifici, l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, l’innovazione green-tech, l’adattamento ai cambiamenti climatici e i trasporti sostenibili, sono associate a un aumento della domanda di competenze verdi.
politica monetaria; modelli HANK; agenti eterogenei; annunci online; competenze green
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