La depressione peripartum (PPD) comporta cambiamenti fisici, emotivi e comportamentali durante la gravidanza e il post-partum che si verificano in circa il 20% delle donne, ma la pandemia COVID-19 potrebbe aver aumentato la prevalenza della PPD. Inoltre, durante questo periodo, le donne possono essere vulnerabili allo sviluppo di deficit cognitivi. Le cause biologiche della PPD e del declino cognitivo non sono ancora chiare. Questi problemi potrebbero derivare da alterazioni strutturali e funzionali del cervello, ma i risultati non sono conclusivi. Inoltre, la disregolazione dei cambiamenti immunologici durante e dopo la gravidanza può avere un impatto sull'umore e sulla cognizione. Pertanto, abbiamo studiato i correlati neurobiologici della PPD. Abbiamo innanzitutto esaminato le associazioni genetiche e di neuroimaging di una storia di PPD in un campione di pazienti con disturbi dell'umore. In secondo luogo, abbiamo esplorato i correlati neurali e infiammatori di un episodio attuale di PPD e del deterioramento cognitivo. In entrambi i campioni, abbiamo utilizzato neuroimaging strutturale e funzionale per indagare le associazioni tra PPD e deterioramento cognitivo e modelli di regressione partial least squares (PLS) per prevedere PPD e deterioramento cognitivo utilizzando rispettivamente punteggi di rischio poligenici (polygenic risk score, PRS) e marcatori infiammatori. Nel nostro campione retrospettivo, abbiamo riscontrato volumi più grandi dei gangli basali nelle donne con disturbo depressivo maggiore con una storia di PPD rispetto a quelle senza storia di PPD, nonché un effetto differenziale del PRS dell'estradiolo sull'area in base allo stato di PPD. Abbiamo anche riscontrato differenze nell’integrita’ della sostanza bianca della in base all'insorgenza del PPD e interazioni tra PPD e PRS psichiatrici su queste misure. Le donne con una storia di PPD presentavano anche una maggiore connettività funzionale nelle aree visive. Nelle regressioni PLS, diversi PRS erano associati allo stato di PPD e differivano leggermente in base alla diagnosi di disturbo dell'umore. Nel nostro campione prospettico, abbiamo trovato numerosi correlati della sintomatologia depressiva, ansiosa e cognitiva, tra cui una riduzione del volume e dello spessore della materia grigia con un effetto differenziale delle citochine sulla struttura della materia grigia in base ai sintomi depressivi. Abbiamo anche riscontrato un aumento della diffusività media nei tratti di materia bianca in base ai punteggi di ansia e sintomi cognitivi del terzo trimestre e una riduzione della connettività funzionale in base ai sintomi di depressione e ansia del terzo trimestre. Infine, abbiamo identificato modelli predittivi significativi dei sintomi della PPD e della cognizione utilizzando i livelli di citochine del terzo trimestre e del post-partum. Nel complesso, abbiamo dimostrato l’esistenza di correlati neurali associati alla PPD sia attuale che nel lungo termine e che queste differenze neurobiologiche sono associate a predisposizioni genetiche e a marcatori immunitari periferici.
Peripartum depression (PPD) results in physical, emotional, and behavioral changes during pregnancy and postpartum that occur in roughly 20% of women, yet COVID-19 may have increased the prevalence of PPD. Furthermore, during this period, women may be vulnerable to the development of cognitive deficits. The biological causes of PPD and cognitive decline are still unclear. These issues may arise due to brain structural and functional alterations; however, results are inconclusive. Moreover, dysregulation of immunological changes during and after pregnancy may impact mood and cognition. Therefore, we investigated the neurobiological patterns of PPD. We first examined the neuroimaging and genetic associations of a history of PPD in a sample of mood disorder patients. Secondly, we explored the neuroimaging and inflammatory correlates of a current PPD episode and cognitive impairment. In both samples, we used structural and functional neuroimaging to investigate associations of PPD and cognitive impairment and partial least squares (PLS) regression models to predict PPD and cognitive impairment using polygenetic risk scores (PRSs) and inflammatory markers respectively. In our retrospective sample, we found larger basal ganglia volumes in MDD women with a PPD history compared to those without a PPD history, as well as a differential effect of estradiol PRSs on the area based on PPD status. We also found DTI differences based on PPD onset and interactions between PPD and psychiatric PRSs on DTI measures. Women with a PPD history also had increased functional connectivity in visual areas. In the PLS regressions, multiple PRSs were associated with PPD status and slightly differed based on mood disorder diagnosis. In our prospective sample, we found numerous correlates of depressive, anxiety, and cognitive symptomatology including reduced grey matter volume and thickness with a differential effect of cytokines on grey matter structure according to depressive symptoms. We also found increased mean diffusivity in white matter tracts according to third-trimester anxiety and cognitive scores and reduced functional connectivity according to third-trimester depression and anxiety symptoms. Lastly, we identified significant predictive models of PPD symptoms and cognition using third-trimester and postpartum cytokine levels. Overall, we demonstrate current and long-term neuroimaging associations of PPD and that these neurobiological differences are associated with genetic predispositions and peripheral immune markers.
