L'IMMAGINE DELL'EU COME CRISIS MANAGER:UN'ANALISI MULTILIVELLO DEL FRAMING NEL DISCORSO POLITICO ITALIANO

Over the past fifteen years, the European Union has faced a succession of systemic crises that have severely tested both its response capacity and the perception of its institutional legitimacy. Within this context of “polycrisis,” Italy has emerged as an emblematic case due to its internal political dynamics, structural vulnerabilities, and central position in the main European emergencies. This study focuses on the role of the EU as a crisis manager, analyzing how its legitimacy has been constructed, questioned, or reinforced in Italian political discourse during these critical moments. Adopting a mixed-methods approach grounded in framing analysis, the research offers a longitudinal and multilevel reading of Italian public narratives from 2010 to 2022. The corpus includes 900 articles from Italy’s two leading national newspapers – la Repubblica and Corriere della Sera – and 458 tweets published by Italian political actors on Twitter (X). The data were coded and analyzed using MAXQDA software to identify and compare dominant frames. The analysis is based on the dynamic concept of institutional legitimacy, understood as public recognition of authority by citizens – a notion particularly vulnerable in emergency contexts. Framing, defined as the process through which certain aspects of reality are selected and presented to promote specific interpretations and solutions, is the interpretive paradigm used to explore how Italian media and political actors have contributed to the (de)legitimation of the EU. The research is structured into four chapters: a theoretical and methodological framework; a description of the research design and sources; an analysis of the emergent frames; and a final reflection on the EU’s image in Italian political discourse. Findings reveal significant polarization in the representation of the EU, with contrasting narratives that alternate between strong support – especially during solidarity-driven responses such as the adoption of the Next Generation EU Fund – and sharp criticism, most evident during the migration crisis. Italy, historically pro-European, appears increasingly marked by Eurosceptic tendencies, driven by media dynamics and polarizing communication strategies. This study contributes to the debate on European governance in times of crisis, addressing a gap in the literature concerning the discursive construction of institutional legitimacy. The focus on the Italian case not only enhances understanding of national dynamics but also offers valuable insights for comparative analysis. Finally, the multilevel approach and the triangulation of traditional and social media enrich our understanding of how European institutions are represented in public discourse, highlighting the importance of effective communication strategies in politically and symbolically charged contexts.

Negli ultimi quindici anni, l’Unione Europea ha affrontato una successione di crisi sistemiche che hanno messo a dura prova sia la sua capacità di risposta sia la percezione della sua legittimità istituzionale. In questo contesto di “policrisi”, l’Italia si è distinta come caso emblematico, per via delle sue peculiari dinamiche politiche interne, della vulnerabilità strutturale e della posizione centrale nelle principali emergenze europee. Il presente studio si concentra sul ruolo dell’UE come crisis manager, analizzando in che modo la sua legittimità sia stata costruita, messa in discussione o rafforzata nel discorso politico italiano durante questi momenti critici. Adottando un approccio metodologico misto fondato sulla framing analysis, la ricerca propone una lettura longitudinale e multilivello delle narrative pubbliche italiane tra il 2010 e il 2022. Il corpus analizzato comprende 900 articoli provenienti dai principali quotidiani nazionali – la Repubblica e il Corriere della Sera – e 458 tweet pubblicati da attori politici italiani su Twitter (X). I dati sono stati codificati e analizzati tramite il software MAXQDA, al fine di individuare e comparare i frame prevalenti. L’analisi si fonda sul concetto dinamico di legittimità istituzionale, intesa come riconoscimento pubblico dell’autorità da parte dei cittadini, particolarmente vulnerabile in contesti emergenziali. Il framing – ovvero il processo attraverso cui determinati aspetti della realtà vengono selezionati e rappresentati per favorire specifiche interpretazioni e soluzioni – costituisce il paradigma interpretativo adottato per comprendere come media e attori politici italiani abbiano contribuito a (de)legittimare l’UE. La ricerca si articola in quattro capitoli: un inquadramento teorico e metodologico; una descrizione del disegno di ricerca e delle fonti; un’analisi dei frame emersi; una riflessione finale sull’immagine dell’UE nel discorso italiano. I risultati evidenziano una significativa polarizzazione nella rappresentazione dell’UE, con narrazioni spesso contrastanti che alternano sostegno convinto – soprattutto nei momenti di risposta solidaristica, come l’adozione del Next Generation EU Fund – a delegittimazioni fortemente critiche, evidenti in particolare durante la crisi migratoria. L’Italia, storicamente europeista, appare sempre più attraversata da spinte euroscettiche, alimentate da dinamiche mediatiche e strategie comunicative polarizzanti. Questo studio contribuisce al dibattito sulla governance europea in tempi di crisi, colmando una lacuna nella letteratura sulla costruzione discorsiva della legittimità istituzionale. Il focus sul caso italiano consente non solo di comprendere meglio le dinamiche nazionali, ma anche di offrire spunti utili per l’analisi comparata. Infine, l’approccio multilivello e la triangolazione tra media tradizionali e social media arricchiscono la comprensione delle modalità con cui le istituzioni europee vengono rappresentate nel discorso pubblico, sottolineando l’importanza di strategie comunicative efficaci in contesti ad alta intensità politica e simbolica.