ISTITUZIONE E DIRITTO. PER UNO STUDIO DEL CONCETTO DI ISTITUZIONE TRA RADICI STORICHE E PROIEZIONE FILOSOFICO-GIURIDICHE

This dissertation investigates the concept of institution as a fundamental category within legal phenomenology, examining its historical-theoretical roots and its implications amid the contemporary crisis of legal form. Through a transdisciplinary approach that weaves together legal philosophy, political theory, philosophical anthropology, and doctrinal analysis, the work seeks to restore theoretical centrality to the institution—now often eclipsed by the pressures of normative functionalism and axiological relativism. Two models of institutionality thereby emerge: one rooted in a teleological and constructive consciousness oriented toward duration; the other reduced to a conventional mechanism for the organization of values. Against the backdrop of a civilization marked by the decline of auctoritas, the author advances a reconceptualization of the institution as an “indisponible” form — that is, as a site of symbolic resistance to rampant subjectivism, grounded in a directive idea that precedes and shapes collective action. The dissertation offers an original contribution to the contemporary debate on reactivating the institutional form as an essential horizon for the anthropological and juridical integrity of the West.

La tesi esplora il concetto di istituzione quale categoria fondamentale della fenomenologia giuridica, interrogandosi sulle sue radici storico-teoriche e sulle sue implicazioni nell’attuale crisi delle forme del diritto. Attraverso un percorso transdisciplinare che intreccia filosofia del diritto, teoria politica, antropologia filosofica e dogmatica giuridica, il lavoro intende restituire all’istituzione una centralità teorica talora obliata. Dalla complessiva argomentazione sviluppata nei tre capitoli emergono due modelli di istituzionalità: l’uno radicato in una coscienza teleologica e costruttiva orientata alla durata, l’altro ridotto a dispositivo convenzionale di organizzazione dei valori. Sullo sfondo di una civiltà segnata dalla crisi dell’auctoritas, l’autore propone un ripensamento dell’istituzione come forma indisponibile, ossia come luogo di resistenza simbolica al soggettivismo dilagante. La tesi offre un contributo al dibattito contemporaneo sulla rimeditazione della forma istituzionale quale orizzonte essenziale per la tenuta antropologica e giuridica dell’Occidente.