Pregnancy during a pandemic: a deep phenotyping approach exploring the role of inflammation on postpartum cognitive decline and depression.
HARRINGTON, YASMIN
2025
Abstract
La depressione peripartum (PPD) comporta cambiamenti fisici, emotivi e comportamentali durante la gravidanza e il post-partum che si verificano in circa il 20% delle donne, ma la pandemia COVID-19 potrebbe aver aumentato la prevalenza della PPD. Inoltre, durante questo periodo, le donne possono essere vulnerabili allo sviluppo di deficit cognitivi. Le cause biologiche della PPD e del declino cognitivo non sono ancora chiare. Questi problemi potrebbero derivare da alterazioni strutturali e funzionali del cervello, ma i risultati non sono conclusivi. Inoltre, la disregolazione dei cambiamenti immunologici durante e dopo la gravidanza può avere un impatto sull'umore e sulla cognizione. Pertanto, abbiamo studiato i correlati neurobiologici della PPD. Abbiamo innanzitutto esaminato le associazioni genetiche e di neuroimaging di una storia di PPD in un campione di pazienti con disturbi dell'umore. In secondo luogo, abbiamo esplorato i correlati neurali e infiammatori di un episodio attuale di PPD e del deterioramento cognitivo. In entrambi i campioni, abbiamo utilizzato neuroimaging strutturale e funzionale per indagare le associazioni tra PPD e deterioramento cognitivo e modelli di regressione partial least squares (PLS) per prevedere PPD e deterioramento cognitivo utilizzando rispettivamente punteggi di rischio poligenici (polygenic risk score, PRS) e marcatori infiammatori. Nel nostro campione retrospettivo, abbiamo riscontrato volumi più grandi dei gangli basali nelle donne con disturbo depressivo maggiore con una storia di PPD rispetto a quelle senza storia di PPD, nonché un effetto differenziale del PRS dell'estradiolo sull'area in base allo stato di PPD. Abbiamo anche riscontrato differenze nell’integrita’ della sostanza bianca della in base all'insorgenza del PPD e interazioni tra PPD e PRS psichiatrici su queste misure. Le donne con una storia di PPD presentavano anche una maggiore connettività funzionale nelle aree visive. Nelle regressioni PLS, diversi PRS erano associati allo stato di PPD e differivano leggermente in base alla diagnosi di disturbo dell'umore. Nel nostro campione prospettico, abbiamo trovato numerosi correlati della sintomatologia depressiva, ansiosa e cognitiva, tra cui una riduzione del volume e dello spessore della materia grigia con un effetto differenziale delle citochine sulla struttura della materia grigia in base ai sintomi depressivi. Abbiamo anche riscontrato un aumento della diffusività media nei tratti di materia bianca in base ai punteggi di ansia e sintomi cognitivi del terzo trimestre e una riduzione della connettività funzionale in base ai sintomi di depressione e ansia del terzo trimestre. Infine, abbiamo identificato modelli predittivi significativi dei sintomi della PPD e della cognizione utilizzando i livelli di citochine del terzo trimestre e del post-partum. Nel complesso, abbiamo dimostrato l’esistenza di correlati neurali associati alla PPD sia attuale che nel lungo termine e che queste differenze neurobiologiche sono associate a predisposizioni genetiche e a marcatori immunitari periferici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
YH_complete_thesis_revision.pdf
accesso aperto
Dimensione
14.17 MB
Formato
Adobe PDF
|
14.17 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/213112
URN:NBN:IT:UNISR-213112